Capitolo 4

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Dalla finestra aperta entrava un pochino di luce che accarezzò la sua pelle facendola svegliare. La luce investì il suo sguardo assonato. Seohyun tirò su il lenzuolo e sistemò la testa sul cuscino che aveva preso la forma della sua guancia.
Ma un urlo femminile proveniente dal salone, le trapanò le orecchie e spalancò gli occhi intimorita, guardò la finestra e vide la luce del sole mattutino che filtrava dalle serrande semichiuse e che investì il suo sguardo assonato.

Cercò di ricordarsi come c'era finita nel letto e scavando nei ricordi di ieri ricordò che dopo aver fatto i compiti si mise nel letto finché non si era addormentata, guardò l'orologio e si passò una mano tra i capelli intrecciati...e oggi la sveglia non suona, pensò la ragazza.

Il suo stomaco prese a rumoreggiare e farle male. La fame le stava divorando le pareti dello stomaco, in due giorni aveva mangiato solo a scuola quel pacco di tarallini alla ricreazione, e sua madre non cucinava.
Era abituata, di solito si fermava a mangiare in un bar o un pub se capitava, o restava semplicemente a digiuno.
Seohyun si alzò sulla schiena, mettendo una mano a lato per reggersi e l'altra sullo stomaco brontolante. Fece una smorfia e sospirò.
Qualcuno oltre la porta urlò ancora, e venne accesa la televisione a tutto volume da potersi sentire fin dentro camera sua. Ciò vuol dire che sua mamma è sveglia.
Si portò una mano sulla fronte, cercando una soluzione. Seohyun si guardò intorno fin quando il suo sguardo cadde sulla finestra, e le tende che ondeggiavano per il vento. Immediatamente si alzò mettendosi in equilibrio sul pavimento freddo, stese le braccia a mezz'aria e si stiracchiò leggermente, per poi avanzare a grandi passi verso l'armadio. Spalancò la prima anta e l'aria si riempì di un odore di muffa. Su quell'anta era fisso uno specchio che rifletteva il suo esile corpo. Preferì distogliere lo sguardo..odiava lo specchio, si guardava un po' solo prima di uscire se era necessario.
Aprì l'altra anta e dovette spostarsi in modo che un paio di vestiti non le cadesse addosso. Imprecò a bassa voce, tentando di risistemarli, li aveva lavati a mano qualche giorno prima, e già si stavano sporcando a forza di restare chiusi in quell'armadio, Seohyun sospirò, e si promise che non appena avesse avuto una casa tutta per sé avrebbe pulito camera sua...e non solo quello.
Nel frattempo mentre era immersa nei suoi pensieri, si era già infilata i suoi jeans e la sua t-shirt nera con la scritta gialla 'Iron-man' ma visto che c'era il vento allora decise di mettersi una giacca nera e molto morbida e calda, ma in realtà la mise anche per nascondere le stoffe che stavano sulle braccia per coprire i tagli.
Strinse i denti e si guardò allo specchio, sistemando i capelli con la spazzola. Trovò buffo che in quella cameretta avesse tutto pur di non uscire, trovò buffo anche come si era dovuta ridurre per paura. Smosse quel pensiero ed infilò le sue converse nere. Chiuse le ante dell'armadio ed aprì un cassetto del comodino. Prese a frugare tra fogli e penne finché non trovo ciò che cercava: una chiave arrugginita, la afferrò e prese il suo peluche all'apparenza esageratamente grande. Lo posò sul letto e abbassò la zip del peluche dietro la schiena, e prese il suo cofanetto con il catenaccio. Seohyun passo le sue unghie su di esso.
Girò la chiave nel lucchetto e il cofanetto si aprì, mostrando i risparmi di Seohyun.
Ma in realtà la maggior parte non erano solo risparmi.
Lei prendeva la maggior parte di quei soldi da quelli che la madre guadagnava dal suo misero lavoro. Non si era mai sentita in colpa per quello che faceva, in fondo sua madre non faceva nulla per lei, non era un dramma se prendeva qualcosina per mangiare o comprarsi vestiti.
Afferrò una banconota e qualche moneta, mettendola nella tasca dei jeans. Rimise tutto a posto, e nascose di nuovo la chiave. Afferrò velocemente il suo cellulare mettendolo in una delle tasche laterali della sua giacchetta nera.

Si piazzò davanti alla finestra, spostando le tende e spalancò le finestre, il leggero vento freddo la investì facendola rabbrividire. Si mise il cappuccio della giachetta in testa, prese lo zaino e se lo mise nella spalla, e si buttò sul bordo di marmo, mettendosi a cavalcioni.
Seohyun esitò un po'..in fondo erano solo un paio di metri, non doveva avere paura. Fece un sospiro e portò la gamba rimasta all'interno affianco a quella di fuori. Guardò giù e chiuse gli occhi.
Si lanciò, atterrando con i piedi e le mani sul terreno, aprì gli occhi e si alzò guardandosi le mani che bruciavano, aveva dei graffi leggeri e un po' arrossati ma per fortuna niente sangue, si spolverò i vestiti e si sistemò i capelli, guardò il cielo opaco, con la luce fioca del sole che illuminava le strade. Mise lo zaino in spalla e si avviò ad un bar che conosceva da quando era piccola vicino casa sua.

