Capitolo 28, Fine

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La mattina dopo Paulo va via poco prima che arrivi Federico.
Appena vedo Federico lo guardo subito negli occhi, noto subito che ha dormito poco e ha gli occhi rossi per quanto ha pianto. Mi avvolgono i sensi di colpa ma in fondo penso che gli stia bene per tutto quello che ha fatto, per non avermi detto subito di questa tipa e tutto il resto. Adesso non voglio litigarci, non mi sembra il momento adatto. Non mi sento nemmeno pronta per perdonarlo o per tornarci insieme ma voglio solamente chiarire questa situazione.
Ci abbracciamo, non ne posso fare almeno... mi erano mancati troppo i suoi abbracci. Andiamo in un parco lì vicino e ci sediamo su una panchina, la più isolata possibile. Cerco di rimanere il più calma possibile ma non penso di dare l'impressione di essere una persona calma, al momento.
Federico mette una mano sopra la mia gamba e inizia a parlare.
-Ali, mi dispiace davvero tanto. Avrei dovuto dirtelo subito, tutto quanto. Avrei dovuto fermarela e venire da te. Ma non l'ho fatto, sono stato uno stupido. Ho permesso a quella lì di rovinare tutto. Gli ho permesso di farti andare via con una buona scusante e io non ho fatto niente per impedire tutto questo. Capirò se non mi vorrai più, se non ti fiderai più di me. Mi basta solamente che tu accetti le mie scuse. Non sai quanto mi dispiace averti fatto stare così male. Sei una ragazza fantastica, non meriti tutto questo. Sono stato tanto male, nello spogliatoio non ho smesso di piangere un minuto e Paulo lo può confermare. Sai, l'altro giorno stavo guardando tutte le nostre foto della scorsa estate? Mi mancano tanto quei momenti e mi piacerebbe stare con te tutti i giorni come a quei tempi ma so che non è possibile. - tutto quanto lo dice in lacrime, portando anche me a piangere.
- Fede mi dispiace ma ho bisogno di stare da sola, da sola nel senso senza fidanzato. Ho parlato con Paulo e so che non l'hai fatto apposta e che non è colpa tua. Ti perdono ma non possiamo stare ancora insieme. Mi dispiace. Mi mancano tanto anche a me quei giorni d'estate. Tra qualche ora Hh l'aereo per Firenze e le nostre vite dovranno tornare come erano prima che ci fossimo conosciuti. La tua quella di un giocatore normalissimo della Juventus e il mio giocatore preferito, la mia quella di una normalissima ragazza che studia, che gioca a calcio, che va allo stadio e che ha il giocatore preferito che gioca nella squadra che odia di più.-

Da quel momento le loro vite tornarono come prima. Federico continua ad allenarsi duramente e, così facendo, si assicura un posto fisso in nazionale. Alice continua a studiare, a tifare la sua squadra e a giocare a calcio. Piano piano anche lei si assicura un posto in nazionale. Da quella estate Alice non andrà più a Torino a passare le sue vacanze con i ragazzi della Juventus per paura di far riaffiorare tutti i ricordi, tutti i bei momenti e tutti i sentimenti che provava per quello che adesso è tornato il suo calciatore preferito. I due continuano a pensarsi l'un l'altro però non si mandano mai quel messaggio che potrebbe farli tornare come prima.

Lezioni di Calcio|| Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora