Capitolo 12

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Dopo un po' ci viene fame perciò decidiamo di andare a prendere il gelato, probabilmente sarà la gelateria più buona di tutta Torino. Giustamente mi sporco facendo cascare un po' di gelato sul top e mi rimane la macchia. Ma quanto posso essere intelligente io?
Verso le 18 rimaniamo solo io, Giada e Daniela e, dato che Fede mi ha detto che sarebbe passato a prendermi alle 8 per poi andare a cena fuori con Paulo e altri, decidiamo di andare a fare un po' di shopping. Almeno, mi potrò cambiare in macchina... Tanto ho la carta d'identità di mio padre. Fra H&M, Primark, OVS e tanto altro alla fine ci ritroviamo con una quantità infinita di borse. Quanto avrò speso? Almeno 500 euro.
Giustamente a completare il tutto arriva il mio caro Federico che mi manda un messaggio dicendo che devo vestirmi elegante.  Quindi adesso siamo costrette a girare altri negozi per trovare un vestito poi dovrò andare a cambiarmi.
Alla fine prendo un top nero a maniche lunghe e una gonna grigia attillati che mi arriva fino sopra le ginocchia. Nel frattempo costringo Fede a portarmi le mie adorate Squalo, dato che le mie scarpe al momento sono un po' sporche (del gelato che mi è caduto prima).
Nel frattempo che aspetto Fede ad un bar, le ragazze mi danno una mano a cambiarmi dato che in macchina con quell'idiota non ho intenzione di farlo.
Quando arriva anche lui è vestito elegante, semplicemente con una giacca, camicia e un paio di jeans. Prima che abbia il tempo di salire in macchia, dopo aver sistemato le svariate borse, mi squadra da capo a piedi continuando a guardarmi male. Mica sarà geloso?
Io entro in macchina senza farlo parlare e gli chiedo immediatamente se mi ha portato le scarpe (sono una cosa essenziale). Lui prima di tirarle fuori mi dice di no, ridendo, e mi lascia un bacio sulla guancia facendo sì che io arrossisca. Sembra che questa cosa lo diverta. Se gli piace farmi sentire in imbarazzo farò lo stesso gioco anche io.
Dopo avermi messo le scarpe gli stampo un bacio sull'angolo delle labbra, capisco subito dal suo sguardo che entra in uno stato di disagio pure lui... Così impara.
"Ascolto voci di corridoio, perché adesso anche i muri parlano di noi"

Lezioni di Calcio|| Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora