Un incontro speciale

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La sera prima

Madi

Sono due giorni che non riceviamo notizie, da quando hanno aperto il bunker si sono come smaterializzati nel nulla, il chè mi preoccupa. A un certo punto sentiamo passi circondarci, da ogni angolo foglie secche si spezzano rompendo il beato silenzio che da ore riempiva le nostre menti. La prima persona che intravedo è lei. Octavia. In quel momento non so cosa fare, la voglio abbracciare e confessarle che l'ho sempre vista come eroina, infatti é proprio così. Corro per saltarle in braccio ma due guardie si piazzano davanti a lei puntandomi i fucili. Ora capisco quanto sia inportante. Sento Clarke da dietro. "Fermi! È...mia figlia!" tutti mostrano un volto di stupore, tranne Octavia.

Rimane impassibile, non come mi immaginavo.

Clarke mi ha raccontato che era una guerriera, combatteva per il bene di tutti, ma ora non rispecchia nemmeno i tanti ritratti, sembra una persona diversa. Porgo le mie scuse scostandomi con un semplice "Perdonami, credevo fossi Octavia." Due scintille luminose le attraversano gli occhi verdi, con un cenno della testa mi dice di avvicinarmi, e con me anche Clarke.

"Ero Octavia, ora sono Blodreina."

Clarke

Ora

Bellamy e Octavia stanno ancora parlando, non li avevo visti molto attaccati l'ultima volta, diciamo che è stato un po' uno shock per lui, vederla come è diventata...

"A proposito di quella bambina, Madi - giusto?" mi chiede Octavia.

"Si, esatto"

"Vorrei sapere come fa ad essere tua figlia. Come fa a conoscere il mio nome e perchè é ancora viva?"

Il sangue mi si gela nelle vene. Mi ricordo il nostro primo incontro, lei una piccola guerriera Natblida, che in men che non si dica aveva steso il doppio di quello che era lei. Con il tempo si è addolcita, ci siamo conosciute e uno stretto legame ci tiene sempre unite. Lei è una figlia per me.

"L'ho adottata, l'avevo trovata..un anno fa, quando la Terra era diventata abitabile. Non so come abbia fatto."

Bellamy mi lancia uno sguardo interrogativo, ma non apre bocca. Gliene sono grata. Voglio proteggere a tutti i costi Madi. Se scoprissero che era l'ultima Natblida, non so che potrebbe succedere...me la strapperebbero via.

"C'è una sola cosa che può resistere alle radiazioni, sappiamo entrambe co--" azzarda a finire ma viene interrotta da Bellamy, che lancia un leggero grido di dolore. Falso. Mi precipito da lui e mi fa un occhiolino, facendo nascere un sorrisino sulle mie labbra.

Bellamy

Vedo Clarke in difficoltá, capisco perchè voglia proteggere Madi. Tiro un leggero gridolino di dolore e lei corre da me con un leggero sorrisino. Adoro la forma che le sue labbra prendono quando lei è felice, e mi si stringe il cuore a sapere che sono io, sono io a renderla felice.

"Sdolcinati. Io levo le tende."

Octavia se ne va lasciandoci di nuovo persi, l'uno negli occhi dell'altra. A volte mi chiedo cosa veda nei miei. I suoi sono blu come il mare nelle foto dei libri di Competenze Terrestri, immagino rispecchi la rugiada e l'acqua cristallina di una mattina invernale. Lei può essere inferno e paradiso in una persona sola, ma quando sono con lei so di essere a casa, l'unica che abbia mai avuto.

"Hai intenzione di fissarmi per tutta la sera?" chiede, disinfettando per quella che riesco a contare come dodicesima volta la mia ferita. Non mi lamento, anzi, adoro passare del tempo con la mia dottoressa personale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2018 ⏰

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