Prima di rientrare a casa mi sono fermata da Starbucks a prendere un caffè super per me e Nairobi. Sarà stanchissima. Entro in appartamento e le corro subito in contro.
Me: dolcezza! Ti ho portato un caffè
Nairobi: tu si che sei la fine del mondo! Sono a pezzi. Ti dò immediatamente i soldi
Me: ma figurati, non li voglioMi avvio verso l'ascensore. Lei prova a contestarmi, ma decido di ignorare le sue minacce andando via, mandandole un bacio volante.
Me: pensa a lavorare va! Scappo dato che sta sera devo uscire!
Non ho tempo, devo prepararmi. Sono troppo curiosa di sapere chi sarà questo fantomatico "ammiratore".
Mi arriva un messaggio da GuGu: come ti vesti sta sera, bitch?
Me : Mi faccio una doccia poi ti faccio vedere!Avevo già deciso cosa indossare : un semplice top nero, di quelli che si allacciano a mo' di costume sulla schiena. Sia per mettere in risalto i miei tatuaggi, sia perché si muore dal caldo. Sotto una gonnellina scamosciata sopra al ginocchio, molto morbida. Per completare il tutto metto il mio paio di vans total black, una linea di eyeliner e sono pronta.
Sta sera sono molto semplice. I miei outfits variano a seconda di come mi voglio vestire. Si, lo so. "Ovvio, no?" Direte.
Intendi dire che, a meno che non sia necessariamente richiesto un certo decoro, o una certa cura nell'abbigliamento per un determinato luogo o una determinata occasione, è la pancia a decidere per me. Se mi va di mettere un capo, metto quello, indipendentemente da dove io debba andare.
Prendo l'ascensore e scendo. Sono persino 5 minuti in anticipo. Nell'atrio non c'è nessuno. Persino Nairobi avrà staccato dall'orario di lavoro, qui è tutto deserto. Fa strano. Sarò qui anche solo da un giorno, ma mi sono già abituata al via vai di gente in questo atrio.
Ad un tratto due mani si posano su di me, stringendo i miei fianchi. Mi voltano delicatamente e sono davvero sorpresa di ritrovarmi lui davanti.Me: Denver?
Denver: sorpresa! Tieni, queste sono per teMi ha persino portato un mazzo di rose.
Me: non sospettavo davvero niente sai?
Comunque grazie sono molto belle.Non sono proprio una tipa da rose, ma è un gesto molto carino
Denver: allora, andiamo?
Annuisco, è molto bello questa sera. Ha una camicia bianca un po' sbottona e fatta su sulle maniche, un paio di pantaloni neri di un completo e un paio di mocassini.
Mi prende per mano. Sono un po' tesa. Di solito non sono una da effusioni al "primo appuntamento", a meno che io non abbia esagerato col vino. Ma poi scusa, questo è un appuntamento?
Con la scusa di prendere il tabacco dalla borsa sciolgo le nostre mani.
"Scusami Denver" , penso tra me e me. "Non me ne volere, non ce l'ho con te".Durante il tragitto chiacchieriamo un po' della nostra vita. Lui ha 26 anni, un anno in meno di me. Ha sempre lavorato lì, nel palazzo. Mi parla un po' della sua famiglia di sangue, ovvero, mi parla solo di Mosca. Sua madre se n'è andata quando lui era molto piccolo, ma si trovano entrambi molto bene con tutti gli altri della combriccola.
Fa notare, in modo abbastanza plateale, di essere una testa calda. Infatti quando arriviamo al ristorante e il nostro tavolo non era ancora pronto si stava innervosendo parecchio.
Gli ho appoggiato una mano sulla schiena, accarezzandola con dolcezza e gli ho sorriso. Gu dice sempre che ho il potere di calmare le persone in questo modo. Non saprò mai se è vero se non lo sperimento su altre persone.
Mi sorride di rimando. Il cameriere torna da noi e ci accompagna al tavolo. È tutto molto, quasi troppo, elegante qui, ma ehi, non discuto troppo, è stato molto dolce.Denver : allora, come ti sembrano tutti?
Me: mi sono trovata molto bene. Certo, molti non ho ancora avuto il modo di conoscerli bene, ma sembrano molto simpatici e tranquilli. Magari Tokyo è un po' irascibile, ma penso che potremmo diventare amiche.
Denver: Bhe non per fare lo sbruffone, ma io sono il migliore.Gli sorrido, è simpatico e tenero, lo lascerò fare
Denver: sai che scherzo. Ho notato che hai legato tanto con Nairobi. È come una sorella per me è penso che ti troverai molto bene con lei.
Cambiando discorso, cosa mi racconti dell'Italia? Mi sarebbe sempre piaciuto andarla ad "esplorare"
Me: l'Italia per me è un paese magnifico da visitare. Puoi avere davvero di tutto: bellissimi paesaggi, ottimo cibo, un sacco di cultura. Per viverci un po' meno. Non è il massimo, sia per la gestione che per i suoi abitanti
Denver: capisco, ma non si può avere tutto dalla vita, no?
Me: verissimo, sono già bella e intelligente, mi basta no?Scoppiamo entrambi a ridere.
Andremo molto d'accordo. Mi piace parlare con lui.Ci portano i nostri ordini e continuiamo a parlare. Avevo capito fin da subito com'era: un coglione, in senso positivo, davanti agli amici, ma sotto sotto con un gran cuore. Ma non mi aspettavo che lo fosse così tanto. È un grandissimo sostenitore del femminismo, anche se molto contrario all'aborto. Abbiamo un sacco di cose in comune.
Finito di mangiare usciamo dal ristorante e ci avviamo verso casa.
Abbiamo avuto una discussione abbastanza accesa sul conto da pagare. Ci sta essere gentili, ma se voglio pagare la mia cena, io pago la mia cena! Alla fine ho vinto io.Denver: prima di andare a casa facciamo una passeggiata?
Me: più che volentieri!Camminiamo sul pontile. Qua di notte è tutto davvero bellissimo e magico. Le luci della città che si riversano sull'acqua mette una tranquillità infinita. Sono proprio felice di essere qua.
Denver: sai, sei davvero bellissima. Ti ho trovata interessante sin dal primo momento
Si avvicina
oh oh
Qua sento aria di problemi. Stanno mettendo troppo in gioco la mia castità momentanea. Devo fare qualcosa. Non voglio che ci rimanga male, mi piacerebbe uscirci ancora, ma ho bisogno del mio tempo e questo non è quello che voglio adesso
E con Berlino? Cosa volevi da lui fino alla scorsa notte? Ricordamelo un po', stupida ragazzina
Odiosissima coscienza
Me: Denver anche tu sei molto interessante. Potremmo uscire ancora, magari per conoscerci, ma non fraintendermi. So a cosa stai pensando e non è quello che voglio ora. Ti prego, perdonami. Questa sera sono stata davvero bene, ma sul serio...Preferisco evitare fraintendimenti fin da subito
Denver: non ti preoccupare capisco benissimo. Scusami tuMi abbraccia e mi tiene stretta a se. So che un minimo dev'esserci rimasto male, ma sono contenta che mi abbia capito. Lo stringo a mia volta e decidiamo di andare a casa. Sono molto stanca.
Mi accompagna fino alla porta dell'appartamento.Denver: grazie della bellissima serata Ecate
Me: grazie a te, e grazie per aver capito
Denver: ooh, non ti preoccupareMi saluta con un bacio sulla guancia e si avvia verso l'ascensore. Lo saluto con la mano. Mi giro per aprire la porta, quando sento qualcosa fermarmi. O qualcuno.
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Berlino
FanfictionEcate, 27 anni, vuole cambiare la sua vita. Così decide di trasferirsi a Malaga, in Spagna, ma il condominio dove andrà ad abitare è pieno di personaggi particolari. Incontrerà nuove amicizie, ma le avances di Berlino, nonché Andrés de Fonollosa no...