CHAPTER 8.

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La mia mente era esplosa, non controllavo il flusso ininterrotto di ricordi della mia vita a Londra, di quel capitolo che avevo chiuso l'aborto, la droga, la depressione, il centro di recupero, la solitudine, la ricaduta, Harold.

Ricordai tutto ciò che pensavo di aver sistematicamente cancellato della mia testa.

"Harold, sono incinta"  non ci credevo nemmeno mentre lo dicevo e pregavo che non fosse reale ma quando alzai gli occhi dallo stick per guardare in faccia il mio ragazzo capii che era tutto vero. La sua espressione era fredda, vuota e incredula era spaventato a morte ma si riprese appena capii che io mi sentivo peggio di lui.

"Lyn capiremo come affrontare tutto questo, non ti lascio sola."  non sapeva cosa dire ed era evidente, nemmeno io sapevo cosa dire, avevamo  17 anni si era rotto il preservativo e ora ero fottutamente incinta, la mia famiglia era un disastro e la sua ancora peggio, eravamo completamente soli.

Rimanemmo in silenzio sul bordo del mio letto per molto tempo, Harold mi teneva la mano ma era da tutt'altra parte così come lo ero io, mille emozioni mi stavano assalendo e non sapevo su chi contare se non lui. Sentimmo il rumore del motore della macchina di mia mamma.

"Vai, prima che ti veda qui" lo guardai andarsene dalla mia finestra, ai miei Harry non piaceva e i suoi mi disprezzavano, eravamo nel bel mezzo di una relazione clandestina e mi stava crescendo un bambino in pancia.

Per due settimane ci vedemmo pochissimo, Harry aveva mille problemi a casa e ogni volta che avevo l'occasione di vederlo aveva qualche livido lasciatogli dal padre e io nel frattempo lottavo contro la nausea per far sì che mia madre non scoprisse nulla. Non avevo idea che da li a breve mi sarei trovata ad essere ancora più sola. Una sera Harry si presentò sulla mia finestra, aveva l'aria distrutta e un occhio nero, gli aprii.

"Lyn, non posso farlo, mi dispiace" Harry pronunciò quella semplice frase, mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Non capivo, mi aveva detto che avremmo affrontato la cosa assieme e ora se ne va, mi lascia incinta e sola.

Mi sentii come ste stessi cadendo da un burrone e allora non mi trattenni più, inizia a piangere e a lanciare tutto ciò che riuscivo a trovare contro le pareti, ruppi la lampada, gettai libri, sfasciai il letto, ero in preda al panico e alla rabbia. Mi accasciai su un angolo, distrutta e piansi tutte le lacrime che avevo. Mia madre entrò in camera turbata poco dopo, vide tutto sottosopra e mi guardò seria, è sempre stata la classica madre fredda che non dimostra affetto ai figli, d'altronde non voleva diventare madre e riversava tutto il suo malessere su di me. Mi preparai anche a quel dolore, qualunque cosa avesse detto sarebbe stato per me un dolore.

"Che succede Brooklyn?"

"Sono incinta e Harry mi ha lasciata mamma" cercai di dirlo il più in fretta e con il tono più piatto possibile. Lei mi guardò e fece un lungo sospiro, dopodiché parlò

"Prenoto la visita per l'aborto" si girò e se ne andò, ma non prima di dirmi di mettere a posto la camera.

Non ci potevo credere, mia madre mi aveva appena detto senza mezzi termini che non le fregava un cazzo e che dovevo abortire. Ripresi a piangere nonostante non provassi nulla, c'era talmente tanto da sentire che finii per non sentire più nulla, rimasi semplicemente accovacciata a piangere tutta la notte senza provare assolutamente niente.

Quando tornai alla realtà vidi Harry davanti a me ma era come se non lo volessi riconoscere, erano passati 5 anni da quando se ne era andato dalla mia vita, non avevo nemmeno mai più sentito parlare di lui e ora era davanti a me con i suoi occhi verdi pieni di timore e senso di colpa e la sua mano appoggiata sulla mia. Nuovamente mi ritrovai senza emozioni, non sapevo come reagire a tutto ciò. Mi resi conto di essere seduta a terra e quando alzai lo sguardo non vidi né Niall né Louis, mi alzai lentamente senza incrociare lo sguardo di Harry e presi un profondo respiro.

"Non provare nemmeno a parlarmi, Harold vattene" sussurrai, non so come ma non riuscivo a parlare.

Dopodiché mi ricordai di Ambra e mi incamminai verso casa nonostante sentissi ancora lo sguardo di Harry pesante addosso a me.

Ero di nuovo vuota dentro, non provavo nulla e sapevo benissimo a cosa avrebbe portato.

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Hi readers, la storia di Brooklyn inizia a prendere forma ma questo è solo l'inizio.

Kisses and Kindness, N.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 25, 2020 ⏰

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