Alle 15 mi alzai dal mio bellissimo letto a 1 piazza e mezza e andai verso il mio amatissimo armadio, scelsi una maglia a maniche corte grigia con un colletto di perle, devono vedere le mie braccia no? Poi scelsi un jeans non molto scuro a sigaretta, cioè largo, e mi misi le mie vans grigie.
Mia madre avrebbe lasciato prima il lavoro per accompagnarmi per fortuna è un corso solo psicologa e clienti, i genitori non possoni ascoltare e non possono sapere nulla di ciò che accade li dentro.. Come un confessionale ecco.
Mi legai i miei lunghi capelli in una cosa mossa che mi arriva sotto alle spalle, misi in mostra i miei zigomi con del contouring e dell'illuminante. Un po di matita e sono pronta.
Mi peso; CAZZO 36KL; no no no dove l'ho preso sto kilo? Scendo di corsa giù e vedo Jeaden con Loren che parlano "Tu che ci fai qui?" mi rivolgo verso Loren "Sono venuta per te" dice alzandosi da vicino a Jeaden "Ora dovrei andare.." Loren mi ferma i polsi "Basta Eli. So dove devi andare e so cosa sei.." i suoi occhi iniziano a lacrimare mentra si morde le labbra per il nervoso "Io.." cerco di parlare ma il campanello intermpe il tutto
Mia madre entra "Oh ciao Loren, su Elis andiamo" Loren si stacca dai miei polsi e io corro fuori in macchina prendendo il mio telefono che avevo lasciato in salotto "Mi spiace Loren" dico con gli occhi lucidi sul cilio della porta.
Io e mia madre non aprimmo bocca per tutta la strada ma quando parcheggiò sorrise e si voltò verso di me "So che è solo un periodo, io mi auguro che tu ne esca presto e che inizi a sentirti meglio, ti voglio bene Elis, ora vai e sfogati"
A queste parole sfoggio un sorriso che mette in mostra le mie fossette, mi asciugo una lacrima ed esco, entro nel grande edificio e chiedo a che piano è il reparto, "2° piano 4 porta" mi dice un'infermiera guardando le mie braccia stupita.
Non ci feci molto caso, certo ne sono consapevole e abituata perciò andai su ed entrai in questa stanza molto spaziosa piena di quadri e una lavagna, al centro della stanza c'erano delle sedie messe in cerchio, eravamo quasi tutti sembrava come se mancassi solo io.
Mi sedetti affianco a una ragazza dai capelli corti e rossi, dio santo quanto era bella, guardai il suo fisico e non mi sembrava così magra, "Sarà autolesionista?" Pensai dato che anche aveva una felpa nonostante quel caldo.. Cara usi la crema? Oppure fa tagli verticali, quelli si cicatrizzano dopo mesi se non anni.
"Ciao" mi fece la rossa dagli occhi azzurri e le lentiggini sul viso "Ciao piacere io sono Sara" le dissi porgendoli una mano, "Piacere, Sophia" mi strinse la mano e per un attimo sorridemmo.
C'era un silenzio imbarazzante che interruppe la signora alta seduta al centro di tutti con un block notes in mano e una matita "Salve ragazzi ora manca solo 1 persona e poi iniziamo.."
Scrutai la stanza e trovai molte persone che sembravano avere il mio stesso problema, perchè si Elis. Il tuo è un problema.
La sedia vicino a me era vuota, all'altra c'era Sophia e affianco a quest'ultima c'era un ragazzo tozzo che come capii mentre si presentava a Sophia si chiamava Jeremy."È sempre in ritardo.." disse la psicologa (?) mentre pronunciava altre parole incomprensibili..
"Eccomi scusate per il ritardo" questa voce mi parve famigliare e quando mi girai vidi il solito ragazzo magrolino con una massa di riccioli corvini in testa, rimasi basita. La mia bocca rimase aperta e lui si girò verso di me.
"Alla buon'ora" disse la signora irritata, aprii anche lui la bocca alla mia vista e si sedette affianco a me..
STAI LEGGENDO
You can save me.♡||Finn Wolfhard
FanficAvevo bisogno di sentirmi amata, di qualche carezza, di qualche complimento; qualcosa che mi facesse sentire apprezzata da qualcuno. Perché a volte per amare se stessi si ci deve prima sentirsi amati. E quando i tuoi demoni interiori ti stanno distr...