Capitolo 7

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Vengo girata velocemente e mi ritrovo davanti Berlino
Berlino: dolcezza, ho lasciato correre ieri notte, ma ora non mi scappi
Mi sbatte contro il muro, inchiodandomi con il suo corpo. Che cazzo sta facendo?

Berlino: non scherzare mai più con me, signorina
Me: da quando ha smesso di darmi del lei?
Berlino: mi perdoni. Non ricapiterà.

Sempre con la risposta pronta vedo.
Si avvicina a me e sospira al mio orecchio

Berlino: le ho messo gli occhi addosso da quando è arrivata. Se vuole giocare sporco faccia pure, ma questa battaglia la vincerò io.

Gli sorrido in modo beffardo, cosa crede? Che sia una stupida ragazzina senza coraggio? Non mi fa paura

Me: se crede di poterla fare franca con me, si sbaglia di grosso. Non so con che donne abbia a che fare di solito, ma sta giocando una battaglia persa con me. Sono io che vincerò su di lei.

Mi stringe a se in modo che io non possa muovermi

Berlino: perché...

Lascia le parole in sospeso. Inizia a baciarmi il collo, si preme interamente su di me. Devo ammetterlo, mi sta piacendo da matti! Ma non devo lasciarmi andare troppo.

Berlino: ...non apre quella porta intanto per iniziare? Così vedremo chi vincerà..
Me: dia tempo al tempo Berlino

Sapevo che non era la verità. Se non avessi fatto qualcosa mi sarei fatta sopraffare.

Berlino: lei è sleale. E anche se la slealtà mi eccita molto, come può sperare anche solo di vincermi se non iniziamo a giocare?
Me: perché qui le regole le detto io.

Inizio a leccargli l'orecchio, succhiando il lobo. Inizio pian piano a scendere sul collo e appena è abbastanza distratto, bam!

Un calcio dritto dritto nelle palle!
Lo vedo spalancare gli occhi, trattenere un gemito a stento e accasciarsi a terra.

Me: o signor Berlino, a meno che non si stia inginocchiando dinanzi a me per regalarmi un servizio niente male può anche rialzarsi. La proposta di matrimonio non mi interessa

Ridacchio da brava stronza
Lo afferro per il mento.

Me: non si dia completamente per vinto, ma si ricordi bene che con me non si gioca facile. Dovrà davvero dimostrarmi quanto mi brama.

Mi sta guardando, è davvero infastidito. Bingo!

Me: si riprenda e vada a casa Berlino, buonanotte

Detto ciò entro nel mio appartamento e mi batto un cinque da sola.
Sono orgogliosa di questa stronza che è in me, ma devo ammetterlo, mi eccita tanto fare la stronza quanto mi ecciti lui.
Detto questo, è l'ora che io me ne vada a letto.

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Mi sveglio, tardi come al solito.
Il ragazzo dello studio mi ha scritto. I miei lavori gli piacciono moltissimo e vuole incontrarmi domani alle 9 del mattino, oggi è pieno di sedute.

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