<< Allora siamo intesi? >> disse una voce perentoria << Niente musi lunghi, piagnistei vari, scenate o argomenti tristi. Siamo qui per passare un po' di tempo tutti insieme, possibilmente in allegria >>.
Diede un ultimo sguardo in giro annuendo con soddisfazione << Credo sia tutto pronto >>.
Il tragitto dall'infermeria alla Stanza delle Necessità parve infinito. Non perché lo fosse realmente, ma perché ogni passo era estremamente faticoso. Anche se non lo avrebbe detto al ragazzo che camminava al suo fianco, si sentiva debole e poco l'aiutavano le braccia di lui che la sostenevano.
<< Eccoci qui >> davanti a loro vi era la porta della Stanza << Direi che ci stanno già aspettando, che ne dici andiamo? >>.
Alexandra annuì, non vedeva l'ora di passare con loro tutto il pomeriggio, accantonando per un po' tutti i suoi problemi.
Il giardino di casa sua non era mai stato più bello.
Stesi sui teli vi erano cibi e bevande, in gran quantità più un mare di cuscini dall'aria comodissima.
Tra i ciliegi vi erano appesi piccoli striscioni e file di luci colorate, mentre nell'aria risuonavano le note di alcune melodie.
La ragazza non poteva che essere felice, i suoi amici erano veramente unici. In quel momento se ne stavano tutti e sei in piedi, con sorrisetti vittoriosi stampati in faccia.
<< Ragazzi non so cosa dire. È bellissimo >> disse con aria sognante, mentre prendeva posto sugli enormi cuscini << Siete i migliori >>.
Blaise e Theo la circondarono in un abbraccio molto poco Serpeverde << Questo ed altro per la nostra migliore amica >>, << Ha ragione, ti meriti questo ed altro >>.
<< Bene che ne dite di mangiare? >> Ron non si smentiva mai e gli altri alzando gli occhi al cielo non poterono far altro che esserne d'accordo.
Così il pomeriggio sembrò passare in un lampo tra abbuffate, scherzi e chiacchierate vari. Ormai stava calando la sera, dalle finestre filtrava la poca luce del crepuscolo. Con un abile colpo di bacchetta Hermione accese i fili di lucine che diedero all'ambiente un'atmosfera stupenda.
Mentre gli amici erano intenti in quella che a tutti gli effetti pareva una gara di ballo, Draco si avvicinò lentamente alla ragazza fino ad abbracciarla da dietro, ponendo il mento sopra il suo capo.
<< Ti diverti? >>.
Alexandra appoggiando le sue mani sopra quelle del ragazzo, annuì << Si, non potevo chiedere una giornata migliore di questa >>.
<< Non ti sei stancata troppo vero? >> chiese premuroso.
<< No, stranamente mi sento in forma. Sarà tutto merito vostro >> disse ridendo piano. Anche se, tuttavia, Draco sentiva sotto le mani il tatuaggio della ragazza che vibrava di energia. Sembrava anche caldo, cosa che lo preoccupò.
<< Ehi Dra vieni anche tu! >> urlarono dal gruppo, ed esortato dalla ragazza, tra mille sbuffi contrariati, andò dagli altri. Non prima di averle dato mille raccomandazioni.
C'era qualcosa di rilassante nel vederli ridere tutti insieme. Era molto fiera di come avessero lasciato da parte le loro differenze, anche se per un motivo non proprio felice. Era un primo passo e sperava con tutto il cuore che, anche dopo che lei non ci sarebbe più stata, avrebbero continuato a coltivare quella loro strana amicizia.
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Posso io perdonarmi?
FantasiLa Battaglia di Hogwarts è ormai terminata. Tutto sembra ormai tornato alla normalità. Un nuovo anno scolastico è alle porte, ma non tutti ne sono felici. Un ragazzo non riesce a perdonare i propri errori, cadendo in una spirale apparentemente senz...