2. ispezione

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"Aaah!" (T/n) ansimò, i suoi occhi si spalancarono mentre respirava l'aria notturna. Gemette e si voltò di lato, nel tentativo di riprendere il suo riposo notturno.

"Maledetti incubi ..." mormorò a se stessa. Era nel letto di una stanza stanza del quartier generale per i soldati.

Sono passati anni da quando Erwin l'ha adottata, si è sempre allenata con lui e lo ha aiutato con le solite cose da ufficio. Assicurarsi che i documenti fossero organizzati, che le bottiglie d'inchiostro fosser piene, yada yada yada, bla bla bla, ecc. Quindi, in pratica, era come una segretaria, ma quella non era mai stata la sua aspirazione. Non è stata addestrata con i cadetti, non ha partecipato a tutti gli allenamenti come loro e non è stata maltrattata dai veterani come succedeva ai cadetti.

Ha messo fuori gioco un cadetto piuttosto abile che l'aveva infastidita all'età di 13 anni. La gente la chiama la "Cadetta del Comandante" o "la figlia di Erwin", un modo carino per darle della raccomandata, ma le sue abilità nel combattimento erano qualcosa per cui bisognava essere riconosciuti.

(t/n) non si addormentò più, era troppo scossa dall'incubo. Si sedette nel suo caldo e comodo letto, massaggiandosi gli occhi e sbadigliando. Allungò le braccia verso l'alto e guardò fuori dalla finestra per cercare di capire che ore fossero.

"6:30 ..." sbadigliò di nuovo, alzandosi dal letto e facendo una doccia. Erwin le raccontò di questo problema nella Città Sotterranea, di un gruppo di teppisti che causavano problemi ed erano abbastanza abili da scampare alla polizia militare molteplici volte. Fortunatamente, Erwin ha scelto (t/n) per spiare il gruppo di teppisti senza farsi catturare. Certo, come se una ragazzina con una lunga cicatrice sul braccio destro che indossa un mantello scuro che le copre mezza faccia non fosse per niente sospetto... ovviamente no.

Dopo 30 minuti di preparazione per la sua giornata, qualcuno bussò alla sua porta con uno strano ritmo. Solo una persona usava quel ritmo e quella persona era il suo comandante. Batté il piede sullo stesso ritmo, come a dire "entra".

Erwin attraversò la porta di quercia ormai aperta, le candele erano accese qua e là nell'accogliente stanza.

"Sei pronta?" chiese a bassa voce. A quanto pare lui dovrà accompagnarla, lasciando Mike, uno dei suoi amici fidati, responsabile del posto. (t/n) annuisce, afferrando il suo mantello nero e capovolgendolo. Il duo esce dall'edificio e sfreccia verso la scala più vicina per la Città Sotterranea. I suoi capelli erano sciolti, l'aria fredda del mattino entrò nei loro cappucci mentre atterravano vicino ad una scala.

Proseguirono per la loro missione, scesero gli innumerevoli gradini, assicurandosi che i loro dispositivi per il movimento tridimensionale fossero ben nascosti sotto i loro mantelli. Le persone si aggiravano per le strade sporche o si trovavano seduti con la schiena appoggiata ai muretti, gli occhi pieni di tristezza e rassegnazione.

(T/n) non rimase a guardare a lungo, ricordava ancora quando era una di loro a 7 anni. Ora era un soldato diciassettenne addestrato da Erwin Smith... insieme a Mike.

Erwin le fece cenno di separarsi e lei annuì. Individuò il gruppo in un locale, mentre stavano mangiando cibo e bevendo tè, guardavano un evento di combattimento di braccio di ferro all'interno. Erwin entrò, mentre (t/n) rimase fuori su una cassa, osservandoli come un'aquila osserva la sua preda. Il proprietario del locale disse qualcosa non abbastanza forte da essere udito da lei, mentre indicava un uomo con i capelli neri corvini che sedeva tra un ragazzo con i capelli biondi e una ragazza con i capelli rossicci e leggermente ramati. Sembrava familiare...

L'uomo dai capelli corvini stava in piedi, il suo viso sembrava non mostrare alcuna emozione, mentre camminava verso un altro uomo, il quale era più muscoloso di lui. Le loro mani si strinsero, fissandosi l'un l'altro con determinazione.

Un altro uomo afferrò le due mani bloccate e contò. Quando lasciò la presa, il corvino fece sbattere la mano dell'altro contro il tavolo senza alcuna fatica.

"Che cazzo..." (t/n) mormorò. Erwin si alzò in piedi dal suo sgabello e camminò verso (t/n).

"Andiamo. È abbastanza per oggi. Domani li cattureremo" parlò dolcemente, tirando il suo mantello per farsi seguire. Lei tirò giù le maniche arrotolate e usò il dispositivo per la manovra tridimensionale per volare fuori con Erwin.

La ragazza che faceva parte dei tre delinquenti li guardò volare via sospettosa, una strana sensazione stava nascendo dentro di lei. Era... sollievo?

Isabel's Sister (Levi x Reader) [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora