10. Come d'incanto.

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Samantha rimase a dormire da lei anche quella notte, avvolta da un lenzuolo e circondata da fazzoletti con cui aveva speso gran parte della serata ad asciugarsi quelle lacrime che solo qualche ora prima, sembravano un lontano ricordo.

Era incredibile come la tristezza potesse coglierti alla sprovvista, come fosse in grado di prenderti e risucchiarti nel suo vortice di lacrime e singhiozzi. Ishika continuava pensare che Sam, nonostante tutto sarebbe riuscita a rialzarsi e lo avrebbe fatto in maniera eclatante, perché lei era la sola e unica Samantha Springs. La sua amica si sarebbe risollevata più forte di prima, come aveva sempre fatto e non importava che fine avrebbe fatto Cole perché Sam era molto più di tutto questo; lei riusciva ad incassare ogni colpo per poi sganciarne uno tre volte più forte di quello ricevuto. Sam era unica, speciale fino al midollo e non sarebbe stato un cuore infranto ad affondarla.

Ishika lasciò che i pensieri ondeggiassero nella sua mente a briglia sciolta, osservando l'amica da quella piccola poltroncina sulla quale si convinceva di poter scorgere l'universo.

Si stava facendo tardi e forse, era giunto il momento di smettere di pensare per andare a coricarsi raggiungendo Sam sul letto quando qualcuno bussò alla porta. Ishika non riusciva a pensare chi potesse essere quel pazzo che a quell'ora di notte si presentava alla sua porta poi, qualche minuto più tardi sentì un bisbiglio da dietro l' entrata; Derek.

Andò ad aprirgli all'istante senza pensarci due volte, tentando di fare il meno rumore possibile per non svegliare Samantha.

"Ciao Meraviglia..." – lei uscì dal bungalow chiudendo con attenzione la porta – "Derek che cosa ci fai qui?" – "Vieni con me" – "Dove?" – la prese per mano – "Andiamo Dolcezza" – "Aspetta non posso, Sam è dentro che dorme non posso lasciarla sola e poi dove vorresti andare a quest'ora della notte?" – "Fidati di me" – "Ma Sam" – la interruppe – "Voglio uscire con te – le sfiorò il viso – Sam starà bene e prometto di riportarti qui prima che lei possa svegliarsi, fidati di me"

Ishika annuì piano prima di acconsentire, Derek pareva aver voglia di passare del tempo con lei, tempo che durante la giornata non avevano potuto trascorrere insieme e Ish, sarebbe stata una bugiarda se avesse detto di non volere lo stesso.

Durante il giorno quel ragazzo dagli occhi ammalianti le era mancato immensamente, per gran parte della giornata la sua mente non aveva fatto altro che riportarla a lui in ogni cosa che faceva con Sam.

Ogni volta che pensava a Derek, il suo cuore accelerava di poco e il suo stomaco si contorceva in maniera piacevole, e per quanto potesse ancora essere incerta sull'idea di meritarsi un briciolo d'amore, Ishika non riusciva a fare a meno di provare piacere nel stare in sua compagnia.

Sì, Derek era troppo per lei e probabilmente se era meritevole d'amore, quello del ragazzo dagli occhi ammalianti era fin troppo per una come Ish; tuttavia le era difficile fermarsi.
Ishika lo avrebbe seguito anche in capo al mondo.

Derek la condusse lungo la spiaggia ad un piccolo molo che lei non aveva mai notato prima di allora, lungo esso c'erano tante piccole imbarcazioni che Ish non poté fare a meno di ammirare mentre lui la conduceva più in là, per l'esattezza verso una delle tante barche che lei non avrebbe mai distinto da sola.

"Derek che cosa vuoi fare?" – "Scappare con te" e nel universo di Ishika non esistettero parole più dolci di quelle appena dette da quel ragazzo da mille e una notte.
"Scappare per dove?" – "Ha davvero importanza?!" – "Ma di chi è questa barca e tu sei in grado di farla partire?" – "È un catamarano di nome Victoria ed appartiene a mio zio e sì, la so portare – le porse la mano invitandola a salire – andiamo Meraviglia non lasciarti frenare da quello che ti frulla nel cervello, spegnilo e lascia che sia io a pensare per te questa notte"

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