°Fire°

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Vederlo ridotto in quello stato lo faceva impazzire, lo faceva diventare triste ma soprattutto lo faceva arrabbiare, non era mai stato così arrabbiato e ferito in vita sua: aveva toccato una delle persone più importanti per lui, se non la più importante, non poteva perdonarlo.

Jimin versava in quello stato da oramai tre giorni, oramai non dormiva più, tranne quando Yoongi era accanto a lui, in quei momenti si sentiva veramente al sicuro.                                          Aveva delle occhiaie marcatissime, non riusciva più nemmeno a camminare da solo per quella casa, era completamente terrorizzato da tutto e tutti, per colpa sua.

Yoongi non lo avrebbe mai perdonato. Oramai stava uscendo di senno anche lui, la sola vista di Jimin lo faceva stare male, si sentiva completamente inutile, non poteva proteggerlo, se non fosse arrivato Namjoon chissà che fine avrebbero fatto quel giorno.

Doveva estirpare il problema dalla radice, così da fermare la crescita di quel fiore oscuro e maledetto.

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Il corvino si recò nella sala da pranzo, disarmato e senza nulla con cui proteggersi, aveva solamente un oggetto in mano: un accendino color argento con qualche abbellimento in oro. Faceva accendere e spegnere la fiamma freneticamente, non dandole tregua nemmeno per un secondo.

Arrivato nella stanza chiuse la porta a chiave, nessuno lo avrebbe raggiunto, nessuno lo avrebbe fermato, doveva farla finita, da solo.

<<Non hai mantenuto la promessa.>> disse semplicemente, continuando a contemplare il paesaggio dalle grandi finestre, stava piovendo.

Un leggero fruscio scompigliò lievemente i capelli del ragazzo, la fiamma appena accesa si spense a contatto con quella leggera brezza fredda e nera.

<<Ops, credo di averlo dimenticato, non sarai mica in collera con me, vero Yoongi?>> disse il nuovo arrivato, Yoongi si girò cautamente trovandoselo davanti la faccia, ghignò leggermente.

<<Tsk, ovviamente no, dovresti conoscermi oramai, Jiho.>> quell'ultimo nome riecheggiò per tutta la stanza, facendo rabbrividire l'ombra nera, <<Non osare chiamarmi con quel nome da mortale! Jiho è morto, è morto subito dopo che tu lo hai lasciato in quel luogo buio, oppure non ricordi più?>> chiese il ragazzo, Yoongi sussultò, tutto quello faceva ancora male al suo petto, <<Non potrei mai dimenticare gli errori da cui non potrò redimermi nemmeno tra un milione di anni, ma adesso siamo tutti e due i peccatori, non trovi?>> rispose Yoongi con un'altra domanda, guardando in faccia il ragazzo poco più basso di lui, una lacrima scese dal viso di quest'ultimo, <<Quale sarebbero i miei peccati, essermi preso gioco di quell'idiota?>> chiese l'ombra, <<Quell'idiota era tuo fratello!>> quasi urlò Yoongi, provocando una risata malinconica da parte del più basso, <<Non ricordarmi queste cose, Yoongi. Vorrei non fosse mai nato, vorrei non avesse mai rubato il tuo cuore, il cuore che un tempo era mio...>> abbassò il viso, mentre pronunciava quelle parole.

<<Sei stato tu ad allontanarci, sei stato tu a commettere quell'errore.>> rispose Yoongi, rimanendo serio, <<Io? –ridacchiò l'ombra tra le proprie lacrime- Io volevo soltanto sistemare tutto, volevo soltanto avere una vita normale, non puoi incolparmi di questo!>> urlò il ragazzo, facendo spegnere le poche candele accese, solo il leggero chiaro di luna adesso li illuminava.

<<La tua vita era già normale, sei tu a non averla mai accettata.>> disse Yoongi, avvicinandosi al tavolo e prendendo tra le mani una candela ad olio, oramai spenta.

L'ombra gli si avvicinò, prendendo le mani del corvino, facendo cadere la candela a terra, distruggendo l'involucro di vetro in centinaia di pezzi, <<Ti prego...perdonami, tutto ritornerà come prima, non puoi lasciarmi...ti prego, Yoongi...>> disse tra le lacrime il ragazzo, Yoongi lo guardò un'ultima volta, <<Ti ho già lasciato.>> rispose semplicemente, facendo poi cadere l'accendino a terra.

Una sola scintilla provocò lo scoppio di una fiamma, fiamma che presto prese il ragazzo ombra, <<NO! NON PUOI FARLO!>> urlò, non potendosi liberare dal fuoco, l'unico punto debole di quel demone, l'unico modo per poter spezzare quella maledizione, <<Jiho...mi dispiace.>> disse Yoongi, una lacrima scese per la sua gota destra, colorata di rosso per via della luce riflessa della fiammata.

<<STOLTO, COSI' MORIRAI ANCHE TU!>> urlò l'ombra, <<Non mi importa, almeno adesso potrò salvare non una, ma due persone, due delle persone che più ho amato...>> rispose il corvino, sorridendo.

Poteva riconoscere i suoi vecchi lineamenti tra quelle fiamme; quei capelli arancioni, gli occhi castani, il fisico esile eppure definito.

Avrebbe ucciso quel demone che ha rovinato la vita di quei due fratelli.

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<<Yoongi...>>

Una sottile voce lo stava chiamando, non riusciva a capire chi fosse, i suoni erano totalmente ovattati e disconnessi.

<<Avanti, svegliati!>>

Sentiva le mani calde e morbide di qualcuno sul suo petto, era così familiare quella sensazione.

<<Yoongi!>>

Si svegliò di botto, alzandosi dal pavimento gelido di quella stanza, cominciò di nuovo a respirare, affannosamente.

<<Grazie al cielo sei vivo, ero così preoccupato!>> disse il grigio in lacrime, adesso lo stava stringendo tra le sue calde braccia, <<J-jimin, c-come faccio ad essere v-vivo?>> chiese Yoongi, per poi tossire, <<Non parlare, Yoongi...Namjoon ha avvertito il tuo soffio vitale nell'aldilà e così è venuto a recuperarti; mi ha detto che hai creato un'ambientazione perfetta a quella di casa nostra per poter intrappolare...lui, poi lo hai ucciso...>> disse velocemente, continuando a stringere il proprio amante. Yoongi non poteva crederci...era riuscito nel suo intento?

<<Se Namjoon non fosse arrivato in tempo saresti morto per via dei fumi provocati dall'incendio che hai appiccato...sono così felice che tu sia sano e salvo...>> aggiunse il grigio, una lacrima scese dal viso de corvino, <<Sono felice anche io...>> rispose semplicemente Yoongi, stringendo a sua volta il proprio ragazzo.

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Alcuni passi fecero smuovere l'acqua del pavimento, dei passi cauti e leggiadri; il ragazzo si abbassò, alla vista di quello che stava cercando: un piccolo anello. Il ragazzo si lasciò sfuggire una piccola risata.

<<Penso che tu abbia dimenticato qualcosa, mio caro fratello Yoongi.>>

<<Non temere...qualcuno è pronto a donare il proprio corpo per accoglierti.>>

Disse il moro, alzando il viso verso quella nube nera.

Il tempo era finalmente arrivato.

<<Jungkook donerà con piacere il proprio corpo e la propria anima per servirvi...esattamente come quel lontano giorno.>>

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Blood Sweat and TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora