°First Love°

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Si trovava insieme a lui, immerso nell'oscurità di quella camera, Jimin dormiva beato al suo fianco, appoggiato leggermente alla sua spalla, ancora qualche lacrima scendeva dai suoi occhi oramai chiusi per la stanchezza.

Mentre lui era sveglio, non aveva sonno, voleva solamente pensare, pensare a come la sua vita fosse stata rovinata da quel demone, aveva portato via troppe persone a lui care.

Eppure adesso sembrava finita, allora perché aveva ancora quella sensazione di timore che gli pervadeva il corpo? Perché aveva la sensazione di non poter abbassare ancora la guardia?

Non lo sapeva.

Osservò il proprio amante, sembrava un angelo quando dormiva: la pelle candida, illuminata soltanto dal chiaro della luna, i capelli argentei scompigliati, morbidi e setosi ed infine le labbra piene, socchiuse in quel momento.

A quella visione, Yoongi sorrise, sorriso che si trasformò pian piano in nostalgia, ebbene sì, a volte continuava a pensare a lui, a volte addirittura gli mancava.

Dopo tutto quello che era successo, una parte del suo cuore sarebbe sempre appartenuta a Jiho.

Dopotutto era stato il primo per lui: la prima persona che avesse mai amato, la prima persona che lo avesse mai amato.

Ma tutto è destinato a sparire, tutto è destinato a dileguarsi, a tramutare, fino a morire in un batter d'occhio, accompagnato da un gelido soffio, gelido come le parole di quel demone.

E quando uscivano dalla bocca del suo Jiho, sembravano ancora più gelide e malvagie, erano strane, era inconsueto vedere un tale ragazzo parlare di morte, distruzione e fama.

Jiho non era così e Yoongi aveva capito sin da subito che qualcosa non andasse.

*flashback*

<<Avanti Jiho, muoviamoci, o non arriveremo in orario per il film!>> esordì il piccolo Yoongi, continuando a guardare nella direzione del ragazzo dai capelli arancioni, notò con sorpresa che si era appena fermato, guardando un punto indefinito per terra, <<Jiho, tutto okay?>> provò a richiamare la sua attenzione il corvino.

Le sue mani cominciarono a sudare, non sapeva bene perché, ma sentiva estremamente caldo appena vide quell'oggetto, era così bello e luccicante, non aveva mai visto qualcosa di così prezioso in vita sua, sembrava qualcosa di valore.

Si abbassò per vedere meglio: un anello color smeraldo, con un piccolo petalo inciso sopra e poi ripassato con un inchiostro nero, la luce del tramonto faceva brillare quell'oggetto.

Lo prese in mano ed istintivamente lo mise in un dito, gli calzava a pennello.

Venne riportato alla realtà da qualcuno che gli scuoteva leggermente le spalle, alzò il capo quasi spaventato, <<Jiho, stai bene, sei stanco, vuoi che ci fermiamo?>> chiese d'un fiato Yoongi, facendo ridacchiare il più basso, <<Tranquillo Yoon, ho solo trovato questo per terra, non è bellissimo?>> chiese sorridente il ragazzo dai capelli arancioni, mostrando il proprio anello all'altro.

Non sapeva perché ma aveva una strana sensazione, quell'anello così bello...non lo convinceva, eppure era solo un anello, cosa poteva accadere?

.

Si svegliò dopo aver sentito dei piccoli sospiri, qualcuno stava sussurrando nel cuore della notte, eppure in quella stanza vi era solo Jiho, perché avrebbe dovuto esser sveglio a quell'ora della notte?

<<J-Jiho, va tutto bene?>> chiese il corvino, avvicinandosi piano piano al ragazzo rannicchiato a terra.

Provò a scostarlo ma la vista davanti a lui lo fece quasi urlare: la parete era costernata da graffi insanguinati, Yoongi abbassò lo sguardo verso le mani dell'arancione, notando quanto fossero sporche di sangue, il suo sangue.

<<Jiho! Che cosa ti prende?!>> chiese spaventato l'amico, scrollandolo per le spalle, <<Y-yoon, s-sto bene.>> sorrise il ragazzo, che aveva cominciato a tremare.

Subito corse verso una delle infermiere dell'orfanotrofio, chiedendo aiuto per medicare le ferite del ragazzo.

Jiho era stato fatto addormentare, aveva cominciato ad urlare cose senza senso, le infermiere non gli avevano permesso di vederlo, era così triste...

Andò nella sua vecchia stanza, la scritta era ancora lì, il rosso si era oramai trasformato in un color bruno, recitava la frase "I'm Fine".

Eppure a Yoongi sembrava strana quella frase, era come se ci fosse qualcos'altro; prese un foglio ed una penna e cominciò a ricalcare la scritta, appena finì controllò un'ultima volta il foglio.

Ad un certo punto, lo girò, la frase adesso era come cambiata, recitava altre parole, che fecero rabbrividire il ragazzo.

"Save Me".

.

<<YOONGI!>> urlò l'amico, in preda al panico.

<<LASCIALO ANDARE! NON HAI IL DIRITTO DI PORTARMELO VIA! JIHO!!>> continuava ad urlare il corvino, che non poteva muoversi.

Una risata uscì dalla bocca di quel mostro, per poi sparire insieme al ragazzo dai capelli arancioni.

<<Jiho...>> disse infine Yoongi, per poi perdere completamente i sensi, in quel luogo buio e tetro.

*fine flashback*

Venne ridestato da una folata di vento appena entrata dalla finestra, aprì gli occhi, quasi disorientato e confuso.

Era davvero finito tutto così?

Quel demone, aveva rovinato troppe persone a lui care.

Eppure lui non poteva fare niente.

Proprio come quel giorno.

Quando Jiho venne rapito dalle sue mani.

Il primo amore che non avrebbe mai dimenticato.

Blood Sweat and TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora