Chapter 11

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Da questa mattina sono ben più di dieci minuti che sto fissando il soffitto. Non mi sono mossa da quando la sveglia ha suonato. Non voglio alzarmi. Non voglio affrontare questo fatidico giorno che pensavo non sarebbe arrivato così presto. Solo ora sto realizzando davvero che i miei genitori sono morti. Questa cosa mi logora dentro. A fatica mi alzo e mi dirigo verso il bagno, faccio una doccia calda per scaricare via tutte le tensioni per quanto riesco, o almeno per rilassarmi un po'. L'acqua è così bollente che ha appannato tutto lo specchio del bagno. Con una asciugamano avvolta sotto le ascelle e ai capelli ritorno nella mia stanza.
Quando sono finalmente pronta, con addosso un pantalone e un pullover a collo alto entrambi neri, resto a fissare il mio riflesso davanti lo specchio di camera mia. Ho le mani poggiate agli angoli del mobile sotto lo specchio, e continuo a pensare.

Non sono pronta.

Non sono pronta ad affrontare tutto questo. Ho solo diciassette anni, dovrei andare in vacanza con i miei genitori, uscire insieme a cena fuori, passare il Natale a casa come una famiglia, non andare al loro funerale. Una lacrima riga il mio volto, seguita da altre. Le lascio cadere per poi asciugarmele con una mano e tirare su con il naso quando i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.

"tesoro, noi siamo pronti" mormora mia zia, aprendo poco la porta, rimanendo sulla soglia "quando ci sei andiamo"
"Solo 5 minuti" rispondo con la voce ancora debole dal pianto. Annuisce per poi richiudere la porta, senza fare domande. Mi tiro su, facendo un lungo sospiro e sistemandomi il pullover. Devo essere forte.

Nel tragitto in macchina da casa al cimitero nessuno ha proferito parola e devo essere molto grata all'unica famiglia che mi è rimasta. Harry è seduto sul sedile vicino al finestrino opposto al mio. Mi guarda e senza dir nulla mi prende la mano e me la stringe. Le lacrime minacciano di uscire, ma le respingo, ricambiando a Harry un triste sorriso. Lascia la presa e io torno a guardare fuori al finestrino. Oggi il tempo non è dalla mia parte, è nuvoloso e minaccia di piovere e questo peggiora il mio umore. Senza che me ne accorga arriviamo a destinazione, e comincio a tremare, le mie mani sudano e i respiri si fanno più corti. "andrà tutto bene, ci siamo noi" mormora Harry tranquillizzandomi, mentre gli zii scendono dalla macchina. Mi accarezza i capelli e io annuisco.
Sospiro, facendomi forza e aprendo lo sportello della macchina. Esco e da lontano scorgo i miei amici e Luke. È vestito in giacca e cravatta neri, e posso constatare che il nero gli dona. Qualsiasi cosa dona a quel ragazzo, è perfetto.
Mi avvicino e ricevo un abbraccio caloroso da tutti e quattro, che mi stringono forte e quasi non respiro, ma questo abbraccio vale più di mille parole scontate che si dicono a un funerale. Luke si avvicina passandomi una mano tra i capelli e lasciando un bacio su di essi, un bacio leggero, caldo. Gli prendo la mano e gliela stringo forte. Forse gli sto facendo male, ma ho bisogno di lui.
"non lasciarmi mai" lo prego, sussurrando a bassa voce riferendomi alla presa, mentre entriamo nel cimitero. "questo mai" risponde stringendo ancor di più la mia mano.

Beside You (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora