Chapter 1

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Il suono assordante della sveglia rimbomba nelle mie orecchie facendomi sussultare, dalla mia bocca esce fuori un lamento e metto la testa nel cuscino tentando invano di riaddormentarmi, ma purtroppo mi ricordo che devo andare a scuola. Spengo con una mano quell'aggeggio odioso che coninua a squillare e mi alzo.

A passo lento e goffo mi dirigo in bagno per farmi una doccia, e quando mi ritrovo davanti allo specchio non posso evitare di fare una smorfia schifata per il mio aspetto, e i miei capelli sono davvero un disastro. Entro nella doccia e mi rilasso con l'acqua che ricade sul mio corpo, chiudo gli occhi sciacquando anche i capelli. Esco fuori dalla doccia dopo dieci minuti e copro il mio corpo bagnato con un asciugamano che lego sotto le mie braccia. Con i capelli rossi ancora gocciolanti vado in camera dove apro le ante del mio armadio che resto a fissare per quasi cinque minuti, indecisa su cosa indossare. Sbuffo prendendo il mio pullover color ocra, abbinandolo con i jeans neri denim e le Dr. Martens basse nere. Per fortuna ho i capelli abbastanza lisci e morbidi quindi non perdo tempo a sistemarli.

Scendo in cucina dove i miei zii stanno finendo la loro colazione. Il telefono vibra nella mia tasca, lo tiro fuori leggendo un messaggio da parte di Luke che mi avvisa che sta venendo a prendermi. Grazie a lui risparmio moltissime camminate a piedi, e anche se dovrei fare più movimento perchè sto ingrassando, la mia voglia è ben poca.

-buongiorno Bella- esclama mia zia lasciandomi un leggero bacio sulla fronte, facendo alzare lo sguardo di mio zio che mi rivolge un sorriso. -hai fame? Ho preparato i pancakes- domanda conoscendo il mio amore per i pancakes. -non ho molta fame- rispondo scuotendo la testa -e poi Luke sarà qui a momenti- aggiungo sorridendo, pensando al ragazzo biondo che mi ha rubato il cuore. La zia mi sorride -va bene allora, buona giornata- mormora abbracciandomi dolcemente. Le voglio molto bene, lei è come una madre per me, e le sono molto grata per tutto l'amore che mi ha dato e continua a darmi. 

Sento il suono del clacson e mi affretto a prendere lo zaino e a lasciare la casa, chiudo il cancello alle mie spalle e salgo in macchina. -buongiorno- mi sussurra il biondo lasciandomi un leggero bacio sulla guancia, cosa che mi provoca i brividi. -giorno anche a te Luke- sorrido mentre mette in moto e ci dirigiamo verso scuola, il posto che odio più di ogni cosa al mondo, come qualsiasi adoloscente che esista sulla terra. Se non fosse che assomigliasse a una prigione, credo che non esisterebbe tutto questo ripudio.

La macchina si ferma, e un sbuffo lascia la mia bocca, guardando dal finestrino la grande massa di studenti. -andrà bene vedrai- mi rassicura Luke accarezzando la mia coscia. Annuisco insicura per poi uscire dal veicolo insieme a lui. Mette una mano sulla mia spalla mentre andiamo incontro ai nostri migliori amici; Calum, Michael e Ashton.

-salve ragazzi, vi siete presi una sbronza ieri sera o sbaglio?- constata Luke osservando i loro volti assonnati e sofferenti. Non capisco perchè bere così tanto per poi stare male, sopratutto se poi il giorno dopo c'è scuola. -sta' zitto Luke- ribatte Michael massaggiandosi la testa.

-devo urgentemente andare in bagno- dice Calum correndo via, trattenendosi per non sbrattare davanti a tutta la scuola. -mi aggrego- aggiunge Ashton seguendo il moro. Scuoto la testa, ormai rassegnata che ho degli amici davvero idioti.

-ragazzi sta arrivando- dice Michael facendo cenno di girarci e poi scappando via preso da un conato di vomito anche lui. Entrambi ci voltiamo e mi ritrovo davanti la persona che desideravo con tutta me stessa di non vedere. Gli occhi di Luke si socchiudono, assumendo un'espressione minacciosa. Si posiziona davanti a me per proteggermi. -cosa vuoi Horan?- dice il biondo minaccioso. Il ragazzo di fronte a lui ridacchia, e noto Luke stringere i pugni. -vorrei solo parlare con Bella, sei la sua guardia del corpo per caso?- dice ironizzando, e Luke si irrita ancora di più. -lei non ti vuole parlare- risponde prima di essere bloccato da me. -aspetta- si volta verso di me corrugando la fronte. Lo sorpasso mettendomi davanti a lui. -serve qualcosa?- chiedo calma, guardando il ragazzo che odio terribilmente. -in realtà volevo invitarti alla mia festa stasera, sarà la migliore dell'anno- risponde rivolgendomi uno sguardo languido. -no, scordatelo- interviene Luke, non lasciandomi parlare. -accetto- rispondo seria, evitando lo sguardo basito di Luke, e facendo sorridere Niall. -a stasera allora, e porta anche i tuoi amichetti- dice allontanandosi facendomi l'occhiolino. -mi spieghi che ti prende?- sbotta Luke alzando il tono di voce. -è solo una festa, non c'è nulla di male- spiego tranquila. -una festa di Niall Horan, che non porta mai nulla di buono- precisa. -non succederà nulla, fidati di me- mormoro tendando di convincerlo. Sospira per poi prendermi per mano, entrando nell'edificio di mattoni.

Beside You (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora