La Fuga

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Bellamy
Mi sveglia il cinguettio degli uccellini e gli spiragli di luce che filtrano dalla piccola finestra della cella, e quasi mi spavento. Non mi svegliavo così da tantissimo tempo. Abasso lo sguardo e la vedo...i suoi capelli biondi - stranamente corti - che le ricadevano sul viso che ora non mostrava più tristezza nè preoccupazione. Era tranquilla, la testa poggiata sul mio petto e le mie braccia attorno a lei, ci siamo addormentati abbracciati. "Ehi, Clarke" la scuoto dolcemente mentre le scosto i capelli dietro l'orecchio. È così bella...dopo tutto questo tempo non pensavo avrei mai rivisto i suoi occhi, quei suoi occhi che mi ricordavano tanto il mare che un tempo si estendeva attorno al pianeta. "Che c'è? Che succede?!" scatta immediatamente e si mette seduta affianco a me, è tesa come una corda di violino. Ancora mi meraviglio di quanto riesca a leggerle nella mente e capire esattamente cosa prova. Appena mi vede si tranquillizza, "Scusami" mi dice. Scusarti? Tu devi scusare me! Io ti faccio svegliare ogni mattina con l'ansia di non essere in pace, perchè io...io ti ho lasciato indietro.
"Non fa nulla" sono le uniche parole che mi escono dalle labbra. "Vieni qui" apro le braccia per accoglierla e lei, stranita dalla mia dolcezza, si poggia sul mio petto, e torniamo nella stessa posizione di stanotte. "Che mi racconti della piccola Madi?" le chiedo, sperando di non risvegliare la tensione di prima. "L'ho trovata 42 giorni dopo il Praimfaya, è una Nightblood, come me..ecco perchè sono sopravvisuta, siamo sopravvissute." c'era un'altra Nightblood sulla terra?! "Quindi il midollo di Luna ha funzionato...sono così felice che tu sia..viva, speravo solo che non ti fossi dimenticata di me, lì in paradiso, come lo chiamava uno scrittore di secoli fa, Dante, mi sembra." le parole escono di bocca ammassate una sopra l'altra tutte assieme, e lei se ne accorge. "Bellamy, io non ti ho mai dimenticato, a dir la veritá ti parlavo ogni giorno con quella radio mezza rotta. Sapevo che non sentivi nulla, ma forse era un modo per non impazzire...mi sei mancato, Bell." mi sto sciogliendo a quelle parole, Clarke, la mia Clarke, è qui tra le mie braccia che mi racconta di avermi pensato per 2199 giorni, mentre io ero occupato a farmi gli affarmi miei su quella dannata nave. Spero che lei e Echo diventino amiche...ha cercato di ucciderla, sì, ma potrebbe metterci una pietra sopra. "Mi sei mancata anche tu, non ti immagini quanto." lei alza lo sguardo, mi pietrifica e non so come ricambiare, è così dannatamente bella. Ci guardiamo per un po' e poi iniziamo ad avvicinare le nostre teste sempre di più, poggiamo le fronti una sull'altra. Cosa fai Bellamy! Non vorrai rovinare tutto ora che lei è di nuovo tra le tue braccia?

Clarke
Veniamo interrotti da un rumore violento della porta che si apre, d'istinto mi stacco, guadagnandomi un'occhiata confusa da Bellamy, ma non abbastanza in fretta. Diyoza, il capo, ci ha visti uno sull'altro. "Bene bene, ora di pranzo. Piccioncini."
Vedo che sul viso di Bellamy cresce un sorrisino, che incenerisco con lo sguardo prima che faccia innervosire qualcuno. Siamo soli con due guardie, potrebbe essere il momento adatto per fuggire, anche se una parte del mio corpo non risponde molto ai miei comandi, devo aver perso molto sangue, e Bellamy se ne accorge. "È il momento" leggo sulle sue labbra. Tempo 2 secondi che le guardie sono entrambe incoscienti, per terra. Io, felice, vado a gettarmi fra le sue braccia, ma mi ferma una fitta lancinante al fianco dove sto ancora perdendo litri di sangue nero. Inizio a vedere sfuocato, poi tanti puntini e...nero.

*

Mi risveglio in un bosco alquanto familiare, mi giro attorno e la vedo. La navicella di Bellamy e degli altri! Mi alzo per andare a vedere se c'è qualcuno, nonostante il dolore continui a farmi girare la testa. "Ehi! Sta giù se non vuoi che ti porti in braccio di nuovo" mi giro e vedo Bellamy. "C-come abbiamo fatto a uscire di lì?" dico confusa.
"Ho fatto io, se a te non dispiace...eri svenuta e non sapevo che fare. Così ho sfruttato 6 anni di allenamento e ho neutralizzato una decina di guardie. Ti ho riportata qui." dice con un tocco di vanità, ma è sincero e gliene sono grata. Mi hai salvato la vita.

Madi
Sta parlando con Bellamy, non so se intervenire o no, ma mi manca tantissimo. "Clarke!" grido.
"Madi!" le corro incontro e, senza farle male, la abbraccio e non la lascio più andare. Bellamy dietro di noi ha un sorriso da un orecchio all'altro. Allora gli faccio un cenno di venire e nel giro di 10 secondi siamo tutti e tre abbracciati. Mi sento...parte di una famiglia. "Clarke!" arrivano i suoi amici, Monty e Harper per primi. Si abbracciano anche loro mentre Bellamy tiene Clarke in piedi. Sono mai stati insieme? Vedo che con lo sguardo cerca altri, e ora che ci penso dovevano essere in 7, non in 5. "Dove sono Raven e Murphy?" chiedo, sperando di aver detto nomi esistenti. Clarke voleva fare la stessa domanda, ma ho parlato io per lei. Monty, Bellamy e Harper si scambiano un'occhiata indecifrabile per me, ma mi sembrano...preoccupati?
"Ecco...ci serviva qualcuno che rimanesse sulla Eligius e Raven era l'unica in grado di poterci aiutare dall'alto. Murphy ha deciso di farle compagnia, in caso qualcosa fosse andato storto sarebbero scesi con le navicelle di salvataggio." cosa intendeva per "andato storto"?

Passiamo la serata davanti al fuoco, Bellamy e gli altri che ci raccontavano la vita lassù, e noi la vita quaggiù. Ci scambiamo risatine, lacrime e per un momento ho pensato a tutto quello che Clarke mi raccontava. Era tutto vero, con i tuoi amici ti senti a casa anche se sei in mezzo a un fiume.
Casa è famiglia.

SPAZIO AUTRICE
Spero vi piaccia che ho preso in considerazione i punti di vista di Madi, Clarke e Bellamy. Ho intenzione di spiegare come le cose secondo me andranno, mettendoci un pizzico di come voglio che vadano. Schiaccia la stellina in basso a sinistra se sei d'accordo!

Lontani ma vicini || BellarkeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora