capitolo 12

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Alessandra "cosa succede?" Entra proprio sul più bello.

Steve "Alessandra noi..." Ma la porta che viene sbattuta da stephanie che corre via in lacrime mi fa sussultare.

Alessandra "Steve stiamo per diventare genitori, non possiamo più permetterci distrazioni", mi prende il viso tra le mani, io volto il mio sguardo a terra.

Steve "non cambierà nulla tra noi Alessandra", le ricordo.
Lei abbassa gli occhi sul suo ventre e poggia le mie mani sopra esso.

Alessandra "ho sempre desiderato una famiglia per lui/lei... e vorrei che noi fossimo quella famiglia".

Scuoto la testa e mi allontano,
Steve "già ti ho detto..", lei mi abbraccia da dietro singhiozzando.

Alessandra "il medico ha detto che dovrei stare con mio marito alle visite, a casa dovunque che sono troppo stressata e che ho minacce di aborto!", Mi irrigidisco sul posto.
Possibile che io sia così insensibile? Magari ha ragione mio zio dovrei solo dimenticarla.

Steve "ci sarò... ma dammi del tempo", non le mento quando dico che ci sarò per entrambi, so cosa significa vivere senza una famiglia ed è l'ultima cosa che voglio per mio figlio.

Alessandra "ti amo Steve, da sempre", vorrei dire lo stesso, ma il mio cuore non perde un battito quando la vede, non mi si mozza il respiro quando sente la sua risata, non mi sembra di vivere a pieno quando sono con lei... Non succede nulla.
Mi limito a sorridere, usciamo dal mio ufficio e quando passiamo per la sala comune sento una rabbia crescere e offuscarmi la mentre, Stephanie è seduta ad uno dei tavoli ma non è questo il punto, il fatto che ci sia un altro al mio posto a consolarla mi fa rabbia.
Lui le sussurra qualcosa all'orecchio lei lo guarda un attimo poi guarda me e abbassa lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e annuisce soltanto.
Guardo avanti lasciando la sua mano, non è colpa di nessuno solo mia e del tempismo. Si sono fatto così devo sempre dare la colpa a qualcuno, ma la colpa non posso darla a nessuno, anzi si al destino che ci ha messi sulla stessa strada e ora ci fa soffrire entrambi.

Stamattina mi sono svegliato prima di Alessandra, sono andato al bar per comprare i suoi cornetti preferiti, diciamo che volevo una scusa per poter star un attimo da solo per pensare. Ovviamente i miei pensieri vanno sempre a lei, vederla con un altro sorridere farsi accarezzare, mi ha destabilizzato, quindi per scacciarla via dai miei pensieri decido di fare qualcosa di carino per Alessandra. Prenoto al suo ristorante preferito, sono sicuro che le piacerà.
A lavoro ho deciso di non vederla così mi sono chiuso in ufficio tutto il giorno, ma invano le poche volte che uscivo per fare qualche commissione la vedevo sempre a parlare con quel tipo.
Non vedo l'ora che arrivi stasera penso tra me, mando un messaggio ad Alessandra <<alle nove ti vengo a prendere ceniamo fuori>>, invio e sospiro chiudendo gli occhi.

Verso sera prendo le mie cose e esco dall'ufficio mi soffermo sulla soglia della porta del suo ufficio come sospettavo è vuoto.
Esco dall'azienda quando vedo un messaggio di Alessandra che mi dice di esser pronta. In mezz'ora sono a casa, non esco dall'auto ma aspetto qui, lei scende e mi bacia per salutarmi poi metto in moto.

Alessandra "cosa festeggiamo?", Mi domanda la guardo con la coda dell'occhio.

Steve "nulla volevo solo farti una sorpresa".

Arriviamo al ristorante ho una gran fame ma svanisce quando vedo seduti al tavolo stephanie con quel tipo.

Alessandra "sediamoci cliente" indica il loro tavolo quello si gira e mi vede.

Alessandra "Dean ciao come stai? Stephanie..", dice il suo nome con poca enfasi.

Alessandra "possiamo unirci a voi?", Lui sorride e annuisce, io vorrei solo scappare ma alla fine è un'ottima idea almeno posso studiare mio nemico.

Steve "Allora Dean vi conoscete da tanto?", Chiedo indicando Stephanie che mi evita.

Dean "non da molto, ma mi sembra di conoscerla da una vita", la guarda sorridente lei ricambia, sento la rabbia crescere sempre più.

Steve "ah quindi da poco, capisco. Si vede intendo, se la conoscevi da tanto avresti saputo che lei ama l'acqua frizzante".
Alessandra mi rivolge uno sguardo truce mentre Stephanie mina un 'non va nulla', io rido di fronte la faccia di Dean.

Alessandra "smettila Steve, non siete in competizione ricordati che io aspetto tuo figlio", mi sussurra nell'orecchio, la guardo un momento poi rivolgo il mio sguardo verso Stephanie che si alza seguita da Dean ed escono dal ristorante.
Mi precipito fuori dal ristorante, voglio fermarla dirle che l'amo ma mi fermo quando li vedo baciarsi, e sento la terra sotto di me si apre e spero che mi inghiottisca per il troppo dolore che sento ora.

Storia scritta insieme a mattryandrogo

nulla è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora