"Tutto bene?"
"Sì, sì. Niente di che, solo la sigaretta"
"Oh, OK. Vediamo andare via"
"Ottimo"
La macchina arrivò al culmine della salita molto lentamente e percorse la discesa in assoluta tranquillità.
"Vedi? Una casa come quella la prenderei"
"Sicuro?"
"Certo, guardala, semplice, un giardino curato dei vicini tranquilli"
"Paranoici, vorrai dire"
"Beh mettiti nei loro panni"
"Stai insinuando qualcosa?"
"No, no. Solo che quando vedi una faccia nuova nel tuo palazzo non ti fai due domande?"
"Non sempre, siamo cinque famiglie per piano in un palazzo di sette piani per quattro palazzi. Le facce nuove sono all'ordine del giorno"
"Certo"
"Ecco, no così sembro menefreghista. OK, dipende. Solo non mi sembra di avere una brutta faccia"
"No, direi proprio di no"
Cadde il silenzio sul quel commento, Diana però non voleva che la cosa bloccasse l'atmosfera, sembrava si fossero fermati al liceo se per un'affermazione del genere nasceva dell'imbarazzo.
"Quindi ti piace il grigio di queste case?"
"Non sono tutte grigie"
"L'unica bianca è quella del- non so neanche chi sia"
"Un persona importante"
"OK, sarà un investitore anonimo"
"Sveglia come sempre"
"Beh ti ringrazio. Tanto mica so il nome, e non credo tornerò mai qui"
"Ne sei proprio sicura?"
"Sì sì, sono anche nei loro archivi"
"Ah sì?!"
"Certo, ho appena compiuto un gesto da dissidente davanti alla videocamera per mettere in chiaro le cose"
"Oh- e quale sarebbe?"
"Ho schiacciato il mozzicone della sigaretta in terra"
"NO!"
"Sì sì"
"Sei seria"
"Cer-"
La macchina inchiodò ma anche se a velocità ridotta il trauma dell'arresto improvviso costrinse la cintura di Diana a bloccarle il petto per evitare andasse contro il porta oggetti, si trovavano proprio dalla parte opposta rispetto alla casa bianca. Il ragazzo scese e si diresse dove prima era parcheggiata la vettura, si fermò osservò in terra e trovato il mozzicone lo mise in un fazzoletto che tirò fuori da una tasca. Dopo averlo rimesso a posto sbatté le mani per togliersi lo sporco e tornò alla macchina.
"Mi fai paura"
Il ragazzo non disse nulla, si sporse verso di lei, Diana si spostò di scatto verso destra sentendolo così vicino ma ancora una volta l'autista aprì il cruscotto e tirò fuori una bustina piatta che la ragazza scoprì poco dopo conteneva una salvietta. Il ragazzo si lavò le mani e appallottolato il fazzoletto lo mise in un anfratto sul lato della sua portiera.
"Non si può scherzare su queste cose. Non si può"
"Ma è un banale mozzicone"
"Ma questo non è un banale quartiere"
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La cena di classe
Mystery / ThrillerUna rimpatriata tra compagni di classe, prima che Diana parta per una paese straniero, si trasformerà lentamente in una cascata di avvenimenti imprevedibili. La nostra protagonista in questa notte infinita crescerà, cambierà e si troverà in situazio...