Victoria stava animatamente discutendo con il fratello sui risultati di WrestleMania.
«... mmm non saprei, io tifo per Joe certo, ma devi ammettere che Brock Lesnar è... beh insomma è Brock Lesnar!» cercò di spiegare Victoria al fratello che la guardava divertito.
Erano le 16 e avevano fatto una pausa. Victoria e Nicholas erano seduti sul bordo di un ring e lui si divertiva a mettere in difficoltà la sorella.
«Cosa ridi!» lo rimproverò Victoria mettendo un broncetto poco convinto.
«Niente, niente... e che mi dici del Triple Threat match?» disse lui cambiando discorso.
La ragazza ci pensò un po' su.
«Escluderei Michael, è troppo scontato che rivinca la cintura, secondo me se la giocano Col e Fergal» affermò la ragazza soddisfatta della sua deduzione.
«But you will rooting for me, won't you?» Colby intuendo di cosa stavano parlando i due fratelli si intromise nella loro conversazione.
«Nah, she recognizes real champions, doesn't you girl?»
Victoria spostò sorpresa lo sguardo su chi aveva pronunciato quelle parole. Fergal, non l'aveva più visto da quella mattina.
«Of course» le rispose la ragazza felice di vederlo.
«Have you already met?» chiese Colby.
I due ragazzi si guardarono, Fergal sembrò intuire che nessuno apparte il mastino sapeva nulla di quel piccolo incidente.
«Yes, we met this morning» rispose lui vago rivolgendo un sorriso alla ragazza che lo ricambiò riconoscente.
«Ehi you, how about stop talking and start training again?» si intromise una voce alquanto fastidiosa «Little ghost you have already done too much today, it's better to go gradually» aggiunse rivolgendosi a Victoria.
«I'm not tired!» protestò la ragazza.
«I don't think I asked you that, I decide» disse irremovibile.
Jon non potendo allenarsi aveva iniziato a passare il tempo infastidendo i suoi compari dello Shield e Victoria, così Joe per toglierselo dai piedi gli aveva scherzosamente detto di fare da supervisore degli allenamenti, e lui aveva preso questo ruolo piuttosto seriamente, tanto che decideva i ritmi da tenere e le pause.
«Ten minutes passed, come on» aggiunse battendo le mani.
Fortunatamente non era in possesso di un fischietto.
«Yes, sir!» disse scherzosamente Fergal mettendosi sull'attenti.
«Ehi boy, don't joke with me» lo minacciò Jon puntandogli un dito contro.
«Sir, no, sir!» continuò il ragazzo che ricevette uno sguardo assassino dal lunatico.
«Ok, ok, Victoria can you help me with the bilancer?» le chiese Fergal arrendendosi.
La ragazza annuì e lo seguì.Quando si furono allontanati un po' dagli altri Victoria sfruttò l'occasione per ringraziare a dovere il ragazzo.
«Ehi, ehm... I haven't had the opportunity to thank you» iniziò la ragazza «for this morning, I owe you...»
«No, really, you don't owe me anything» la interruppe il ragazzo «It was a pleasure to help you» disse rivolgendole un sorriso.
Victoria arrossì lievemente e per non darlo a vedere cercò di portare l'attenzione sull'allenamento.
«How many pounds?» chiese cercando di cambiare discorso.*****
«How many pounds?»
Fergal stava osservando il lieve rossore che imporporava le guance della ragazza di fronte a lui, che stava guardando con fin troppa intensità il bilancere. Forse cercava di non farlo vedere, ma la sua pelle candida rendeva il tutto più difficile.
L'aveva messa in imbarazzo.
Dopotutto l'aveva salvata da un quasi sicuro stupro, non doveva essere piacevole parlarne.
Cercò così di facilitarle l'intenzione di cambiare discorso.
«Let's start with 200 pounds»
La ragazza iniziò a caricare il pesi, così Fergal si affrettò ad aiutarla.
Era buffa quella ragazza.
Ad una prima occhiata sembrava così piccola e fragile, una ragazza dolce e insicura, che si imbarazza al primo complimento. Però nel suo sguardo c'era la forza che non dimostrava fisicamente, era lo sguardo di chi ne aveva passate tante, troppe per la sua giovane età, di chi aveva imparato a farsi giustizia da sola senza qualcuno sempre pronto ad aiutarla.
Certo, da quello che Fergal aveva potuto notare, aveva un fratello che teneva moltissimo a lei e che probabilmente aveva cercato di spianarle la strada, ma era sicuro che quella ragazza aveva superato molti ostacoli da sola.
Fergal si era fatto un'idea approssimativa sul suo passato.
A giudicare dall'affetto che i due fratelli provavano reciprocamente, era molto probabile che fossero cresciuti insieme in una situazione abbastanza complicata, forse adirittura senza i genitori, avevano dunque imparato sulla loro pelle quanto dura fosse la vita. E questo aveva sicuramente fortificato il loro legame.
Fergal osservava con stupore come le sue braccia affusolate sollevavano con non troppa fatica i pesi, dimostrando una forza di cui non l'avrebbe creduta capace.
Il ragazzo si stese poi sulla panca e, dopo che Jon gli ebbe ordinato quante serie fare, iniziò le ripetizioni.
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Live a dream
FanfictionVictoria è una giovane ragazza di 16 anni che frequenta un liceo linguistico in italia. La sua vera passione però è il wrestling, infatti si allena presso un'accademia sognando un giorno di poter calcare il ring della WWE. Un tour in Italia delle su...