Medicazione

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Quando fece per chiudere la portiera senti un ostacolo.

"Ah! Oddio scusa"

Si trovò il ragazzo accanto inginocchiato e quasi le era preso un colpo.

"Cosa?"

"Sei apparso all'improvviso. Che c'è?"

"Mi serve una cosa qui"

"Il kit di cuci-"

"Ma tu com-"

"Scusa, è che mi annoiavo!"

"Ah sì?!"

"Sì. Giuro..."

"Ahhh voi donne, cambiate di un tono la vostra voce, stringete le spalle, inarcate le sopracciglia e... sì tranquilla fa nulla, sai che mi frega di un kit di cucito. Allora passamelo va"

"Ecco a te"

"Grazie, chiudi o ti bagni"

Diana obbedì ed osservò il ragazzo dallo specchietto retrovisore che faceva il giro della macchina. Quando però si aspettava di vederlo apparire dall'altro lato invece sentì il baule che si apriva. Vide la figura del ragazzo coprirsi sotto il riparo improvvisato e come se le stesse leggendo nella mente le rispose ad una domanda che pensava di porgli.

"Devo medicarmi, ricordi?"

"Oh, sì sì. Giusto"

Il ragazzo sparì dietro la cappelliera alzata e Diana più che sentire rumori di scatolette che si aprivano e la macchina abbassarsi quando probabilmente il ragazzo di sedette comodo non poté.

Passarono alcuni minuti. Più che qualche lamento, sbuffi ed oggetti in plastica che venivano spostata Diana non sentì altro. Così un po' per curiosità un po' per noia chiese a che punto fosse.

"Mah, meglio dei previsto. I punti non son serviti quindi niente aghi. È stato un po' ostico disinfettare e mettere i cerotti ma dovrei esserci, ancora un po' di pazienza. Poi andiamo da chi ti dicevo prima e siamo a posto"

"OK. OK, fai pure con calma"

Diana tornò al suo posto, controllò il cellulare ma l'amica non aveva riposto, vista l'ora probabilmente era crollata sul letto. Si fece un giro nel browser e trovò ancora aperta la pagina che aveva consultato tempo prima l'amico ora improvvisato infermiere. Ne aprì una nuova per vedere quello che le interessava, gli sconti sulla collezione invernale di un sito che spediva abiti a domicilio, e tenne quella con i dati della borsa aperta in background giusto nel caso servisse nuovamente in futuro. Salvati alcuni abiti che le interessavano passò ad altri siti tra quelli salvati nei preferiti senza però prestarvi realmente attenzione. Passò sui titoli e si soffermò per decifrare qualche immagine ma nulla di più.

Alle sue spalle l'ex compagno di classe continuava ad armeggiare, si sentivano rumori di plastica che sbatteva ed oggetti che dal rumore attutito venivano posati sul ripiano morbido posteriore. Diana iniziò ad annoiarsi in tempi brevissimi ma la fortuna a quanto pare era dalla sua parte perché quando fu sul punto di chiedere nuovamente a che punto fosse il ragazzo come risposta alla domanda mai posta chiuse il baule con un colpo secco. In pochi secondi arrivò alla sua portiera, si trattenne per controllare qualcosa alle sue spalle e poi prese posto sul suo sedile.

"Tutto a posto?"

"Sì sì, ehm... credevo di aver visto uno che conosco"

"No, la mano. Dico la mano"

"Oh. Sì. Certo. Sì, tutto bene. Niente di che"

"Ottimo, ora... ora andiamo?"

"Sì sì, avviamoci così magari lo tiriamo giù dal letto un po' prima"

"Ecco, grazie"

"E comunque veramente, scusa. Scusa ancora"

"Fa nulla, mi aspettavo una serata più breve, mettiamola così. Ma per ora tutto bene dai"

"Sì, lo immagino. Ma andiamo. Andiamo!"

Il ragazzo fece manovra velocemente ed in pochi istanti si ritrovarono in carreggiata.

La macchina si mosse lentamente tra le vie vuote della cittadina, passate alcune vie colme di negozio le luci divennero meno intense ed i negozi vennero sostituiti dalle case. Il ragazzo imboccò delle vie con estrema sicurezza e si fermò nel retro di un palazzo.

"Arrivati?"

"Sì, vedi quelle scale?"

"Mh"

"Ecco, lì sotto c'è lo studio"

"Nemmeno un cartello?"

"No, vive di fama"

"Oh, interessante. Anche te lo hai conosciuto così?"

"Sì, diciamo che ogni tanto faccio dei lavori secondari e lui mi da quello che serve"

"Oh, capisco. Detta così sembra un po' misteriosa come cosa però OK"

"No, no. Niente di che, sai quando hai una partita iva e sei un freelance è sempre bene oltre al lavoro principale tenere un paio di contatti, non ci lavori quotidianamente ma quando hanno bisogno gli fai un lavoro pulito e si resta sempre in buoni rapporti"

"La gente me la descrive come un incubo la partita iva ma detta così mi viene voglia di aprirla domani. Comunque, quindi? Che facciamo?"

"Andiamo. Andiamo"

La cena di classeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora