BLOOD AND TEARS (sospeso)

✠ VII ✠

In quel momento lo vidi quasi sbiancare sgranando gli occhi, così come gli altri che sussultarono...

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P.o.v you

...mi zittii;
Bastò vedere i volti di tutti per capire che mi avevano visto in faccia.
Hoseok fu il primo a scattare in piedi, seguito da Jin che si avviò a prendere la valigetta medica, con tutto l'occorrente per medicarmi le ferite e i lividi.

Dall'altra, Hoseok invece che si precipitò in ginocchio davanti a me prendendomi il viso fra le mani, mi scrutò da capo a fondo.

Io mi lasciai fare ciò che voleva senza fiatare, perché dal canto mio sapevo che con lui non avevo via di scampo...per non parlare del quarto grado che mi sarebbe arrivato appena mi fossi rimessa un attimo.

Dopo che mi furono stati applicati qualche cerotto sparso per il viso, e il resto dei membri andarono a dormire, rimasi sola con Hoseok in cucina a bere una camomilla.

...nessuno dei due spiccicò parola, ma sentivo che pur se stava seduto dall'altro lato del bancone, il suo sguardo mi toccava in ogni parte di me come se fosse li imparte...conoscendolo so che per lui è difficile fare silenzio standosene buono e calmo senza dirmi che succede o robe di questo tipo...ma era una cosa passeggera.

Mi alzai dopo che ebbi finito e posando la tazza nel lavandino, mi avviai verso il corridoio che dava sulla scalinata per salire nelle varie camere...quando arrivai alla porta della cucina, ecco la frase che meno di qualsiasi altra cosa volevo sentire...

Hk*: io e te non abbiamo neancora finito questo discorso chiaro!?

Io:...si! (Era un si flebile molto debole ma comunque udibile alle sue orecchie.)

Hk*: buonanotte cerca di riposarti per bene...hai fatto tanto per oggi!

Io: buonanotte...(annuendo velocizzai le mie azioni e mi diressi in camera mia chiudendomi a chiave la porta alle spalle)

[La mattina seguente]

Decisi per una questione morale di non scendere a far colazione, ne a pranzo...piu di una volta vennero a bussare alla mia porta sia Jimin che Jungkook e Jin, piu di tutti Jin che volle a tutti i costi costringermi a mangiare.
Stavo malissimo, so che loro non c'entravano in questa storia ma in qualche modo col mio stato d'animo mi riusciva piu semplice scansare di mezzo tutti;...era tardo pomeriggio, da quella mattina dato che non rispondevo a nessuno nemmeno con un "vai via, o un non voglio niente!"...mi arrivarono mille messaggi sul cell ai quali non risposi.

...si era fatta ora di cena ma io, non avevo fame.
I ragazzi vennero piu di una volta come in mattinata a chiamarmi ma io non risposi; erano le 22:10, decisi di farmi un bel bagno rilassante.
Mi spogliai e li fu il momento in cui sbottai, non ce la feci piu...vedere tutti quei segni mi faceva male non tanto a livello fisico...ormai ci avevo preso l'abitudine e il dolore non lo sentivo piu cosi tanto.
Feci scorrere l'acqua fino a farla diventare calda, cosi mi adagiai sul bordo della vasca tastando l'acqua con la mano ed incantandomi a guardarla mentre si scontrava sul dorso e scendeva scorrendo limpida tra le mie dita...

...dopo che la vasca fu riempita mi coricai all'interno e appoggiai la testa all'indietro chiudendo gli occhi...

...i  ricordi che affiorano, anche senza volerlo ricordi della mia vita mi scorrono davanti, e lacrime salate iniziano di nuovo a scorrere sulle mie guance andando a dissolversi cadendo nell'acqua calda della vasca.

Uscita dalla vasca dopo un bel quarto d'ora pieno mi asciugai i capelli  con calma e mi rivestii.
La mia pancia brontolava, ma per la paura di incontrare qualcuno nel tragitto verso la cucina, decisi di fare affidamento alla mia scorta personale di patatine e barrette mars che avevo messo in borsa prima di venire qui; l'acqua avevo la bottiglia a fianco del letto...ma comunque non era un problema c'era quella del lavandino volendo...

...00:48...

Ero ancora sveglia che stavo finendo di leggere un libro che ho trovato per caso nei meandri della mia camera, e l'avevo iniziato a leggere per passare il tempo, ma poi mi ha preso talmente tanto che mentre sgranocchiavo le patatine me lo sono quasi letto tutto; dopodiché guardai l'orologio e fattasi una certa ora, decisi di andare a letto.