INSANITY

Cassidy

Sono seduta sulla panchina del parco giochi con Marika da molto tempo. So che la mezzanotte è passata da un pezzo, ma lei non è ancora andata a casa; non vuole lasciarmi sola e gliene sono grata. La felpa che mi ha portato è davvero calda, non sento proprio il freddo. Ho mangiato quello che mi ha portato giù da casa:qualche biscotto, una pacchetto di crakers, una brioche confezionata con la cioccolata e un succo di frutta. Ho ancora un po' di fame ma sono felice di aver almeno mangiato. Marika ha cercato di sapere  dove sono stata in questo tempo in cui la polizia e i miei mi cercavano, ma ovviamente non le ho potuto dire niente. Una persona sana non racconterebbe mai una storia strampalata su assassini "immaginari" che vivono tutti assieme in una casa in mezzo al bosco e che uccidono per rimanere in vita. La spaventerei e le farei pensare che sono pazza. No grazie.

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Sono quasi le due di notte, mancano al massimo venti minuti. Io e Marika siamo ancora sedute sulla panchina. Ho cominciato a parlare dei vecchi tempi, in modo che non potesse più farmi domande. Dopo aver accesso una sigaretta le dico -"Con Simone va tutto bene?"
"Ci siamo lasciati qualche giorno fa. Ha trovato una ragazza migliore di me"- risponde Marika con un sorriso triste e gli occhi lucidi.
"È una stronzata. Non pensare che altre ragazze possano essere meglio di te. Cavolo, erano due anni che stavate insieme e ti ha lasciata per una zoccola. Che idiota. La colpa è sua, ha perso la ragazza migliore del mondo e quando se ne accorgerà sarà tardi"- dico con fervore.
Marika mi guarda e mi sorride, piena di gratitudine. Ricambio il suo sorriso e comincio a muovere la testa per stiracchiarmi il collo.
"Sai, se vuoi tornare a casa sei liberiss..."- mi blocco. Ai margini del bosco, alla mia sinistra c'è Slenderman. Cosa ci fa qui? Potrebbero vederlo. Mi alzo di scatto e mi giro verso la mia amica.
"Potresti prestarmi il telefono? Solo per un attimo. Faccio una chiamata e torno"
"Certo, nessun problema"- dice Marika porgendomi un IPhone.
"Grazie, torno subito". Con un sorriso mi allontano fino ad arrivare a qualche metro da dove avevo visto Slenderman. Mi porto il telefono all'orecchio e dico -"So che sei qui. È inutile che ti nascondi. Che cosa vuoi?"
Silenzio.
"Sei venuto a cercarmi per uccidermi?"
Silenzio.
"Non serve, sai? Non dirò a nessuno di voi, non lo farei mai. Vi voglio troppo bene per mettervi in pericolo"
Silenzio.
"E va bene. Non rispondermi, come vuoi"- butto il mozzicone di sigaretta davanti a me e giro su me stessa per andarmene. A un tratto sento uno schiocco. Mi giro e un tentacolo nero sta schiacciando la mia sigaretta.
"Dovresti prenderti più cura del bosco."- dice la voce che esce dal telefono.
"Hai ragione. Scusa"
"Sei molto arrabbiata con Jeff, vero?"
"Piú che arrabbiata, sono delusa"
"Perchè non ha voluto dirti del patto"
"Esatto. E anche perchè invece di darmi una spiegazione è direttamente corso a fare del male a Jane"
"Jane deve imparare a non stuzzicare Jeff"
"Jane ha fatto la cosa giusta. Prima o poi me ne sarei accorta, no?"
Ancora silenzio. Capisco che mi sta dando ragione. Finalmente decide di uscire da dietro gli alberi e si avvicina a me. Non indietreggio; non ho paura di lui. Uno dei suoi tentacoli si appoggia sulla mia spalla, dolcemente.
"Torna da Jeff. Torna da noi. Dagli una seconda possibilità. Non ha mai amato nessuno come ama te"
Rimango a bocca aperta. Slenderman che dice una cosa del genere?! Pazzesco!
"Non lo so...mi ha molto ferita"
"Non vuoi tornare?"
"Certo che voglio tornare! Giá mi mancano tutti..."
"Allora torna, fallo per te stessa e per loro..tutti loro"
Detto questo scompare di nuovo dietro a un albero. Che conversazione strana.

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"Stavi parlando con il ragazzo con cui sei scappata?"
La prima domanda di Marika appena sono abbastanza vicina da poter parlare.
"No"
Mi siedo e le porgo il telefono. Abbandono la testa all'indietro e chiudo gli occhi. Che cosa devo fare?