Primi scontri

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Tutta la Sala Grande la stava fissando.

Alexandra si sentì in imbarazzo, non amava stare al centro dell'attenzione. Lasciò vagare lo sguardo sull'intera sala, trovando sguardi incuriositi, interessati e alcuni piuttosto lascivi.

Quasi tutti i ragazzi avevano notato quando Alexandra fosse effettivamente una bella ragazza. Lunghi capelli neri raccolti in una coda alta, brillanti occhi verdi e, intravisto da sotto la divisa che portava, un fisico magro e slanciato.

In molti speravano che finisse nella propria casa.

Per quanto riguardava le ragazze invece, alcuno la fissavano con astio, per tutta l'attenzione che aveva suscitato, altre con l'intenzione di conoscere di più il suo luogo d'origine. Non capitava tutti i giorni d'incontrare qualcuno che venisse dal Giappone.

<< Bene cara.. >> iniziò la Preside << .. Accomodati pure qui >> disse indicando un piccolo sgabello al centro. Una volta che si fu accomodata ricominciò a parlare.

<< Allora adesso ti poserò sul capo il Cappello Parlante che ti smisterà nella tua casa d'appartenenza >>.

Alexandra su consiglio della cugina aveva letto Storia di Hogwarts e sapeva in cosa consisteva quella cerimonia. Perciò era piuttosto tranquilla.

Appena le toccò il capo il Cappello si animò.

<< Vediamo un po'. È una novità per me smistare qualcuno della tua età... >> iniziò.

Draco dal canto suo era estremamente interessato a dove sarebbe finita. Il perché nemmeno lui lo sapeva. Ma era quasi del tutto sicuro che, visto il suo altruismo, sarebbe finita tra i Grifoni.

<< .. Vedo uno spiccato ingegno, un'intelligenza fuori dal comune.. >> dal tavolo di Corvonero salirono dei commenti d'approvazione.

<< .. Ma anche del coraggio e un forte altruismo... >> stessa cosa dal tavolo Grifondoro.

Visto che avevo detto io. Pensò il ragazzo.

<< .. Hai anche una spiccata attitudine all'onore e alla furbizia >> parlava senza dubbio di Serpeverde.

<< ... Andresti bene per tre case su quattro. Dove ti colloco? Sai mi ricorda tanto lo smistamento di tua cugina, otto anni fa... >>

Cugina? Si chiese lui. No, diavolo ma che m'importa di lei.

<< ...Lei la smistai nella casa di Grifondoro. Ma tu, tu staresti bene in Corvonero >>.

A quelle parole il tavolo blu e bronzo proruppe in grida di festa.

La ragazza contenta dell'esito, poiché in fondo aveva sperato di capitare proprio in quella casa, si alzò con un sorriso.

<< Grazie mille >> disse all'indirizzo del Cappello.

La preside in un secondo trasfigurò la sua neutrale divisa nella divisa dei Corvi.

<< Miss Herondale, può raggiungere i suoi compagni al tavolo >> le disse con un sorriso.

<< La ringrazio McGonagall-Sensei >> fece un piccolo inchino, e si andò ad accomodare tra i suoi nuovi compagni.

Il Serpeverde la osservò dal suo tavolo. Era carina, ma quello che non capiva era il perché fosse arrivata con così tanti anni di ritardo.

Ma che vado a pensare! Non me ne frega nulla di lei né di nessun altro.

Alexandra ignara dei pensieri che aveva scatenato nel bel biondo, continuava a far conoscenza dei suoi nuovi compagni di casa.

Posso io perdonarmi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora