Capitolo smut
Chris fece scendere l'asciugamano lentamente lungo i fianchi e con la stessa esasperatante lentezza tolse i pantaloni e i boxer del biondo, non lo faceva apposta, voleva solo capire cosa fosse cambiato nel ragazzo che aveva sfruttato in quel modo, decise di allontanare il pensiero e si concentrò sul corpo del più grande, gli prese le caviglie e lo tirò a se, poi, con una spinta decisa affondò dentro di lui, il suo corpo caldo e ancora così stretto gli fece salire un brivido di piacere sulla schiena, strinse le mani sulle ginocchia di Evan aumentando il ritmo delle spinte, gli piaceva sentire i gemiti del ragazzo sotto di lui, non solo lo eccitava ma gli dava una carica positiva come un'iniezione di adrenalina.
Abbassò lo sguardo sulla faccia di Evan : gli occhi chiusi e la testa inclinata all'indietro scossa da brividi di piacere, Chris sorrise.
Il moro si stese per la prima volta vicino a Evan, il più grande raccolse tutto il coraggio che aveva e si girò pronto a chiedere al diciassettenne se provasse qualcosa per lui, ma quando si voltò notò gli occhi chiusi e il respiro regolare dell'altro.
Chris si era addormentato e sul suo viso sereno alcune gocce di sudore luccicavano alla debole luce di una lampada.
Passarono alcune ore, il diciottenne era rimasto a fissare il soffitto poi si era addormentato a sua volta, quando si svegliò qualcuno gli stava facendo il solletico, ridacchiò e borbottò qualcosa di incomprensibile poi si girò dall'altra parte.
Il moro si mise a cavalcioni su di lui e si abbassò per mordicchiargli il collo «Sono sveglio» borbottò il più grande facendo cadere di schiena Chris che scoppiò a ridere «Devi andare adesso» gli disse cercando di mantenere un tono calmo e amichevole, Evan annuì e dopo essersi rivestito uscì stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano.
Il biondo camminava stancamente verso casa, alzò gli occhi, stava camminando in mezzo alla strada e una macchina stava sfrecciando a tutta velocità verso di lui.
