Capitolo 12

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La sveglia suonò facendo aprire gli occhi di Seohyun e facendola sbuffare. Allungò il braccio e la spense per poi alzarsi e dirigersi con stanchezza verso il suo armadio.
Quando lo aprì la sua figura venne riflessa sulla lastra di vetro che stava sull'anta dell'armadio.
Quella mattina non poteva fare a meno di osservarsi, nonostante odiasse il suo corpo. Non riusciva a piacersi. Ogni volta si sforzava per accertarsi ma falliva sempre, eppure quel giorno aveva bisogno di guardarsi.
Iniziò a studiare un'altra volta il suo corpo esile, le sue gambe con curve appena accennate, alzò la canottiera e notò le costole appena sporgenti, le sue braccia avevano i tagli che lentamente si stavano guarendo, i suoi occhi rossi per essere stata sveglia quasi tutta la notte a pensare, e delle occhiaie che si vedevano perfettamente e i capelli arruffati.
Provò a sistemare il disordine che c'era alla sua testa con le dita, ma sbuffò passando la mano sul viso.
Era un disastro, più si fissava allo specchio e più se ne rendeva conto. Sospirò e posò il suo sguardo sul letto notando il maglione di ieri notte. Si sedette sul bordo del letto e prese il maglione nelle mani per poi portarlo al viso chiudendo gli occhi e sentendo l'odore di quella persona. Non si poteva definire un odore, non si poteva ben dire se assomigliava ad un profumo in particolare.
Era semplicemente buono, un odore familiare, quasi di casa.
All'improvviso le sembrava di sentirle quelle calde braccia stringerla, quella sensazione di stare veramente in un posto in cui appartiene.
Riaprì gli occhi...come poteva pensare quelle cose?
Non apparteneva di certo a Jungkook, non doveva neanche sognarci.

"Non ti lascio qui da sola"

"Io non ti lascio cadere"

La sua voce ingombrava la mente di Seohyun. Sentiva di avere la pelle d'oca al solo ricordo di quelle parole, e le faceva male non averlo davanti nonostante sentisse la sua voce.

Scosse la testa e affondò le dita nei capelli...era assurdo, quel ragazzo era riuscito ad entrare tra i suoi pensieri e non riusciva a toglierlo.
Alzò lo sguardo dal pavimento che stava fissando insistente, e rivolse un ultimo sguardo allo specchio.
Più lo fissava e più veniva voglia di rompere anche quello, ma le serviva nonostante non voleva.
Era ai limiti della follia.
Si alzò e chiuse l'anta, rompendo quella tortura che era guardarsi.
Afferrò una felpa bianca larga e la infilò per poi chiudere completamente l'armadio. Allungò una mano e prese il telefono della scrivania disordinata, leggendo l'orario sullo schermo.

"Merda la scuola!"

Sposto gli oggetti sulla scrivania prendendo un elastico con cui fece uno chignon per nascondere lo stato brutto in cui erano i suoi capelli. O almeno ci provava.
Infilò le scarpe senza fare i lacci e prese lo zaino in modo brusco.
Corse verso la finestra, scavalcandola il più velocemente possibile. E a quel punto non le rimase che correre.

Aveva la testa appoggiata sulle braccia incrociate, con gli occhi socchiusi e alcune ciocche dei capelli che le ricadevano ai lati della faccia.
Era riuscita ad arrivare in tempo a scuola, ed era entrata insieme agli altri compagni.
Ma ora è stanca. La stanchezza di quella notte cominciava a farsi sentire sempre di più, e aver corso per arrivare in tempo aveva aumentato la sua voglia di cadere in un sonno profondo.

"Buongiorno compagna di banco" era la sua voce, così cristallina e pura.

"Buongiorno" disse in un mormorio parecchio soffuso, facendo provocare una risatina da parte di Jungkook.

"Dormito bene Seohyun?"

Seohyun aprì la bocca per parlare, ma la richiuse subito. Cosa gli avrebbe potuto dire? "Si sai il tuo abbraccio mi ha fottuto il cervello" pensò Seohyun.. sarebbe suonato strano.
Così si limitò ad annuire. Alzò il capo e si stiracchiò, cercando di stare sveglia, sbadigliando.

This Is Love (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora