Capitolo 1

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Buongiorno 😘

Otto anni dopo

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Otto anni dopo.

Serena

Guardai l'orologio e mi sentii quasi male notando quanto fosse tardi. Erano già le sette passate.

Permetti il pulsante e attesi impaziente che arrivasse l'ascensore.
Ero in ritardo per l'appuntamento che avevo con David.
Passai nervosamente le mani sulla mia gonna cercando di eliminare una piega immaginaria e mi sentii fremere al pensiero che presto lo avrei rivisto.

Coraggio Serena ancora pochi minuti e potrai rispecchiarti nell' azzurro intenso dei suoi occhi. Continuavo a ripetermi mentre cercavo di calmare il battito accelerato del mio cuore. Erano sei mesi che non lo vedevo, esattamente da quando ero tornata a casa per trascorrere insieme il Natale, e mi mancava terribilmente. Chissà se anch'io gli ero mancata e chissà se ogni tanto i suoi pensieri erano rivolti a me.

Mi ero ripromessa di essere calma quando lo avrei rivisto, ma tutte le mie buone intenzioni si stavano riducendo in polvere.

Per un attimo la mia mente fu catapultata indietro nel tempo.

Lo avevo visto per la prima volta al funerale dei miei genitori ed ero rimasta subito incantata dalla sua bellezza. All'epoca aveva ventisei anni. Alto e spalle larghe con i capelli scuri e due meravigliosi occhi azzurri si era avvicinato lentamente a me. Oltre il metro e novanta, troneggiava di gran lunga su tutte le persone presenti. Tutto in lui dava l'impressione di potere. Dall'abbigliamento al taglio curato dei capelli, fino all'orologio d'oro che portava al polso. Dopo aver scambiato alcune parole con l'avvocato e l'assistente sociale a cui ero stata affidata si chinò alla mia altezza e mi guardò negli occhi.

«Da oggi non sarai piú sola. Verrai a casa con me. Io sarò la tua nuova famiglia.»
La sua voce era dolce e gentile ed io annuii silenziosa mentre gli porgevo la mia mano.

Seppi in seguito che era il miglior amico dei miei genitori, nonché socio, e che, nel loro testamento avevano deciso di affidarmi a lui.
Per anni mi ero chiesta perché avessero fatto quella scelta. Era giovane e la presenza di una bambina aveva letteralmente sconvolto la sua quotidianità.
Avevo lasciato New York per trasferirmi in Inghilterra a Buckingamshire, dove David possedeva una maestosa residenza di campagna. La villa era circondata da un giardino immenso, percorso da vialetti che conducevano ad un parco. Poco distante c'era un incantevole laghetto artificiale e la stalla, dentro cui c'era la mia bellissima Stella, un purosangue arabo, che avevo  ricevuto come regalo di compleanno quando ero ancora una bambina.

Per i primi anni avevamo vissuto insieme, anche se lui non c'era quasi mai perchè lavorando tutto il giorno, durante la settimana preferiva restare nel suo immenso e lussuoso appartamento situato nel quartiere più esclusivo di Mayfair.  Io ero stata cresciuta da una coppia di domestici che lavoravano nella sua villa e che mi avevano amata fin dal primo giorno come fossi la loro figlia.          Poi quando avevo compiuto tredici anni mi aveva spedito in un prestigioso collegio Londinese frequentato esclusivamente da persone ricche.  Tornavo a casa solo per le festività Natalizie o per le vacanze estive ed ogni volta era circondato da una donna diversa che  cercava di conquistarlo e mi guardava con astio quando si rendeva conto che il nostro legame era speciale e niente e nessuno avrebbe potuto rovinarlo.

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