Stephanie mi guarda sorpresa, infondo lo sono anche io, ma non possiamo continuare a farci male così.
Steve "Stephanie non c'è la faccio a vederti stare con un'altro", fa una risata sarcastica.
Stephanie "e cosa dovrei fare? Rimanere a guardare te e Alessandra mentre vi fate una famiglia insieme?", Abbasso lo sguardo.
Steve "lo sai che non è questo quello che volevo, io volevo poter stare insieme a te ma", mi blocco non riesco a continuare la frase mi fa troppo male sapere che non potremmo mai appartenerci.
Stephanie "non è di certo colpa mia, e non voglio continuare a soffrire per un amore impossibile", la guardo
Steve "no non sto dicendo questo, solo ci tengo troppo a te e non voglio più continuare a litigare, potremmo essere amici?", Lei mi guarda con gli occhi lucidi
Stephanie "secondo te potremmo riuscirci?", Le asciugo con il pollice una lacrima mentre le accarezzo la guancia.
Steve "io voglio vederti felice"
Stephanie "perché ci tieni a me"piano piano ci avviciniamo sempre più l'uno all'altro
Steve "esatto!"
Stephanie "e non vuoi che qualcuno mi faccia del male", annuisco ormai ci troviamo a un centimetro l'uno dall'altra. Quando ormai siamo sul punto di baciarci lei si scansa e sblocca le porte dice "non possiamo" e scappa via, io rimango immobile.
Ritorno in camera e rimango li per tutto il pomeriggio, Alessandra non è qui fortunatamente, adesso non riuscirei ad affrontarla. Lei vuole qualcosa che io non le posso dare, il mio amore ma appartiene a un'altra d non importa se non possiamo stare insieme il mio cuore sarà sempre suo, e appena nascerà mio figlio sarà anche suo.
E sera e Alessandra ancora non è rientrata così le mando un messaggio <<tutto apposto? Io sto andando a fare una passeggiata credo che ritornerò tardi, fammi avere tue notizie>>.
Nonostante tutto ci tengo a lei, infondo quando sono uscito da quell'inferno avevo solo lei vicino a me, poi ha in grembo mio figlio, ma non posso amarla come lei vorrebbe.
Poco dopo Alessandra mi risponde <<tutto bene tranquillo, ho fatto un giro visto che tu non rientravi a dopo>>.Metto il telefono in tasca e passeggio sul lungo mare, penso ai miei genitori e poi a Stephanie la mia tortura sentimentale, quanto amore avrei da offrirgli in vano poiché non potremmo mai stare insieme, lei l'unica con cui mi sia riuscito ad aprire e confidare, l'unica che avrei voluto avere accanto per sempre. Ma devo cercare di andare avanti e pensare a mio figlio, solo lui adesso sarà la mia ragione di vita, perché se guardo indietro ormai non ho più nulla. Un leggero vento mi accarezza il volto, alzo lo sguardo e in lontananza la vedo, Lei la riconoscerei tra milioni di persone seduta sulla spiaggia con le abbraccia incrociate alle gambe. Sicuramente si prenderà di freddo così, senza pensarci troppo torno il più velocemente possibile nella mia camera per prendere una coperta.
Entro in camera di fretta Alessandra come mi vede sembra nervosa.
Alessandra "Steve tutto bene, pensavo tornassi più tardi".
Steve "si infatti sto per tornare a uscire, ma ho deciso di tornare per prendere una coperta voglio distendermi a guardare il cielo, tu che hai sembri scombussolata, ti senti male?", Si aggiusta i capelli.
Alessandra "eh no no tutto bene, solo beh mi stava prende il sonno tutto qui", si alza dal letto prende una coperta e me la porge mi da un bacio sulla guancia e praticamente mi accompagna alla porta dicendomi "tranquillo diverti io ho bisogno di riposare un po' ", sbadiglia e torna nella camera.
Come chiude la porta mi precipito sulla spiaggia, la vedo è bellissima anche quando è pensierosa. Mi avvicino lentamente e le poso la coperta sulle spalle, lei si gira e mi guarda.
Stephanie "ti prego non è serata", nel frattempo io mi siedo accanto a lei.
Steve "ti va di parlarne? Sai sono bravo ad ascoltare", fa una risata isterica.
Stephanie "non credo ti interessi del mio litigio con Dean", mi viene un tonfo al cuore.
Steve "cos'è successo? ti ha trattato male?", Lei scuote la testa e guarda l'orizzonte.
Stephanie "abbiamo litigato perché è geloso di te, mi ha detto che si vede chiaramente che tu provi qualcosa nei miei confronti e che tu non mi sei indifferente, come dargli torto?" Si gira e mi guarda con gli occhi lucidi, le asciugo le lacrime prima che possano uscire.
Steve "scusa, avrei voluto darti di più"
Stephanie "no non è colpa tua e neanche mia, e di questa vita che prima ti promette e poi ti toglie ciò che ami di più, adesso vorrei trovare la mia felicità, devo superarti e andare avanti non posso fare diversamente", le accarezzo la guancia.
Steve "vedrai che ci riuscirai, sei in gamba e puoi superare tutto", sto per alzarmi per andarmene non voglio provocargli più dolore di quanto già non ne prova.
Stephanie "ti prego rimani ancora qui con me", annuisco e mi torno a sedere vicino a lei. Restiamo in silenzio per un po' guardando l'orizzonte.
Storia scritta insieme a mattryandrogo
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nulla è come sembra
ФанфикUn ragazzo di 18 anni come esce dall'orfanotrofio vuole scoprire dove siano i suoi genitori e nella sua ricerca incontra lei bella, intelligente ma anche....misteriosa