Cammino lentamente per la strada,assaporando con gusto l'odore del mare che dista poco da me.
Poggio le mani su un muretto,salendoci sopra.Rimango a fissare il mare e ascolare il rumore melodioso delle onde.
***
Guardo l'ora
23:30
CAZZO MIA MADRE MI AMMAZZERÀ!
Rimprovero me stesso e dopo aver tirato un pugno al muretto,facendo uscire del sangue,torno a casa.
Durante il mio tragitto,sento un pianto,decido di non farci molto caso.
Fino a quando vedo un ragazzo accasciato a terra.Le sue lacrime ticchettavano la terra,quasi un lago.Mi avvicino a lui.
L:"Ehi stai bene?"
Lui non mi risponde e cerca,in qualche modo,ad asciugare le sue stesse lacrime.
L:"Ehi?"
Lo alzo per il mento e noto nel suo piccolo volto tutta la tristezza e la rabbia.
Mi guarda e capisco che cerca conforto da qualcuno.
Lo abbraccio.
L:"Cosa ci fai qui tutto solo?" domando.
Lui non apre bocca allora mi limito a guardarlo.
Segue il cerchio formato dalle sue lacrime e ne scende un'altra dalla sua guancia.
L:"Ehi.."
Non tollero il fatto che non direbbe cos'ha ad uno sconosciuto:neanche io lo farei.
Decido di alzarmi e di tornare sulla mia strada.Sento delle braccia che mi stringono la gamba.
X:"Resta qui.."
Questo ragazzo dolorante mi sta chiedendo di restare con lui?
Lo guardo e vedo nel suo sguardo che vuole ciò che ha appena detto.
Mi siedo accanto a lui e gli sorriso quando mi guarda.
L:"Perché stavi piangendo?"
Non risponde.
L:"Se vuoi che resti qui con te,devi rispondere alla mia domanda"
Sembra un'obbligo ma devo sapere chi è stato a ridurlo così.
X:"J-Jennifer.." dice con un filo di voce,quasi sottovoce.
L:"Jennifer?" gli domando e lui annuisce.
X:"L-la m-mia r-ragazza.." dice fra i singhiozzi.
L:"Cosa ti ha fatto?"
Dopo quella domanda mi guarda e molto lentamente porta la sua mano al centro del suo petto.
Lo ha ferito.
Ha ferito questo piccolo ragazzo-sconosciuto.
Fra i miei pensieri mi rendo conto che mi sta fissando,in attesa di una risposta.Credo.
L:"Ti ha lasciato?" domando incredulo.
Lui annuisce e si poggia a me.I suoi ricciolini mi ricadono sul braccio,provocandomi dei piccoli brividi.
Stringe con la sua poca forza il mio braccio e lo accarezza con i pollici.Sposto il braccio dalla sua presa e ricade sulle mie gambe.
Il gesto che fa mi fa sorridere.
Stringe le mie gambe fra le sue esili braccia.
Sorrido come un ebete per più di 20 secondi.
Gira la testa verso di me,solo per guardarmi.Gli accarezzo la sua testa e faccio scivolare i suoi riccioli fra le mie dita.
Continuiamo a guardarci e lui si avvicina al mio viso ed io faccio lo stesso.Le nostre labbra si toccano.Ci baciamo.È una sensazione indescrivibile.
Lui accarezza il mio collo ed io i suoi capelli.
Sorride e si stringe più a me.
Si sente come protetto fra le mie braccia?
Sta bene con me?
Si sentirà meglio?
Poi mi ricordo.
Mi stacco dalle sue labbra e lo guardo.
L:"Come ti chiami piccolo?"
Mi guarda e sorride.Forse per il soprannome che gli ho appena dato.
X:"Pietro...Pietro Ghezzi" sorride e mantiene quel sorriso.
P:"Tu?"
Ricambio quella meraviglia che ha appena mostrato.
L:"Lorenzo Ostuni"
P:"Che bel n-nome..Lorenzo"
Sorrido e gli stampo un bacio sulle labbra.
567 paroleSPAZIO AUTRICE :D
Ciao gentaglia :P spero che il primo capitolo vi piaccia♥
Piccolo avviso:
Questo è un flashback di Lorenzo che non sarà presente nella storia fra Lui e Pietro.Oppure si mmmmmmmh vedrò :)
Ci vediamo alla 2 parte di questa bellissima storia uh ciae♥-F
Dedicata a DontbesuchaSourwolf_ :-)