°Dope°

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<<Namjoon, buongiorno!>> salutò il rosso con un caloroso sorriso, <<Giorno Hoseok.>> rispose il più grande, mentre prendeva la propria tazza di caffè, apparentemente bollente, tra le mani, <<Anche oggi vai ad allenarti con l'arco?>> continuò il ragazzo, prendendo un sorso di caffè, <<Ovviamente sì! Devo migliorare ancora molto per la stagione primaverile; il bosco è un ottimo posto in cui allenarsi!>> rispose entusiasta il rosso, <<Allora buon divertimento.>> concluse Namjoon, sorridendo e salutando con un cenno di mano il fratello, quest'ultimo rispose con un solare sorriso, per poi correre fuori dalla stanza.

<<Hoseok, buongiorno.>> sentì una voce provenire dalle scale dietro di lui, era Jungkook, <<Kookie, buongiorno a te.>> rispose sorridendo, <<Copriti bene, si preannuncia una giornata tempestosa.>> disse il più giovane, sorridendo, <<Sta tranquillo, sarò di ritorno tra una o due orette.>> rispose il rosso, per poi uscire dalla porta principale.

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Aveva già fatto circa cinquanta minuti di allenamento, decine di alberi erano oramai trafitti da molteplici frecce, scoccate abilmente dall'arco di Hoseok. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, era davvero bravo con l'arco e le frecce. Era una passione che coltivava sin dalla tenera età, il padre adottivo gli aveva trasmesso ed insegnato quella che lui considerava un'arte, capace di rilassare i suoi sensi ed i suoi pensieri.

Preparò un'altra freccia, era oramai mai pronto a scoccarla quando venne interrotto da delle risate, si girò verso gli schiamazzi: tre ragazzi spuntarono alla luce del sole, offuscato dalle nuvole, Hoseok si lasciò scappare un piccolo sbuffo.

<<Che volete?>> chiese con tono freddo il rosso, <<Oh Hobi, non dovresti mancare di rispetto ai tuoi amici.>> disse uno dei tre, per poi scoppiare a ridere, <<La vostra presenza mi annoia, andatevene. Sono impegnato ad allenarmi.>> tagliò corto il ragazzo, tendendo di nuovo il proprio arco verso un albero, <<E questo lo chiami allenarsi?>> chiese un secondo ragazzo, più basso ed esile del primo; il ragazzo si avvicinò ad Hoseok, poggiando un dito nella freccia, <<Togli le tue luride mani dalla mia freccia.>> disse Hoseok, abbassando il viso leggermente.

I tre risero, <<Pft, e se non volessi?>> chiese il ragazzo, Hoseok rise leggermente e senza pensarci due volte scoccò la freccia, facendo indietreggiare il ragazzo che cadde dopo esser inciampato su una pietra, <<Sei forse impazzito, coglione!?>> urlò il ragazzo, toccandosi la mano dolorante e con un graffio che perdeva sangue, il terzo ragazzo si avvicinò, <<Min-so, stai bene?>> chiese, <<Io sì, presto sarà quell'idiota a star male.>> subito dopò la frase Hoseok venne colpito alle spalle, uno dei tre lo aveva colto di sorpresa, dando un pugno nella schiena del rosso, che cadde a terra, <<Non dovevi proprio farlo, Hobi.>> disse Min-so avvicinandosi al rosso e sferrando un calcio al braccio di quest'ultimo, facendolo cadere un'altra volta, qualche goccia di sangue uscì dalla sua bocca.

<<Cosa puoi fare adesso? Chiamare forse il tuo papà?>> chiese uno dei ragazzi, sferrando un altro calcio allo stomaco di Hoseok, <<Ops, non puoi, ti ha abbandonato anni fa!>> rispose un secondo ragazzo, provocando le risate degli altri due.

-Scocca la tua ultima freccia-

Una voce giunse alle orecchie di Hoseok. Quell'ultima frase, lo aveva fatto infuriare.                               Il rosso si alzò in piedi, prendendo l'arco tra le mani, poi si diresse verso uno degli alberi colpiti e staccò una delle frecce, i tre ragazzi stavano oramai andando via, continuando a ridere.

Hoseok tese il proprio arco, quella voce continuava a ripetersi nella propria mente, non capiva da dove provenisse.

-Fallo, tu puoi farlo, non puoi farti calpestare da loro-

Piazzò la freccia tra le proprie mani e l'arco.

-Uccidilo-

In un secondo scoccò la freccia.

I tra ragazzi si fermarono terrorizzati.

Hoseok aveva perfettamente centrato il petto di Min-so, quest'ultimo si guardò il petto, per poi cadere a terra, oramai morto.

<<T-tu, sei malato!>> disse uno dei due ancora vivi, <<S-scappa!>> disse l'altro, cominciando a correre.

Ma Hoseok non aveva ancora finito la sua opera, cominciò a camminare ed estrasse la freccia che aveva trafitto il corpo di Min-so, per poi sferrarla di nuovo contro uno dei ragazzi oramai in fuga.

L'ultimo rimasto in vita cadde a terra, distratto dalla vista del proprio compagno cadere oramai morto, non fece attenzione ad un ramo davanti a lui.

Hoseok cominciò ad avanzare contro di lui, prendendo un'altra freccia, velocemente arrivò al ragazzo in lacrime disteso a terra, <<T-ti prego! N-no-non farlo!>> pregò il ragazzo, Hoseok rise, <<Pft...scusami molto.>> disse per poi scoccare la propria freccia dritta nella gola del ragazzo disteso.

Dopo aver finito fece qualche passo indietro, gettando l'arco per terra.

<<C-che cosa h-ho fatto?>> disse con voce tremolante, per tutto quel tempo era come addormentato. Alcune lacrime cominciarono a scendere dai propri occhi, accompagnate dalle piccole gocce d'acqua che preannunciavano l'arrivo di una tempesta.

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Rientrò in casa correndo, inzuppato d'acqua e sangue, si diresse velocemente verso il proprio bagno. Chiuse la porta a chiave ed aprì l'acqua dal lavabo bianco, doveva pulirsi da quel sangue, quell'odore gli dava la nausea, quell'odore di peccato, quello che aveva appena compiuto.

Si ripulì in fretta e poi si guardò allo specchio, non riusciva ancora a credere di averlo fatto. Doveva calmarsi.

Aprì uno degli armadietti e prese delle pillole, dei calmanti, doveva dimenticare tutto.

Ne prese quattro e le buttò giù velocemente.

Sentì qualcuno ridere, il rosso si girò spaventato, notando che in bagno era arrivato anche lui, <<Tu...>> disse Hoseok, <<E' stato un piacere aiutarti.>> rispose semplicemente, per poi scomparire in una nube nera.

Adesso rimaneva solo lui, lui insieme alle lacrime più amare che avesse mai pianto.

Eppure così dolci, quasi quanto la vendetta.

Blood Sweat and TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora