Capitolo 9-prima parte

51 12 9
                                    

Capitolo 9-prima parte

Scendo in punta di piedi per le scale, ad ogni passo cerco di ascoltare i rumori della casa. Mi giro e rigiro come un ladro in casa altrui, non sentendo nulla continuo a scendere. Dopo quello che è successo il giorno prima non voglio incappare in B.B. Passo velocemente davanti alla porta della cucina e arrivo davanti a quella principale, abbasso piano la maniglia cercando di fare meno rumore possibile.

-Cosa sta facendo?- Salto dallo spavento a sentire una voce a due passi da me, mi giro e vedo il manager di stellina che mi guarda abbastanza incuriosito, come dargli torto lo sarei anche io se qualcuno si aggirasse in modo furtivo nella propria casa. Raddrizzo la schiena e fisso il ragazzo, è un po' più alto di me ma riesco a guardarlo bene negli occhi, con stellina invece devo sempre guardare all'insù oppure lui deve abbassare la testa verso di me.

-Nulla, non volevo disturbare nel caso qualcuno dormiva.-

Bugia.

"Non posso certo dirgli che non volevo incontrare la sua star perché sono in imbarazzo e, di certo, lui non mi renderebbe le cose facili."

Lui sorride e sembra che si sia bevuto la mia bugia, incrocia le mani dietro la schiena e mi osserva attentamente, sembra che sia alla ricerca di qualcosa.

-Signorina Collins, lei sembra diversa da come vuole apparire, capisco cosa lo affascina.- Sorride, ma non come B.B., ha un sorriso enigmatico, misterioso e poco chiaro.

-Non capisco a cosa si riferisce?!-

Chi mai dovrei affascinare? Non riesco a capire cosa pensa, il manager e come se indossasse una maschera di vetro smerigliato che non lascia vedere le cose in maniera trasparente.

-Davvero?-Lui alza il sopracciglio e assume un aria pensierosa, sorride un attimo dopo e scuote la testa. Ora capisco perché è il manager di stellina, hanno entrambi quell'aria che mi fa venire voglia di prenderli a pugni.

" Sarà colpa mia, oppure sono loro?"

-Immagino che vedremo come andranno le cose.- Sorride ancora e io non riesco a capire il suo discorso, c'è qualcosa di poco chiaro in tutto questo, qualcosa che lui sa e io no ma, in un certo senso è come se mi riguardasse.

Apro la porta con la mano e inizio a camminare all'indietro senza togliere lo sguardo dal manager, di stellina nemmeno l'ombra e la cosa mi fa felice. Continuo a camminare in questa maniera quando vado a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno. Alzo lo sguardo e mi ritrovo il guastafeste che mi osserva curioso.

Mi allontano da lui come se mi avessero dato la scossa elettrica e lui sorride.

-Cappuccetto rosso, stai tentando di scappare?-Cerco di assumere un aria composta e sistemo la maglia, non che sia fuori posto ma mi aiuta a riprendere il controllo. Sento i due ragazzi che mi osservano, uno incuriosito e l'altro sguardo non riesco a decifrarlo.

-Scappare? Non so a cosa tu ti riferisci, io stavo andando al lavoro. Sai quel posto dove i comuni mortali vanno per guadagnarsi da vivere.- B.B. scoppia a ridere e io lo fisso di nuovo, odio quando ride, c'è qualcosa che mi attira verso di lui e la sua risata magnetica.

-Allora mia cara comune mortale andiamo che la accompagno al lavoro.- Si abbassa verso di me e sussurra.

-Oppure non vuoi per quello che è successo ieri?- Deglutisco forte e lui mi sorride di nuovo, sento la sua mano sulla mia guancia, prima mi dà una carezza e poi la pizzica. Gli do' un piccolo schiaffo, mi allontano da lui sorpassandolo e mi avvio alla macchina. La guancia mi duole nel punto dove ha pizzicato, mi sfioro proprio lì e mi sale una rabbia.

"Si sta prendendo troppe libertà."

Lui si volta verso di me e mi regala un sorriso a trentadue denti. Si passa una mano tra i capelli e scuote la testa, si avvia per raggiungermi e con le mani continua a rigirarsi le chiavi della macchina. Mi giro per andare alla macchina di mio fratello e, quando sento il braccio di stellina che mi circonda le spalle mi irrigidisco immediatamente.

-Che stai facendo?-Guardo il ragazzo ma abbasso subito lo sguardo perché il sole mi fa male agli occhi.

-Dopo ieri credevo che le cose tra di noi fossero cambiate.- Ha un tono stupito, si ferma e fa fermare pure me.

-Guarda che ieri non è successo nulla di che, era solo un abbraccio.- Abbasso la voce così che mi senta solo lui, toglie il braccio dalle mie spalle e abbassa la testa.

"Sembra che ci sia rimasto male."

-Sei davvero impossibile cappuccetto rosso.- Inizia davvero a ridere e la cosa mi lascia basita, davvero non riesco a capire cosa gli passi per la testa, prima sembra che ci sia rimasto male e poi inizia a ridere come se avessi detto la cosa più divertente di questa terra.

Sbuffo e mi avvicino alla macchina con il ragazzo alle calcagna.

-Shi Hyun Hyung*.- Mi fermo a sentire la voce del manager e B.B. si gira verso di lui.

-Si?- Guardo B.B. e il manager, poi poso lo sguardo di nuovo su B.B.

-Portami un buon libro da leggere.- Stellina sorride e annuisce, mi sembra come se si fossero detti di più di mille parole in uno solo sguardo. Entro in macchina e la stessa cosa fa il ragazzo, accende e partiamo in totale silenzio fino a quando decido di parlare.

-Cosa significava la cosa di prima?- Il ragazzo mi guarda e si concentra sulla strada. Ammetto che ha un bel profilo, con un naso diritto e piccolo, il viso tondo, la fronte leggermente larga e gli occhi di un taglio sottile.

-Quale cosa?- La mani si muovono al volante e si vedono i muscoli guizzare ad ogni movimento, le braccia sono asciutte e toniche, si vede che fa allenamento.

-Le parole in lingua coreana presumo. -Lui sembra pensarci un attimo e poi sorride in maniera dolce.

"Aspetta perché sto dando peso a questi dettagli?"

-Mi ha chiamato con il mio nome.- Sbatto un attimo le palpebre per assimilare quello che ha detto.

-Han. Shi. Hyun.- Scandisce il suo nome in maniera lenta.- E' questo il mio nome, cappuccetto rosso.-

Rimango basita, non so che dire, diversamente dal suo nome d'arte il vero è molto più bello. Gli calza a pennello.

*Hyung- vuol dire fratello in coreano, viene usato dai maschi più piccoli quando chiamano un altro più grande. In corea è scortese chiamare qualcuno solo per nome senza mettere il suffisso.

Eccomi qui con il nuovo capitolo. Non mi odiate vi prego e solo che mi sono capitate di tutti i colori e poi ho avuto anche gli esami e non ho avuto tempo per scrivere. 😱😱 Finalmente si scopre il vero nome di stellina, ma le sorprese non finisco qui....LEGGETE LA SECONDA PARTE E SCOPRIRETE CHE SUCCEDE. ❤❤

Break me Fix meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora