☆Hate Brings to Love☆ {♡Ereri♡}

Una cicatrice passata...

Oggi per me, dovrebbe essere un grandissimo giorno. Il giorno in cui io e Ackerman saremmo in sfida. Ma non posso fare altro che pensare a quella ragazza. Al diavolo Ackerman e Mikasa!

Mi lavo la faccia con l'acqua congelata. Mi vedo allo specchio.
-Ehi, io e te dovremmo essere pronti per oggi, lo sai vero?- dico parlando con il mio riflesso.
-Certo che lo so, ma so anche che i nostri pensieri sono letteralmente interessati a qualcos'altro. Meglio dire, qualcun altro-

Prendo l'asciugamano e tampono il mio viso delicatamente.
Sarà difficile oggi concentrarsi, ma questo giorno è molto importante, sia per me che per il mio orgoglio.
Decido di preparami perché rimanere in bagno a pensarla, non  avrebbe risolto niente.

-Oggi, niente uniforme-
Senza l'uniforme, ho la varia scelta di vestiti. Do una occhiata al mio armadio. Alla fine optò per una camicia bianca con un paio jeans e come scarpe, quelle di ginnastica.

La sfida avverrà già nelle prime ore scolastiche. Ovviamente noi non siamo i prediletti della scuola, quindi niente favoritismi o cose del genere. La sfida non sarà solo tra di noi ma, ben si con tutta la scuola.
Fischiettando, scendo le scale e mi reco in salotto dove prendo il mio zaino. Anche se è presto, i miei genitori non ci sono ugualmente.
"Meglio! Almeno loro non si intromettono nella mia vita e io nella loro"

Arrivo a scuola, in anticipo.
"Così posso rimettermi a ripassare, senza intoppi o fastidi di qualsiasi genere"
Mi dirigo in biblioteca, la sacra sala del sapere. Cerco un tavolo ben in disparte e il più lontano possibile da occhi indiscreti.
Ne trovo uno infondo alla biblioteca, ma con mia grande sorpresa ci trovo Ackerman, che stava leggendo un grande libro.
"Ma come cavolo è possibile che sia già qui?!"
Prendo un grande respiro. Devo ricordarmi che oggi niente deve distrarmi. Devo unicamente vincere.

Mi siedo di fronte ad Ackerman e come se niente fosse, mi metto a leggere.
"Almeno per ora, voglio solo la pace. In questi giorni sono successe tante di quelle cose, che non so più dove sbattere la testa"
Ripetere è facile quando sai gli argomenti, della sfida. Ma la cosa difficile è non sapere la strategia del tuo avversario.
Alzo gli occhi, solo per un attimo e vedo Levi Ackerman concentrato, sulla sua lettura. Per un solo attimo ci rivedo, la bellissima fanciulla del maid.
"NO! Non è possibile che penso sempre e solo lei?! Anche in un giorno così importante!!"
Sospiro e vedo che questa mia azione non è molta gradita dal mio rivale.

Quando io e lui sentiamo la campanella, ci alziamo, senza sguardi di odio o cose del genere. Perché alla fine sappiamo entrambi che metteremo tutto il nostro potenziale, sul campo.

Appena esco dalla biblioteca, vedo Armin e per mio disappunto Mikasa.
-Che cosa ci fai qui? Non potevi startene rintanata come un cane a casa tua- dico in pieno odio e disprezzo.

La vedo sul punto di piangere, ma ritorna impassibile come prima.
-Se, sono qui è solo per darti appogio e vedere la sconfitta di quel Nano-

Sto per ribattere, quando la voce di Armin si mette in mezzo.
-Su, dai. Non fate così. E poi Eren non devi distrarti. Ricorda che devi arrivare primo nella tabella-
Vedo Armin sorridente e sicuro delle sue stesse parole.

Dopo quelle parole, ci dirigiamo in classe.
-Buongiorno, ragazzi!-
Come solito, il prof entra.
-Allora ragazzi, oggi è il giorno dei test della fine del primo semestre di quest'anno. Ovviamente, tutti sapete che i primi 50 andranno sulla bacheca all'entrata, ma io sono sempre del opinione che basta avere anche una sufficienza, per andare avanti. Quindi non prendetela come una guerra. Non dico di non impegnarvi, ma di dare tutte le vostre capacità e di non  essere mai inscuri. Con ciò, ora vi consegno le 4  pagine di esercizi-

Vedo il prof cominciare a distibruire i test, uno per banco.

-Avete 2 ore di tempo. E vi ripeto questa non è una gara-
Quando dice questa frase, era davanti a me con il mio test.
Alzo gli occhi e intravedo gli occhi del prof addraverso la montatura.