Capitolo smut
Chris sorrise alla reazione del biondo, che era arrossito violentemente dopo che il più piccolo aveva iniziato a muovere la mano tra i suoi boxer, si leccò le labbra eccitato e cominciò a lasciare piccoli succhiotti sulla clavicola del diciottenne, che ansimava incapace di chiedere all'altro di fermarsi.
Il più piccolo si spostò leggermente e allungò la mano libera verso le manette, le fece scattare e liberò i polsi di Evan che approfittando del momento si alzò di scatto indietreggiando, Chris lo guardò perplesso, poi sorrise « Dove pensi di andare? » domandò prendendo le mani del diciottenne e facendolo mettere a pecorina con un veloce movimento del braccio « Non abbiamo neanche incominciato » concluse poi riamanettandolo.Evan era terrorizzato, non riusciva a capacitarsi di quello che stava per succedere e, ancora in stato di trance, non si accorse che il moro gli aveva tolto i pantaloni e i boxer.
Il diciottenne boccheggiò in cerca di aria, quello che stava succedendo era assurdo.Chris prese del lubrificante da un comodino vicino al letto e lo sparse bene sulla sua erezione che intanto stava iniziando a fargli male, poi si avvicinò al più grande mettendosi dietro di lui e iniziando a penetrarlo lentamente.
Gli occhi del biondo erano traboccanti di lacrime, mentre gemeva per il dolore e stringeva le coperte.
Non capiva come colui che per tanti anni era stato il suo migliore amico adesso potesse fargli una cosa del genere.
Quando il più piccolo aumentò la velocità delle spinte la vista di Evan si appannò « Cri smettila » riuscì a dire balbettando tra i lamenti dovuti al dolore e i singhiozzi, il biondo sembrò ascoltarlo perché poco dopo si fermò rivestendosi velocemente e andandosene, lasciando il diciottenne sul letto in posizione fetale e ancora ammanettato.