In pochi passi si rese conto che la pioggia non era poi così forte, poi come se il tempo volesse farsi valere dopo quell'insulto la ricoprì di pioggia tiepida battente. Diana sentì la pelle strana, un caldo anomalo le ricoprì tutto il corpo. Ma c'erano delle priorità così si girò a colpo sicuro verso l'ingresso della casa.
La scena che le si presentò davanti era già conclusa. Il suo ex compagno di classe era poggiato su un ginocchio, la mano sinistra appoggiata ad un muro grezzo con installata una cassetta per le lettere dozzinale e la mano destra invece attorno al braccio dell'uomo che in terra aveva il viso gonfio. Il ragazzo ovviamente sentendo la portiera la stava osservando.
"Diana scusa, torna pure in macchina e non stare sotto la pioggia. Abbiamo finito"
La ragazza obbedì e fece un passo indietro, le gambe senza più un obiettivo tremarono, così trovandosi accanto allo specchietto vi si appoggiò per avere avere un sosteno che la tenesse in piedi ed attese. Ma se il corpo obbedì senza problemi il suo cervello e la sua bocca avevano già elaborato la sua domanda che quindi venne comunque posta, seppur con qualche difficoltà.
"C-Cosa? T-tutto, tutto bene?"
Il ragazzo alzò lo sguardo dal cugino e la osservò.
"Sì. È semplicemente scivolato sul gradino, un piccolo mancamento. Ora lo porto dentro e arrivo. Entra pure in macchina o ti buscherai un raffreddore"
Diana obbedì diligentemente, aprì la portiera ma prima di entrare il ragazzo le andò incontro, le lanciò un oggetto. La ragazza andò in crisi ed agitò le mani in aria per cercare di prenderlo al volo, riuscì a bloccare le chiavi fortuitamente con l'anulare della mano sinistra ed il mignolo della destra.
"Quando sei dentro semplicemente premi una volta il pulsante che mi hai visto premere prima e accendi il riscaldamento"
Diana sorrise alla gentile premura mostrata dal ragazzo, strinse le preziose chiavi tra le mani e quando il ragazzo tornò verso le scale aprì la portiera e si infilò velocemente in macchina.
- Nota dell'autore -
Sfrutto questo capitolo breve per inserirmi nella storia. Come oramai avrete capito la struttura del racconto è divisa tra capitoli dentro la macchina e fuori. Se la cosa all'inizio risulta normale e passa quasi inosservata, ovviamente, quando l'azione inizia a diventare più intensa, con capitoli brevi come quello che avete appena letto, questa scelta si fa sentire e spezza un po' il ritmo. Probabilmente una struttura come questa funziona meglio sulla carta stampata o con una pubblicazione più frequente. Quindi, proprio per questo motivo, quando in futuro ci saranno situazioni simili prenderò in considerazione la pubblicazione di più capitoli in un giorno o magari più vicini tra loro.
Tornando invece alla storia, finalmente stiamo entrando nel vivo! Oramai sarà tutto in discesa sino alla fine. Spero mi seguirete sino ad allora e come sempre commentate, votate e condividete!
STAI LEGGENDO
La cena di classe
Mystery / ThrillerUna rimpatriata tra compagni di classe, prima che Diana parta per una paese straniero, si trasformerà lentamente in una cascata di avvenimenti imprevedibili. La nostra protagonista in questa notte infinita crescerà, cambierà e si troverà in situazio...