Victoria si svegliò la mattina dopo meno stanca di quanto avrebbe pensato la sera prima.
Nicholas continuava a starle attaccato quasi ventiquattr'ore su ventiquattro e la ragazza non capiva perché.
Aveva provato a chiederlo ma lui le rispondeva in modo molto evasivo e vago perciò aveva lasciato stare.
I ragazzi erano tornati anche quella mattina in palestra per allenarsi, ma Joe pensava che all'inizio sarebbe stato meglio se Victoria avesse avuto un giorno di recupero tra un allenamento e l'altro, così la ragazza era rimasta all'hotel e per non stare con le mani in mano si era offerta di aiutare Joelle con i compiti.
Non che fosse un'impresa facile.
Victoria capì subito perché la madre era stata così contenta quando si era offerta.
La piccola cercava in modo molto persuasivo di sviare l'attenzione dai suoi compiti e di convincere la ragazza a fare qualcos'altro.
Si trovavano nella camera d'hotel della famiglia Anoa'i, entrambe sedute ad una scrivania.
«I'm so hungry...» si lamentò la bambina «I haven't had breakfast this morning...»
«I see you, you've had breakfast, come on finish the expression» le rispose Victoria.
«But there's a very good bar here in the hotel, we can bring something to eat...» continuò la bambina.
«You ate less than an hour ago!» le disse Victoria esasperata.
«I'm growing up, I need to eat a lot!» ribattè la bambina.
Victoria si mise a ridere.
«What? Oh my god you're impossible» si arrese la ragazza «come on, we go to eat something, but than you finish your homework ok?»
La bambina annuì soddisfatta.
Scesero al bar dell'hotel dove Jojo si prese la seconda brioche della mattina.
Victoria optò invece solo per un succo all'ananas.
Si sedetterò ad un tavolino.
«If your father see us he'll kill me» disse la ragazza guardando male Jojo.
«Ehi little brat, are you eating again?» chiese una terza voce, che si rivelò essere quella di Saraya.
«Ehi» la salutò Victoria «do you stay here?»
«Yes, I can't train so...» spiegò l'antidiva «maybe I won't be able to fight anymore» aggiunse poi con un sospiro, lasciandosi cadere su una sedia.
Victoria aveva sentito delle voci a riguardo. Sembrava che il suo infortunio alla schiena fosse più grave di quello che si aspettavano tutti, e che probabilmente sarebbe stata costretta a ritirarsi.
«It's not said that» disse la ragazza «come on, think positive!»
L'antidiva sorrise triste.
«Yes, think positive» disse mestamente Saraya.
«Ok, Jojo you have to finish your homework, come on» disse Victoria quando si accorse che la bambina aveva finito di mangiare.
Joelle guardò la ragazza con uno sguardo pietoso e il labbro inferiore spinto in fuori.
«No fuss, we had a deal» disse la ragazza irremovibile.
«We could go for a walk...» propose Saraya provocando il sorriso felice della bambina.
«What? Raya! Her father will kill me!» la rimproverò Victoria.
«Oh, don't overdo it, he adores you, Jon is joking but they really consider you like a little sister» cercò di rassicurarla la mora.
Victoria sospirò.
«Ok, ok, we can go for a walk...» si arrese infine.
Joelle la abbracciò contenta.
«You're the best» le sussurrò all'orecchio prima di saltellare via contenta.
Le due ragazze più grandi sorrisero.
In quel momento il telefono di Victoria suonò. Era il fratello.
«Ehi Nico, che succede?» rispose la ragazza allontanandosi un po'.
«Ehi sorellina, sei ancora impegnata con Joelle?» le chiese lui.
«Stavamo per andare a fare una passeggiata» gli rispose la ragazza.
«Hai due minuti? Dovrei parlarti di una cosa» le disse.
«Si certo... è successo qualcosa?» chiese Victoria.
La voce del fratello trapelava ansia e preoccupazione, forse anche un pizzico di timore. E da quando aveva memoria Victoria non aveva mai visto il fratello avere paura di qualcosa.
«No tranquilla, niente di così grave...» rispose lui restando però un po' sul vago «quindi... facciamo tra cinque minuti alla hall?»
«Sì, perfetto, a dopo» Victoria chiuse la chiamata.
«It was my brother» spiegò a Saraya «he has to say me something, I don't know what»Le ragazze si diressero all'ingresso dell'hotel dove, dopo esattamente cinque minuti, arrivo Nicholas.
«Hi girls» le salutò.
I due fratelli si allontanarono un po' per poter parlare.
