Un Amore Proibito

Capitolo 4

Buongiorno ❤

Serena

Tornai a casa rapidamente e mi precipitai nella mia stanza. Tolsi i tacchi, scalciandoli con frustrazione e sfilai i vestiti che avevo indossato per quell'incontro. Mi fiondai sotto la doccia e mi lasciai cullare dallo scroscio dell'acqua calda sul mio corpo. Una lacrima solitaria scese sul mio volto confondendosi con l'acqua. Solitamente passavo nella dependance a salutare Marie e Raul, l'anziana coppia che si occupava della villa da anni ormai e che mi aveva cresciuto come fossi la loro figlia.

Ma quella sera ero troppo scossa e non avrei saputo come affrontare il loro sguardo inquisitorio. Avevano capito da un bel po' che il mio interesse per David andava ben oltre quello che solitamente si provava per un padre, un fratello o anche un parente lontano. Marie aveva compreso che mi ero innamorata follemente di quell'uomo meraviglioso e che il mio unico pensiero era riuscire a conquistarlo.

L'incontro con David mi aveva particolarmente scosso e anche se rifiutavo di ammetterlo ero profondamente delusa.

Possibile che continuasse ad avere sempre quell'atteggiamento apprensivo e paterno nei miei confronti? Quando avrebbe capito che non ero più una bambina ma una donna e come tale desideravo perdermi tra le sue braccia per farmi trasportare nei meandri del piacere e della passione?
Eppure non pensavo di essermi sbagliata quando avevo visto il suo sguardo soffermarsi sul mio corpo e indugiare più del dovuto sulle mie forme e sulla scollatura della camicia che indossavo.

Sobbalzai sentendo bussare alla porta della camera e quando andai ad aprire, mi trovai di fronte la mia miglior amica.

<Dove diavolo sei stata? Esclamó Jamie catapultandosi come un uragano nella mia stanza. < Stavo per chiamare la polizia!> I suoi occhi si spalancarono di ammirazione non appena vide quello che indossavo.

< Wow!> esclamò, dimostrando tutta la sua ammirazione. <Sei uno schianto>

<Non sarà un po troppo?> chiesi guardandomi ancora una volta allo specchio.
In effetti aveva una scollatura piuttosto audace ed essendo di seta molto leggera, giocava molto con le trasparenze, tanto che il commesso mi aveva consigliato addirittura di indossarlo senza biancheria intima.
Naturalmente speravo che David mi vedesse, prima di uscire.

<Oh, non sarà di certo troppo per i ragazzi.> Mi rispose Jamie, ridendo. <A proposito, che cosa indossi sotto?> aggiunse prendendomi in giro.

<Il tanga più minuscolo che sono riuscita a trovare.> ammisi con espressione pudica. <E chi me lo ha venduto non voleva che mettessi nemmeno quello.>

<Ci vuole una lente di ingrandimento per vedere quella sottilissima striscia di pizzo che hai osato indossare.> Aggiunse prendendosi gioco di me. <E comunque se avessi saputo che ti saresti preparata cosí, avrei indossato anch'io qualcosa di più bello. Ma sai che non posseggo i tuoi vestiti. >

<Puoi prenderne uno dei miei, se ti va. Nell'armadio ci sono decine di vestiti ancora con la targhetta. E noi due abbiamo quasi la stessa taglia.> le dissi mentre vedevo il suo sguardo illuminarsi.

<Posso davvero, Serena? Mi presti uno dei tuoi favolosi vestiti?>

<Certo che te lo presto. Ma cambiati in fretta gli altri ci staranno già aspettando.>

<Dammi solo cinque minuti.> rispose precipitandosi verso l'armadio. Poi tornò indietro e mi stampó un sonoro bacio sulla guancia. < Grazie Serena. Sei un tesoro>

Con perfetto tempismo, io e Jamie scendemmo le scale proprio quando David stava facendo il suo ingresso in casa. Non era solo e attaccata al suo braccio come una piovra, c'era una bellissima ragazza mora. Provai un fastidioso senso di vuoto alla bocca dello stomaco, e sarei voluta scappare indietro. Lei gli aveva appena sussurrato qualcosa e lui stava sorridendo. La sua mano era poggiata sul fondoschiena di quella strega ma appena si accorse della mia presenza alzó lo sguardo. I suoi occhi si calamitarono su di me e per alcuni attimi il mio cuore perse un battito.