Capitolo 12

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Lunedì (9:30)
Alle dieci dovevo incontrare Stuart all'aeroporto, mi preparai velocemente mettendo un jeans semplice e un maglioncino.
Erano passati solo quindici minuti, la mamma mi accompagnó fino all'aeroporto e mi salutò baciandomi e raccomandandomi tutto è di più.
Mittens: Tranquilla mamma, non combineró guai come al mio solito... te lo prometto
La abbracciai e la salutai mentre entrava in macchina.
Vidi Stuart che fissava le sedie per l'attesa pensieroso, non mi aveva visto sicuramente.
Mi avvicinai lentamente a lui è gli tocca i la spalla senza dire niente, volevo farlo spaventare ma non ci riuscí.
Si voltó e mi salutó felice
Stuart: Finalmente sei arrivata, è da tanto che aspetto
Mittens: Ma non avevi detto che ci incontravano alle dieci? Io sono arrivata qui alle...
Guardai l'orologio nel mo polso e notai che erano le dieci e mezza, forse la strada per arrivare in aeroporto è stata lunga
Mittens: Oddio, scusami! Pensavo che era ancora presto
Rise
Stuart: Non ti preoccupare, neanche io sono così puntuale di solito, anzi, questo è stato un miracolo
Risi insieme a lui, appena smisi mi ricordai che dovevamo partire
Mittens: A proposito, quando arriverá l'aereo?
Stuart: Fra mezz'ora
Sembrava seccato, anche io lo ero, stare mezz'ora in aeroporto sarebbe stato noioso.

Passata mezz'ora andammo a fare la fila per salire in aereo e appena salimmo ci andammo a sedere negli ultimi posti.
Amavo Pisa, fin da piccola sognavo di vivere lí, soppratutto per la Torre, l'avevo vista per la maggior parte delle volte nel telefono ma da vicino sarebbe stato più emozionante, soppratutto vicino a Stuart.
L'aereo partí dopo dieci minuti.

Per tutto il tempo avevamo dormito, non potevamo restare svegli tutto quel tempo, seduti; giusto?
Arrivammo dopo sei ore, l'aereo che avevamo preso era stato lentissimo per tutto il viaggio.
Scesi felice e mi guardai intorno, era tutto come nei miei sogni.
Stuart scese dopo di me è si guardó intorno
Mittens: Questo posto è fantastico, grazie per avermi portato qui, sei il miglior amico che la gente possa incontrare
All'improvisso Stuart si fece cupo e abbassó lo sguardo
Stuart: Non sono stato un buon amico, ti ho portato qui per perdonarti ma non mi perdoneró mai per averti dimenticata e maltratata, ti amo Mittens e non dimenticarlo mai
Sorrisi e lo baciai
Fu un bacio lungo, non era timido come il primo.
Appena ci staccammo ci avviammo verso il nostro albergo
Mittens: Non sentirti in colpa, è tutta colpa di Charlie non tua, lui ti ha convinto di questo
Stuart: Hai ragione, è stato lui a convincermi...
Mittens: Adesso godiamoci il giorno il meglio possibile! Dai entriamo nella camera e poi usciamo
Stuart: Dobbiamo per forza uscire?
Mittens: Non fare il pappamolle, ci sono tante cose da visitare
Stuart: E va bene
Entrai per prima nella stanza e rimasi sbalordita, era tutto così bello, c'erano quadri della Torre di Pisa dappertutto, un letto matrimoniale grigio ben pulito e profumato, il televisione era alla destra del letto, la cucina si trovava in una stanza a parte e il bagno era accanto alla cucina.
Stuart: Non mi aspettavo una camera cosí splendente
Mittens: Neanch'io
Mi buttai sul letto e respirano il suo profumo, era profumato, bello e morbido, proprio come Stuart.
Si buttò anche lui sul letto e ne rimase meravigliato, probabilmente pensava la stessa cosa che avevo pensato io.
Dopo un paio di minuti mi alzai e misi le mani sui fianchi
Mittens: Adesso usciamo a visitare la città
Notai che Stuart si era addormentato, sospirai divertita e lo tirai dal piede destro.
Lo feci svegliare facendolo cadere a terra, si alzó pronto.
Stuart: Okay, andiamo
Uscimmo correndo e visitando tutta il paese, la Torre di Pisa volevamo visitarla il giorno dopo

Si fecero le nove di sera e avevamo visitato già mezzo paese.
Mittens: Mangiamo in quel ristorante laggiù?
Indicai il ristorante e lui annuí affamato
Entrammo e ordinammo, ci sedemmo fuori per prendere un po di aria fresca
Mittens: Amo questo paesino, è così perfetto
Stuart: Proprio come te
Si avvicinó per baciarmi e io ricambiai, appena arrivó il cameriere con le pizze noi ci staccammo e incominciammo a mangiare come bufali, ci stavano guardando tutti ma me ne fregai, ero con il mio ragazzo ed era quello ciò che importava.
Lui mangiava la pizza senza formaggio, mi ricordai il giorno in cui si era sentito male per averlo mangiato, mi ricordai quando ridevamo facendoci sgridare tante di quelle volte dalla professoressa o dal professore.
Pagammo il conto e ci avviammo verso casa.
Si erano fatte già le dieci e mezza, forse perché avevamo camminato lenti come lumache e ci eravamo messi a parlare dei nostri ricordi.
Arrivati in camera mi misi il pigiama insieme a lui e poi ci addormentano vicini vicini.
Robert Pattison sarebbe rimasto in un lato piccolo del mio cuore, lui mi aveva aiutato ad arrivare a questo ma Stuart mi amava nonostante tutto, quindi occupava tutti i lati del mio cuore.

Spero sia piaciuto anche questo capitolo! Come vi sta sembrando il seguito? Brutto? Bello? Noioso?
Ditelo nei commenti 😀😆

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