Seohyun passò il dorso della mano sul labbro superiore per togliere i baffetti del caffè. Aveva finalmente soddisfatto il suo stomaco con 2 cornetti caldi alla crema e al cioccolato e con un cappuccino fumante. Aveva dovuto aspettare che si facessero le 7:30 prima di poter fare colazione e nel frattempo aveva cercato "Jeon Jungkook" su instagram e tutti i social che aveva nel suo telefono. E dopo tredicenni e profili privati, lo trovò non c'erano molte foto ma in tutte queste ci sono alcune dove c'è solo lui, altri dove stava con i suoi amici e 2 con una ragazza, chissà chi era, pensò la ragazza, forse era una amica, una migliore amica, oppure sua cugina..o forse la sua fidanzata..ma non si fece tanti problemi, si vedeva che era un tipo sociale, molte volte Seohyun si fermò a guardare troppo a lungo una sua foto in cui sorrideva e il suo cuore si scaldava vedendo quel sorriso.

Sospirò guardandosi attorno..era pieno di persone, Seohyun poteva riconoscere anche dei ragazzi della scuola...proprio per questo si era posizionata il più lontano da tutti, lontana da occhi sconosciuti.
Butto giù l'ultimo sorso di caffè e si alzò di scatto come se si è ricordata di qualcosa all'ultimo minuto ma in realtà voleva solo arrivare prima a scuola, almeno una quindicina di minuti. Non c'era un motivo preciso. Lo faceva sempre.
Per lei era un modo di capire le persone guardandole da lontano.

Arrivata a scuola grazie all'autobus, si mise in un angolino con le cuffie alle orecchie ascoltando le sue canzoni preferite, il sole era pallido ed era diventato più luminoso riscaldando un po' l'aria ventilata.
Seohyun osservò i ragazzi arrivare, alcuni con la mamma, qualcuno a piedi, altri con l'autobus; chi svogliato e chi non voleva affrontare un altro giorno di scuola. Seohyun non era svogliata ma neanche entusiasta. Però, qualsiasi posto era meglio di casa sua.
Ma qualcuno attirò la sua attenzione.
Jungkook era appena arrivato con un suo amico dai capelli arancioni e c'erano Jisoo, Rosé ed altre ragazze che li guardavano con occhi a forma di cuoricino, a Jungkook si vedeva che non li dispiaceva quella situazione ma si vedeva che un po' non vedeva l'ora che si togliessero dai piedi. All'improvviso l'altro ragazzo disse qualcosa a Jungkook per poi allontanarsi con tutte le ragazze che lo seguivano, lasciando Jungkook da solo.. Jungkook fece un respiro di sollievo e a quel gesto Seohyun li venne da sorridere, avrebbe voluto andargli incontro e salutarlo e parlando un po' ma era troppo timida e per lo più, non poteva con le sue bulle intorno a lui, ma pensare di parlare con lui forse era troppo esagerato.
Mentre Seohyun pensava, non si accorse che Jungkook l'aveva vista e che le stava andando incontro con passo accelerato.

"Seohyun" grido lui da tre metri lontano da lei. Seohyun si svegliò dai suoi pensieri e si gelò quando lo vide avvicinarsi, voleva scappare, andare via, lontano da lui, ma ormai Jungkook era a pochi metri da lei.

"Ehy buongiorno" disse Jungkook

Seohyun si tolse le cuffie con ancora il cuore che martellava per quella vicinanza e per lui che le aveva parlato, però Seohyun poté notare meglio la sua altezza e la sua corporatura niente male.
Indossava una t-shirt bianca e sopra una giacca a jeans, un cappello di colore bordeaux, dietro alle spalle aveva il suo zaino, ed infine portava delle converse nere uguali a quelle di Seohyun.

"Ehm ciao, io..." Balbettò Seohyun arrossendo un po'. Non sapeva che dire, non sapeva nemmeno lei perché lui fosse la con lei. Jungkook restò a fissarla, aspettando che finisse la frase, con quel sorriso che mostrava i denti bianchi che Seohyun aveva visto nelle foto ma dal vivo sono molto più belli, pensò lei.

Seohyun continuò a balbettare, persa negli occhi di jungkook che al sole brillavano. Lui ridacchiò vedendo la faccia sconvolta di Seohyun.

"Dimmi tu..?" La intimò il ragazzo

Seohyun cercò di non andare nel panico (cosa che le capitava spesso) e di dire qualcosa, ma il rumore della campanella la salvò.

"Ci vediamo in classe. Ah, bella maglia" disse lui allontanandosi.

Seohyun mise una mano sul petto cercando di calmare il suo cuore.

This Is Love (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora