Ho il corpo pesante, sento le braccia tremare, ho piccoli spasmi involontari che mi fanno sembrare una specie di zombie spastico. Di solito sudo, ma non così tanto, i miei capelli sono appiccicati alla fronte eppure il sole non brucia.
Sono 5 minuti che sto fuori dalla ferramenta a fissare la vecchia. Devo solo trovare la forza fisica di trascinarmi fino a lì e di sembrare un minimo minacciosa.
La strada è pressoché desolata, posso attraversare tranquillamente. Dentro non c'è più nessun cliente. Meglio. Ok, inspira, espira. Ho il fiatone per aver fatto 10 passi. Maledetta luce, maledetto Adamas. Mi sono ridotta peggio di una tossica e penso che questo sia solo l'inizio. Devo sedermi, solo due secondi, qui sul bordo del marciapiede anche se non dovrei dare le spalle alla vetrina, rischio che la vecchia mi attacchi alle spalle.
In questo momento vorrei solo vedere quella luce. Ne sento il bisogno fin dentro le viscere, sento di poter uccidere per rivederla, anche solo per un secondo. Quel senso di beatitudine, quella sicurezza mi mancano da morire. E pensare che era gratis ahaha. Gratis, sì. Se non conti le bugie che devi dire, i furti che devi fare, le vite che devi togliere. Ne vale comunque decisamente la pena, soprattutto perché non rischi. Non rischi la galera, non rischi niente.
Mi fa ridere pensare a quegli idioti che si fanno in vena e spendono soldi e rischiano pure la prigione. Non sanno cosa significa ottenere la gioia pura, a patto di toglierla a qualcun'altro. Non ho mai ben capito come funziona l'adamas, ma penso si nutri delle infelicità degli altri, del dolore delle persone, fisico o psichico che sia, e lo trasformi in qualcosa di magico. Una volta sancito il patto puoi godere pienamente del suo potere. Patto poi..così lo chiami io, potrebbe essere considerato anche una specie di rituale. Mah..chissà come procedono le cose per il nuovo proprietario. Io sono stata davvero fortunata ad aver conosciuto quella magia, chissà lui, chissà se ha capito.
Ma questa fortuna non può finire. Non per me.
Sto già meglio, credo di potermi reggere in piedi. Spero solo di non crollare.
《Giovinetta, stai bene? Vuoi un bicchiere d'acqua?》
Dio, che paura. È il mio momento. Mi alzo di scatto per sembrare più forte. Brutta mossa Lucy. Brutta mossa. Questo scatto ha impiegato tutte le mie energie, rischio di volare giù. Ci sono, ci sono. Ahi, che fitte, porca!
《Sa bene cosa voglio! E non è l'acqua.》
Ho ringhiato queste parole più che ho potuto. Spero di aver reso l'idea e che abbia capito con chi ha a che fare. Spero anche che sia una di loro, altrimenti ho appena fatto una figura di merda.
《Qualcuno qua non è stata ben educata. Guarda signorina che il rispetto è un valore importante, io ho cercato di essere gentile con lei, non può rispondere con quel fare arrogante a una signora come me, che ha la sua età e soffre di cuore ...》
Blablabla. Si ecco, non è una di loro. Povera donna adesso continuerà a blaterare per un bel po'. Se solo avessi avuto l'adamas con me, forse avrebbe brillato per un secondo.
Beh signora si ritenga fortunata, avrei potuto ucciderla o torturarla in questo momento pur di soddisfare la mia voglia di luce. Ma non posso.《Senta, mi dispiace tantissimo per il mio comportamento, è il ciclo e il caldo e la stanchezza.》
Devo sedermi.
《Scuse accettate. Sicura di non volere qualcosa da bere?》
《Si, ora vado a casa, non si preoccupi.》
《Hai proprio un bel visino sai? Avrai la fila di ragazzi che ti corrono dietro. Mi ricordi mia nipote con quelli occhi azzurri e quei capelli neri.》
Bello sentirsi dire dei complimenti ogni tanto. Potrei stare qua a chiacchierare come una perosna normale ma sto grondando e le fitte allo stomaco e alla testa si intensificano. Persona normale poi? Ma chi prendo un giro, persino una persona normale si inventerbbe una scusa e andrebbe via.
《La ringrazio. Ora devo andare, buona serata.》
《Ma, noi non ci siamo già incontrate?》
《Nono signora, si sta confondendo. Arrivederci.》
《Ciao cara.》Credo di averle mostrato un sorriso decente e non da psicopatica, ma non garantisco. L'ho proprio trattata bene.
Per come ho agito, in questo momento l'adamas sarebbe nero opaco, sicuro. Che tristezza. Non devo pensarci.* Max, sei in giro?*
Bene aspetterò su questo muretto all'ombra che mi risponda. Con due messaggi in due giorni sembrerò una disperata, ma non importa, sono già le 7.30 e voglio disperatamente un letto.
Finalmente un po' di arietta,una dolce brezza che abbinata al tepore del sole quasi mi dà sollievo.
Sollievo...sole...sola.
Non mi dispiace guardare le cose ad occhi chiusi, sembra un ossimoro ma vedere ad occhi chiusi il gioco dei raggi che cerca di schivare le foglie per colpire i miei occhi è ipnotico.*Ho da fare Lucy.*
Ha da fare. Certo. È Max. Lui ha sempre da fare, o meglio, ha sempre qualcuna da farsi. Non posso che sorridere, in fondo la mia parte razionale ha sempre ragione. È quella parte che sorride e che si prende gioco del mio povero cuore che, da povero illuso, ci ha sperato. Come sempre.
Bona, ora si va a piedi, con calma fino alla fermata. Così potrò provare la sensazione di camminare mentre qualcuno ti infilza dei coltelli nella pancia e un altro ti lapida la testa. Una gioia.
Un' esperienza costruttiva. Stranamente però ora sto meglio. Tutta questa fatica mi ha fatto bene. Mettiamo su della musica...mmh...nuvole bianche...e del vino. Mi merito delle coccole. Mi merito anche l'adamas.
E presto lo riavrò.
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ADDICTED
FantasyLa prossima volta che notate qualcosa di strano per strada raccoglietelo, potrebbe cambiarvi la vita. Se in bene o in male non so dirlo, ma sicuramente cambierà. E non è questo ciò che vogliamo un po' tutti? Una svolta. Lucy ed Aaron hanno raccolto...