«Che succede?» gli chiese la ragazza «hai una faccia bruttissima»
«Ecco vedi, ieri sera mi hanno chiamato dal lavoro» iniziò il ragazzo «ti ricordi quel signore un po' anziano che hai visto qualche volta, il capo?»
«Sì, certo»
«Beh ecco, ha avuto un infarto e purtroppo è morto due giorni fa» spiegò il ragazzo.
«Oh mio dio ma è terribile, mi dispiace tanto Nick»
Metre Victoria pronunciava queste parole si rese conto di quali sarebbero state le conseguenze di questo fatto.
Il capo di suo fratello era morto.
Suo fratello era sempre stato il fiore all'occhiello del capo.
Suo fratello ora era il capo.
E questo significava solo una cosa.
Nicholas sarebbe dovuto tornare in Italia praticamente subito, avrebbe saltato anche WrestleMania.
Victoria si rese conto che probabilmente era questo a far star male di più suo fratello, perchè sapeva quanto lei ci teneva a passare quel giorno insieme a lui, perché sapeva che ci sarebbe restata male.
«Oh...» fu l'unica cosa che la ragazza riuscì a dire quando realizzò tutto ciò.
«Già... devo partire il prima possibile, al massimo domattina... mi dispiace tanto piccola» Nico confermò quello che aveva dedotto.
«No, tranquillo... non fa niente, davvero, è quello che avrebbe voluto... ha praticamente passato tutta la vita a prepararti per questo giorno» Victoria cercò di non mostrare troppo il suo dispiacere, perché sapeva che il fratello si sarebbe sentito in colpa.
«Io... verrò a trovarti appena si calmano le acque, te lo prometto, io...» Victoria lo abbracciò prima che finisse la frase.
«Va bene, davvero» lo rassicurò.
I due fratelli si strinsero tra loro e rimasero abbracciati per qualche altro secondo.
Quello che poi disse Victoria le costò molta fatica:
«Se vai meglio puoi... partire anche stasera, non farti problemi per me»
Il ragazzo le sorrise.
«Grazie, ma parto comunque domattina tranquilla» le rispose «vado a preparare le mie cose mentre sei fuori con Joelle, così poi abbiamo il resto del giorno da poter passare insieme»
«Perfetto» disse Victoria sorridendogli.
Nico si allontanò diretto alla loro stanza.«I have to go to the bathroom...» disse Victoria a Saraya «I come back soon»
La ragazza si allontanò mentre già sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi.
Si appoggiò alla parete di un corridoio a qualche metro dal bagno e si lasciò scivolare fino a sedersi a terra con le gambe piegate strette al petto con le braccia e la testa appoggiata alle ginocchia.
E pianse. Sapeva che presto suo fratello avrebbe dovuto lasciarla, ma pensava di avere ancora circa una settimana per provare ad accettarlo. Questa notizia l'aveva colta impreparata e si era spaventata. Da quando aveva memoria non aveva mai passato un giorno senza Nicholas, non avevano neanche mai dormito in due case diverse, figurarsi in due continenti diversi. Aveva paura di non riuscire a sopportare la sua lontananza.
Restò seduta a terra per qualche altro minuto, la schiena scossa dai singhiozzi che cercava di trattenere, finché una manina si appoggiò su una sua spalla.
«What happened?» la voce di Jojo era preoccupata.
Victoria alzò la testa e la guardò con un sorriso triste.
«I... I go to do my homework if you want...» le disse veramente dispiaciuta, pensando che fosse colpa sua.
Victoria rise:
«Oh Jojo you are so sweet, It's not your fault» la rassicurò «we can go for a walk»
La bambina non capendo quindi perché Victoria era triste l'abbracciò. La ragazza rispose all'abbraccio sorpresa. Joelle stava cercando di dimostrarle il suo affetto e con quel gesto Victoria capì che non sarebbe stata sola. Aveva dei fantastici fratelloni acquisiti, aveva Saraya e le altre ragazze e aveva Joelle, ormai era entrata anche lei a far parte di quella immensa famiglia che era la WWE, perché aveva capito che nonostante le storyline e le varie faide, al di fuori del ring tornavano ad essere persone "normali", e anche con Nicholas lontano non sarebbe mai rimasta davvero sola.
La ragazza abbracciò Jojo per qualche altro istante, poi si rialzò e tenendola per mano uscirono a fare quella passeggiata tanto attesa dalla piccola, entrambe con un sorriso sereno in faccia.
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Live a dream
FanfictionVictoria è una giovane ragazza di 16 anni che frequenta un liceo linguistico in italia. La sua vera passione però è il wrestling, infatti si allena presso un'accademia sognando un giorno di poter calcare il ring della WWE. Un tour in Italia delle su...