Chris chiuse la porta lasciando per l'ennesima volta il biondo da solo, nudo e tremante nel letto.
Evan non aveva smesso un solo attimo di pensare a quello che stava succedendo, ma ormai mancava un solo giorno allo scadere della scommessa e più che sollevato il ragazzo si sentiva triste, certo, il diciassettenne aveva abusato di lui più volte e lo aveva trattato male ma c'era qualcosa di più, ogni volta che Chris sorrideva, ogni volta che lo baciava o che lo guardava con quello sguardo divertito e pieno di lussuria il cuore di Evan mancava un battito, ormai si era arreso all'idea di essere innamorato del suo "migliore amico" se lo poteva definire ancora tale.
Si alzò ancora tremante, dopo le prima volte quella sensazione di calore che si diffondeva dentro di lui era diventata piacevole ed eccitante e non riusciva a smettere di domandarsi cosa sarebbe successo alla fine del mese, si fece velocemente una doccia, si rivestì e scese in salotto, suo divano sua sorella sembrava più stanca del solito, Evan gli aveva proibito di continuare ad andare a quelle stupide feste ma lei sembrava ignorarlo, il ragazzo le sorrise dolcemente scompigliandole i capelli, Dayana socchiuse gli occhi « Quel tuo amico... Chris. Ti ha lasciato un panino in cucina, ha detto che oggi hai studiato troppo e che hai bisogno di energie » mormorò stringendosi nelle spalle.
Sua sorella aveva ragione, sul banco della cucina c'era un sandwich con accanto un biglietto da parte del moro, il diciottenne si mordicchió il labbro, era abituato a quei messaggi, ne trovava uno ogni mattina anche se non si spiegava come facesse l'altro ragazzo ad entrare a casa sua prima che lui si svegliasse, senza pensarci troppo afferrò il panino e uscì di casa.Evan arrivò in anticipo rispetto alla campanella, i suoi compagni erano tornati dalla gita e lui aveva ripreso tranquillamente la sua vita scolastica.
Si sedette al suo posto nella classe deserta, passarono alcuni minuti prima che si accorgesse del libro sotto al suo banco, lo prese: la copertina era nera, senza nessun disegno, cercò di aprirlo ma le pagine erano incollate, lo girò e finalmente vide la scritta bianca sul retro "ultimo giorno; alle 2.30 a casa mia", Evan sorrise e nascose il libro nello zaino.