Capitolo 20

239 3 0
                                    

«Hanna...» cominciò a dire Mike.
«Ho avuto abbastanza spiegazioni» lo bloccai sorridendo, per poi toccargli la mano.
«Dovevo dirtelo prima»
«Certi segreti sono difficili da dire, non devi preoccuparti. Ok? Mi va bene così» lo tranquillizzai.
Scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso i miei amici, ancora un po' imbarazzati per il pomeriggio precedente.
«Ciao» dissi salutando tutti, e loro mi risposero.
Non parlammo molto, tutti trovarono delle scuse per allontanarsi e così anche noi ci avviammo a lezione.

«Potete anche parlare, non sono incazzata con nessuno di voi, se è questo il motivo» dissi mangiando la mia insalata.
«Non è questo il motivo. Ma comunque, sono contenta tu non lo sia» disse Sophia sorridendo.
«E qual'è il motivo?» domandai al gruppo.
«La sua età» rispose a bassa voce Nate, indicando Mike con la forchetta.
Mi schiarii la voce prima di parlare.
«Abbiamo già sistemato la situazione, pensi di doverci pensare fino alla fine del liceo?» domandai infastidita, ma non ebbi risposta.
Passammo tutta la pausa pranzo in silenzio e alla fine della scuola mi diressi a casa con Thomas.
«Dovresti dargli tempo» mi consigliò sicuro.
«A chi?» domandai confusa.
«A Nate, è incazzato perché...odia quando ci sono dei segreti»
«Oh certo! Dovrei dargli tempo, si incazza per niente, ma questo non importa vero? Anche io tengo un segreto a tutti voi, e per questo lui mi odia? Non mi pare proprio! Se l'è semplicemente presa con Mike!» sbraitai innervosita.
«Non ne sapevo niente di un tuo segreto»
«Si chiama segreto per un motivo. Sono certa che Mike me l'avrebbe detto, a lui serviva più tempo!» spiegai.
Per il resto del tragitto ci fu un silenzio imbarazzante, nessuno dei due voleva parlare.
Appena fui in casa corsi in camera e mi chiusi dentro, volevo evitare il più possibile Thomas e gli altri, finché non avrebbero perdonato Mike. Chiamai Simon: era l'unico con cui volessi parlare in quel momento.

«Non lo so Hanna, è strano che non ti abbia detto una cosa così importante. Però è anche vero che certi segreti sono difficili da dire» mi disse Simon guardandomi.
«È strano. Ma infondo, come hai detto, certe cose sono difficili da dire. L'importante è che io ora lo sappia» ammisi bevendo il bicchiere di succo che mi aveva preparato il mio amico.
«E tu con Mary?» domandai per cambiare discorso. Quasi si soffocò con la sua bibita, e solo dopo qualche colpo di tosse parlò.
«Niente» rispose semplicemente.
«Come niente?» domandai confusa osservandolo negli occhi.
«Ci siamo lasciati» annunciò malinconico.
«Perché...?» chiesi cercando di essere discreta, per non ferirlo.
«A volte non sono i segreti che uccidono le relazioni, ma quando i segreti si vengono a sapere» dichiarò con le lacrime agli occhi. Per un attimo pensai che avrei dovuto consolarlo nuovamente, ma non fu così. Si riprese subito e continuammo a parlare del più e del meno, come se non fosse accaduto nulla, anche se sapevo bene che ci stesse male.

Quando se ne andò, decisi di chiamare Amy, ma fui interrotta da qualcuno che bussò alla porta.
«Apri» dissi a chiunque ci fosse stato al di là dell'uscio.
«Devo parlarti» dichiarò Nate, quando fu in camera mia.
«Parlami» risposi acida non segnandolo di uno sguardo.
«Non dovevo trattare male Mike. Nè dovevo incazzarmi» ammise.
«Non dovevi»
«Odio i segreti, e capisco che sia stata una cosa difficile da dire, ma era fondamentale da sapere per il vostro rapporto»
«È vero, ma dovevi lasciargli il suo tempo»
«Mi ha fatto impazzire, ti ha tenuta all'oscuro della sua età per così tanto tempo»
«Nate...non importa. Non voglio parlarne. Va bene così, ora lo so, e continuerà a piacermi ugualmente a prima» dissi con un lieve sorriso sulle labbra. Non volevo litigare con lui, odiavo farlo. Mi era mancato quando avevamo litigato, e non volevo farlo di nuovo.
«Mi perdoni?» mi domandò.
«Come farei di nuovo senza di te?» risposi ridendo, per poi abbracciarlo.

«Devi trovarti una ragazza anche tu» annunciai sorridendo a Nate.
«No. Non mi serve» rispose ridacchiando.
«Anche io pensavo non mi servisse»
«Ma non voglio che mi piaccia nessuna»
«Al cuor non si comanda!» dissi in maniera teatrale, ridendo.
Volevo che Nate si fidanzasse, perché mi sentivo continuamente attratta da lui, non solo come amica, e se avessi saputo che era fidanzato probabilmente avrei smesso di pensarci. Ma in realtà, il mio fidanzato non mi aveva fermata da questi pensieri, perché una sua ipotetica ragazza avrebbe potuto? Scacciai queste idee dalla testa e mi concentrai su Nate, che mi parlava ininterrottamente di come andavano le cose tra Thom ed Amy. Mi accorsi solo in quel momento che di loro due non avevo più saputo niente, non ne avevamo parlato.
«Amy starà impazzendo...» mormorai più a me stessa che al ragazzo seduto accanto a me.
«Eh? Perché?» domandò perplesso.
«Oh niente» risposi essendomi accorta di aver parlato ad alta voce «Nate, mi ha fatto piacere aver chiarito con te, ma ho bisogno di fare una cosa adesso...da sola» dissi spingendolo fuori dalla porta.
«Ti voglio bene!» gli urlai con voce cantinelante prima di tornare in camera. Mi sdraiai sul letto e afferrai il telefono, con il quale chiamai la mia migliore amica.

«Lo so che è strano, ma capiscilo. Infondo anche io gli tengo un grande segreto» dissi ad Amy, ripetendo per l'ennesima volta lo stesso discorso.
«È vero. Pensi di parlargli del tuo segreto, invece?»
Sospirai e mi girai supina sul letto «Forse. Ma non sono ancora pronta» dichiarai dopo qualche secondo di esitazione.
«Non metterti fretta, è una cosa importante che ti fa stare male. Fai con cautela. Ma sa almeno che tua madre si è risposata?»
«Sì sì, certo gliel'ho detto. È importante»
Quando finimmo il lungo discorso su Mike e i segreti, le feci la domanda che aspettava da quando l'avevo chiamata: «E con Thomas le cose come vanno?» sapevo già che mi dovevo aspettare un'infinità di novità sul loro rapporto, amicizia o qualunque cosa ci fosse e così mi rassegnai ad ascoltarla, senza dire una parola. Forse mi avrebbe distratta dal mio segreto, e da quello di Mike. O almeno, così speravo.

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora