Istantanee da un passato vicino

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(Sarò vago, e lo sarò di proposito)

Alle volte ci ripenso, a quelle sensazioni che ho provato, a quello che ho sentito dentro di  me in quel preciso istante.
Ognuno di noi ha dei momenti in cui il tempo sembra fermarsi, dove sembra che nulla abbia più senso, se non quello che è appena successo.
Non so con quale forza ho continuato a camminare quella sera, cosa mi abbia spinto a tornare a casa invece di restare lì fermo immobile a fissare il vuoto.
Penso che il mio cervello abbia agito al posto mio, non ero cosciente di ciò che facevo, né di cosa dicevo o di cosa ascoltavo. La mia mente tornava sempre in quell'istante, in quell'attimo dove tutto è cambiato, dove tutto ciò in cui credevo è caduto miserabilmente su di me.
Non so cosa mi abbia spinto a sembrare normale, a sembrare che non fosse successo nulla, a fare finti sorrisi e a provare false emozioni.
Ero una "cosa" che si muoveva nella stanza, anche se "muoveva" è un parolone. Dopo aver finito di fare finta di nulla mi sono chiuso in camera a piangere. È stata molto dura quella serata, quasi non mi sembrava vero.
Anche le sere successive, stessa storia. Con gli altri ero (o meglio, provavo ad essere) normale, ma non lo ero affatto.
Sono quei momenti in cui davvero non vuoi nessuno affianco, in cui nessuno deve rivolgerti parola sennò potresti respingere tutti, anche chi non vorresti.
O meglio, che non avresti mai voluto...

Io ho sempre avuto paura a rimanere solo, perchè quando sono solo faccio cazzate.
L'ho capito a mie spese, infatti quando mi succede qualcosa cerco sempre l'aiuto di qualcuno, e con qualcuno intendo la mia migliore amica.
Ma purtroppo ci sono delle volte in cui devo risolvere tutto da solo. Mi dispiace veramente tanto dirlo o anche solo pensarlo, ma che cazzo posso farci?
Non so quanto mi costeranno questi momenti, ma so che saranno difficili per me.
Tanto difficili.
So però che i momenti davvero brutti sono passati, e anche se quel preciso momento rimarrà per sempre impresso nella mia memoria come un'istantanea appena uscita da una polaroid e messa nel cassetto dei brutti ricordi, so anche che il peggio è passato.
E lo so proprio grazie al fatto che quell'istantanea sta lì a ricordarmelo. Perchè in quel momento ho toccato davvero il fondo, mentalmente e fisicamente nei giorni successivi.
E si, risalire è stato difficile, e me ne ricorderò per sempre di quel giorno... o meglio, di quei 30 secondi in cui tutto è cambiato.
Non do la colpa a nessuno per quello che è successo, ma ciò che è fatto è fatto.
E io dico sempre che ciò conta è il presente, il passato è solo merda che torna per farti stare male.
Quello che conta adesso, è come mi sento in questo momento.
E ora io sto bene, con le persone giuste al mio fianco.
Soprattutto ora che con lei è tornato tutto alla normalità.

Una volta mi è stata rivolta una domanda particolare:
Ma se queste cose (parlando in generale)  non ti fossero mai successe, saresti la stessa persona che sei adesso?

Assolutamente no.

Luca.

Diario Di Una DepressioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora