Minaccia

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Bellamy
Stamattina Clarke ha fatto i suoi primi passi da quando si è ferita, l'ho vista scendere al laghetto con una borraccia per l'acqua. Non voglio seguirla, per quanto mi sembri irreale che lei sia qui, devo mantenere le distanze. Siamo tutti cambiati nel giro di 6 anni... Cerco Echo con lo sguardo ma nonostante i vari richiami non la trovo. Cominicio a preoccuparmi allora scendo al lago per chiedere aiuto a Clarke, magari l'ha vista. "Hei ehm, no non l'ho vista. Sinceramente non trovo nemmeno Madi, forse sará con lei."
L'idea mi preoccupa un po', non vorrei che Madi raccontasse qualcosa su me e Clarke e si ingelosisse. Ma tra me e Clarke non c'è niente, siamo solo amici e voglio ricostruire il muro della nostra solida amicizia, mattone dopo mattone, per recuperare i 6 anni perduti. Sento un grido provenire dalla boscaglia, quei maledetti devono aver fatto qualcosa a Echo e Madi. È il primo pensiero che mi passa per la testa. "Monty, ehi Monty! Hai sentito?". Nessuna risposta. "Monty!"
"Bellamy che succede? Clarke sta bene?" mi chiede, con gli occhi assonnati e le braccia attorno ai fianchi di Harper. Devi posticipare le tue smancerie Romeo, ho sentito delle grida. "Si lei sta bene. Ho sentito delle grida e non trovo Echo...e Madi." mi guarda confuso e poi decide di alzarsi. Corriamo per una decina di metri e iniziamo a vedere due teste. Echo e Madi. "Stai lontano, Bellamy." mi grida la mia ragazza. "Ma che diamine.." sento una voce alle mie spalle. Clarke è qui. "Madi!" urla. Ciò che vedo mi sembra un'allucinazione, ma è tutto reale. Echo sta minacciando Madi con una spada sul suo esile collo. Come può far questo a una bambina?! "Echo che diavolo stai facendo? Lasciala andare!" grido a mia volta. Proprio non capisco. "Ah si? Perchè la dovrei lasciare andare? Ti sei fidato di una totale sconosciuta nel giro di 3 secondi. Ti ci sono voluti 3 fottuti anni a fidarti di me." quelle parole mi entrano dalle orecchie, si piantano nel cervello e mi provocano un dolore al cuore. Ma ha ragione. Come ho fatto a fidarmi di Madi? "Appena dalle sue labbra è uscito il suo nome (indica Clarke con la spada) ti sei lanciato in mezzo alla foresta mano a mano con una sconosciuta. Poteva essere pericolosa." sbraita tutto d'un fiato. "È..è solo una bambina." ribatto. "Una bambina che ha ucciso 4 uomini armati a sangue freddo. Davvero credi che non avrebbe fatto lo stesso con noi?". "Echo, ci ha salvati. Clarke l'ha cresciuta per adattarsi a queste situa--"
"BASTA!" mi urla in faccia. Non la riconosco più, eppure, questa è la vera lei.

Madi
Sono tra le grinfie di una strega, non so che fare ma sento una terribile ansia risalrmi nelle vene. Guardo in basso e non posso far altro che notare l'erba macchiata di sangue...nero. Sto perdendo sangue e Clarke e Bellamy se ne sono appena accorti. Hanno lo stesso sguardo perso e quasi incosciente. Non sanno cosa fare. Bellamy azzarda due passi davanti a noi. Sta rischiando per me. "Lasciala andare! ORA!" grida Clarke dalle spalle di Bellamy. La sua voce, chiusa in un sussurro spaventato, ma deciso, mi dice all'orecchio "Yu gonplei ste odon.". Le mollo una gomitata nello stomaco e le mordo il polso, lei tira un grido di dolore quando rivoli di sangue le ricoprono la mano. Mollo la presa e la stendo a terra. Inizio a scappare e vengo fermata da qualcosa, qualcuno. Mi tiene salda al suo torace, alzo lo sguardo. Bellamy. Ora capisco cosa ci vedeva Clarke. Riusciva a calmare l'insieme dei tuoi nervi con un solo abbraccio. Lei è in lacrime dietro di lui e appena vede che sono in salvo si avventa su Echo. "T-tu." dice con la voce tremante. Le sta puntando la spada proprio sotto il mento, ma leggo nei suoi occhi che non vuole essere come lei. Clarke non è come lei. La tira su e lega i suoi polsi, non le importa che uno di essi perda sangue, la sua intenzione è farle male indirettamente.

Clarke
Non riesco a guardarla in faccia. Ma non sono passati 6 anni a vuoto. Io non sono come lei, e non lo sarò mai. Perciò la riporto alla navicella e la lego a un albero lì vicino, mentre Madi è ancora tra le braccia di Bellamy, in lacrime. La scena mi commuove, Bellamy ha sempre avuto un legame speciale con i bambini. Prima Charlotte, i bambini di Mount Weather, ora Madi... Realizzo solo ora che il ragazzo che ho davanti è cambiato solo in meglio. Sono fiera di lui. Mi avvicino ai due e Madi si fionda fra le mie braccia. Le devo curare il collo. Prendo un paio di garze e disinfetto la ferita, grazie a dio la mia bambina si è ribellata a quella stronza. Cosa ci ha visto Bellamy in lei? E cosa significa che ci sono voluti tre anni a fidarsi di lei? Porto Madi dentro la navicella e la poggio su uno dei sedili, per farla riposare. Sento dei passi avvicinarsi dietro di me. Mi giro, è Monty. "Hei.." dice. "Monty, ciao.".
Vorrei dargli una cosa speciale, per fargli capire che persino chi non c'è più è sempre nei nostri cuori. Ha dovuto uccidere sua madre non sapendo che c'era una cura alla misteriosa A.L.I.E. e ha visto Jasper morire davanti ai suoi occhi. Jasper. Frugo nel mio zaino ed eccola li. La maschera/occhiali di Jasper. Gliela porgo e sprofondiamo in un abbraccio mentre siamo entrambi in lacrime. Lui ora ha i capelli corti, è cresciuto, un po' come tutti, ma purtroppo per quanto noi vogliamo liberarci dei dolori, saranno sempre lì, mischiati alla felicitá dei bei momenti.

Jasper è completamente impazzito. Ha deciso di volersi lanciare per primo, di rischiare la vita per iniziare una nuova avventura su un pianeta ex-tossico. Finn gli porge la liana e lui, in un urlo continuo, salta dalla sporgenza per attraversare il fiume. Come arriva dall'altra parte della sponda lancia un urlo di gioia. Tutti ci uniamo a lui, siamo felici. Abbiamo l'opportunità di ricominciare, di vivere.

Monty si allontana con la maschera in mano, dopo avermi rivolto un tenero "grazie". Mi siedo ai piedi di un albero, risucchiata dai pensieri, ma Bellamy mi risveglia. Si siede accanto a me e insieme guardiamo in alto. "Sono sicura che stanno bene." dico, riferendomi a Raven e Murphy. "Ne sono certo." mi risponde. Dopo vari minuti di silenzio si rivolge a me con un tenero sorriso e gli occhi umidi, e in pochi secondi mi accorgo di averli umidi pure io. "Mi dispiace.". Quelle parole si trasformano in un sussurro che si insinua nei miei pensieri. Di cosa? "Di cosa?" sputo senza pensarci, parole e pensieri si sono catapultati dalla mia mente nella fresca brezza mattutina. "Di averti lasciata sola." capisco di star piangendo quando le lacrime raggiungono le mie labbra. Non so cosa fare, lui non mi ha abbandonata. Sono stata io. Mi sono condannata a morte per permettergli di vivere, ed è stato l'errore più bello della mia vita. Sento il suo fiato caldo a pochi centimetri da me, e in un attimo mi ritrovo con le mie labbra sulle sue. È una sensazione meravigliosa, ma qualcosa sul mento mi prude. Avvicino le mani alle sue guance e mi ricordo della barbetta che si è fatto crescere. Non faccio altro che sorridere nel bel mezzo del nostro bacio appassiomato, lui se ne sccorge e preme con forza, quasi volesse dirmi "non lo farò mai più, non ti lascerò mai più sola."
E così ci addormentiamo, sotto l'albero e la luce del sole, le sue mani intrecciate alle mie e la mia testa sulla sua spalla.
Non desidero altro.

SPAZIO AUTRICE
Ho pensato che un po' di Bellarke fosse più che meritato, i miei piccoli piccioncini. Ribadisco che quello che scrivo è la storia come io voglio che accada, quindi non so quante probabilitá ci siano che ciò accada..Anche se mi piacerebbe da morire😍

Lontani ma vicini || BellarkeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora