Capitolo 1

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Mittens
Strada
7:30 di sera
Lunedì ( 14 Novembre )

Finalmente rivedró Stuart, non vedo l'ora! Sognavo questo momento, lo avrei rivisto dopo mesi e mesi.

Sono passati due anni e sono cambiate molte cose; mio fratello ha quattordici anni, io diciotto e mio fratello non è più timido.

Mentre io e la mia famiglia camminavamo per strada il mio sguardo si fermó su un ragazzo della mia età che piangeva borbottando d'avanti ad una casa distrutta dove accanto c'erano delle tombe...
Mi fermai e i miei genitori e mio fratello mi guardarono straniti fermandosi anche loro.

Gianmarco: Perché ti sei fermata?
Mittens: Guardate lì
Indicai il ragazzo che piangeva borbottando.
Mi avvicinai lentamente
Mittens: Salve, che ha?
Ragazzo: Mittens?
Mittens: Daniel?! Che ti succede?
Daniel era mio cugino, era anche lui un po timido.
Daniel: S-Stavo guardando la televisione tranquillo ed è s-scoppiato un incendio, non so perché è scoppiato ma ti prego aiutami!
Scoppiò di nuovo a piangere cadendo in ginocchio e mi inchinai anche io
Mittens: Vieni con me
Daniel: Ma tu vai via...hai le valigie
Mittens: Vieni a Parigi con noi, ti sentirai bene
Ci siamo alzati insieme e gli diedi un fazzoletto
Daniel: Grazie
Mi sorrise ed io ricambiai.
I miei genitori mi guardavano curiosi mentre io e mio cugino camminavamo mano nella mano verso di loro.
Mamma: Daniel? La mamma e il papa dove sono finiti?
Daniel: S-sono morti in un incendio a casa mia
Lo guardò dispiaciuta e lo abbracciò
Mamma: Mi dispiace tanto
Sciolse l'abbraccio
Mittens: Può stare con noi a Parigi?
Papa: Si, basta che fa il bravo
Papa odiava ospitare le persone, aveva paura che combinassero qualche guaio.
Io, mio fratello e mio cugino cominciammo a fare salti di gioia e la mamma scoppiò a ridere.
Mamma: Andiamo all'aeroporto prima che se ne vada senza di noi
Appena siamo entrati all'aeroporto abbiamo aspettato che la voce ci dicesse di entrare.

Dopo un po di minuti siamo entrati in aereo.
Grazie a Stuart non ho più paura di starci dentro!
Io e Daniel eravamo vicini e mio fratello era in braccio a me che guardava il panorama fuori dal finestrino.
Daniel stava guardando un ragazzo dai capelli castani e occhi castani e poi incominciai a guardarlo anch'io, era simile a Daniel.
Appena rivolse lo sguardo verso di noi, noi ci siamo voltati in fretta. Quel ragazzo avrà almeno quattordici anni.
Siamo arrivati dopo tre ore, io sono scesa di una felicita assurda.
Daniel si guardò intorno meravigliato
Daniel: Wow, questo posto è stupendo, c'è anche la torre Eiffel!
La indicò
Mittens: Io ci sono salita, è molto bella, adesso andiamo a casa
Abbiamo raggiunto la nostra cara e vecchia casa, Daniel continuò a guardarla, si vede che viveva in una casa distrutta e sporca.
Daniel: Questo posto è un sogno
Mittens: Anche per me lo è, però la scuola è ancora meglio
Gianmarco: Io vado in terza media adesso, Quanto tempo è passato!
Mittens: Eh si
Daniel: Dove dormo io?
Mamma: Papa è andato a comprare un piccolo letto, lo metteremo vicino a Mittens
Daniel: Ok

Il giorno dopo
Martedì
7:30
Mamma: Svegliatevi e preparatevi, il cibo è sopra il tavolo in cucina
Mi sono alzata, Daniel non aveva sentito e quindi fui costretta a svegliarlo scuotendolo e chiamandolo.
Si svegliò e ci preparammo pigramente, appena preparati salutammo la mamma e papa e uscimmo per andare alla mia cara e vecchia scuola.
Mittens: Ti farò conoscere un mio vecchio amico, ti va?
Daniel: Certo, se a te va bene
Sorrise e io ricambiai
Gianmarco: Dicono che da me c'è un nuovo compagno che si chiama Kristian
Mittens: Wow, è la tua occasione per conoscere un ragazzo gentile, visto che sono tutti bulli
Annuì e sorrise.

Siamo entrati e il mio sguardo si fermò sul ragazzo biondo con gli occhi castani che era triste per la mia partenza.
Mi andai a sistemare il mio armadietto, Stuart non mi aveva notato o forse mi stava ignorando.
Mittens: Ciao Stuart, sono tornata!
Neanche si voltò a guardarmi, mi salutò con un tono acido
Stuart: Ciao
Lo guardai curiosa
Mittens: Non sei felice che io sia tornata?
Chiuse l'armadietto e se ne andò in classe, ma che aveva?
Daniel: Era quello il tuo migliore amico?
Mittens: Si... Ma che gli succede?
Daniel: Boh, neanche lo conosco
Venne Rosario a sistemarsi il suo armadietto, adesso andava in secondo liceo.
Mittens: Hey Rosario
Rosario: Mittens! Quanto tempo! Come va?
Buttò i suoi libri nell'armadietto bruscamente, non è cambiato.
Mittens: Benino, perché tuo fratello è cosi acido?
Rosario: È successa una cosa strana ed io ho visto tutto
Mittens: Racconta
Rosario: Allora... Quando tu sei andata via, il giorno dopo Stuart era depresso e quando siamo entrati Charlie lo ha chiamato e gli ha detto che per sentirsi meglio poteva prendere una sigaretta, lui ha detto di no ma Charlie ha insistito e Stuart l'ha provata, da quel momento non ha smesso più, lo rilassava, Charlie gli ha detto di perdonarlo per tutto quel che aveva fatto e Stuart lo ha perdonato e da quel momento ha incominciato a dimenticarti, ad andare nei locali per dimenticare la sua tristezza, la prima volta che è andato in un locale ha bevuto un sacco ed è andato in coma per un po di settimane e quando si è svegliato Charlie è venuto prima dai miei genitori e gli ha detto che lui era il suo migliore amico e che tu lo avevi abbandonato dicendogli di odiarlo, lui ci ha creduto e ha incominciato a comportarsi da bullo, vero e proprio bullo

Mi misi una mano sulla bocca allarmata
Mittens: COSA?! IO A QUELLO LO AMMAZZO, LO AMMAZZO
Purtroppo non c'era Charlie, io lo odio, lo odio!
Sono entrata in classe piangendo, volevo dire a Stuart quello che era successo veramente.
Mittens: Stuart! Perché fai così?! Io e te siamo migliori amici! Non ti ricordi quello che ci siamo detti?
Stuart: Ma che stai dicendo? Lo so che stai imbrogliando, non mi fido di una stupida femmina
Cercai di non piangere
Mittens: CHARLIE TI HA IMBROGLIATO, IO E TE SIAMO QUELLE DUE PERSONE INSEPARABILI!
Stuart: Si si certo
Si sedette nel suo posto dietro insieme a Charlie, erano cambiati i posti. Io mi sedetti d'avanti pensando al perché era successo, lo sapevo che Charlie doveva morire e che io non dovevo partire.
Suonò la campanella e la professoressa di italiano venne e presentò un nuovo compagno
Professoressa: Salve ragazzi, questo è il vostro nuovo compagno, Robert Pattinson
Alzai lo sguardo verso di lui è notai che era molto carino.
Robert: Mi sono trasferito da poco qui, prima vivevo a Scicli e poi abbiamo deciso di stare qui
Stuart: Non te la chiesto nessuno!
Cominciarono tutti a ridere, tranne Robert e Carlo, anche Carlo sembrava triste.
Era accanto ad Alessia.
Il nuovo compagno si sedette accanto a me, aveva un buonissimo profumo.
Mittens: Ciao, piacere di conoscerti, Io sono Mittens Cooper, sono tornata ieri
Robert: Già la conosci questa scuola?
Mittens: Si
Mi sorrise e poi si giro ad ascoltare la professoressa che presentava mio cugino, Certo che il nuovo ragazzo è molto carino ma è anche un po silenzioso.
Professoressa: C'è anche un'altro compagno fra noi, Daniel Marangiolo, perché non ti presenti?
Daniel: Mi sono trasferito qui insieme a mia cugina perché i miei genitori sono morti in un incendio in Sicilia
Guardò in basso mordendosi le labbra e se ne tornò al suo posto vicino a Lucy.
Professoressa: Mittens, sei tornata!
Mittens: Si, finalmente
Le feci un sorriso falso.

Non ci credevo, Stuart mi ha abbandonato.
Conveniva non insultarmi, in quel momento avevo un istinto omicida.

Spero sia piaciuto questo nuovo capitolo! Io mi sono divertita un mondo!
Come vi sembra questo inizio? Eh?
Ciau:-)


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