Due anime gemelle 2

Capitolo 2

Mittens' pov
7:45
Sono nel corridoio della scuola a sistemare il mio caro armadietto e appena fini di sistemarlo l'ho chiuso e mi appoggiai.

Io lo sapevo che succedeva, odio Charlie, come ha potuto far diventare un bel ragazzo, gentile e premuroso in un ragazzo stupido, idiota e acido...

Mentre divagavo nei miei pensieri Daniel mi toccò la spalla e mi fece ritornare nel mio mondo, me lo ritrovai con una faccia sorridente; quella di Stuart quando mi salutava.
Daniel: Come va? Ti vedo un po giù
Mittens: Bene, mi stavo riposando un po
Mentì, non volevo che Daniel fosse giù per me.
Daniel: Ne sono felice, ti ho chiamato per farti vedere quel ragazzo nuovo, guardalo
Lo indicò, era appoggiato nel suo armadietto di fronte a me, guardava giù con una faccia molto triste: Come ho fatto a non vederlo?!
Daniel: Stavate facendo lo stesso pensiero?
Mittens: No, non so
Daniel: Vai da lui
Mittens: Perché non vai tu?
Daniel: Vai tu
Sbuffai e mi avvicinai a quel ragazzo, Robert. Appena fui vicina alzò lo sguardo verso di me, era bellissimo il suo volto ma era anche un po depresso.
Mittens: Hey, tu sei il nuovo ragazzo, eh?
Robert: Si, perché?
Mittens: Volevo sapere perché eri cosi triste, sei tutto solo in un angoletto
Sospirò
Robert: L'anno scorso ero molto amico con una mia compagna in questa scuola e poi sono partito per tre anni a Roma e appena tornato mi ha incominciato a odiare e mi ha detto di-
Mittens: essere sicura di non volerti più e ti ha dimenticato, anche a me è successo...con lui
Indicai al biondino che stava ridendo e prendendo in giro un povero ragazzino di tredici anni.
Robert: Ma andava alle elementari con me, era molto timido e riservato
Mittens: Quando l'ho conosciuto io era timido e gentile, ora è un criminale, mi puoi dire chi è la tua vecchia ragazza?
Robert: Alessia Steward
Rimasi sbalordita, lei è con Carlo
Mittens: Sul serio?! Ora è fidanzata con Carlo, è gentile
Robert: È acida solo con me, dei compagni le hanno detto che io la sfruttavo per soldi
Mittens: Mi dispiace molto, davvero
Provavo molta pena per lui, anche io ho subìto questa cosa e non voglio vedere un'altro soffrire
Robert: Ma tranquilla sto bene, stavo solo pensando...niente di che
Sorrise ed io ricambiai, come potevo non ricambiare?

Mio fratello interrompe la mia chiaccheratina con una sua chiamata d'emergenza dal suo armadietto.
Gianmarco: Mittens, vieni! Dobbiamo parlare un'attimo!
Sospirai e salutai Robert con un cenno della mano che lui ricambiò con un sorriso.
Mittens: Si?
Gianmarco: Il nuovo ragazzo che c'è nella mia classe ha il cognome di Daniel e sono simili, ho la sensazione che siano parenti
Mittens: Chi è questo ragazzo?
Gianmarco: Kristian Marangiolo, quello lì
Indicò il ragazzo appoggiato al suo armadietto che guardava il soffitto.
In fondo era simile.
Mittens: Chiediamolo a Daniel, forse lui sa qualcosa
Daniel: Sono qui,ho sentito tutto ma io sono sicuro di non aver mai avuto un fratello
Mittens: Prova a chiedere a mia mamma, è molto simile a te
Daniel: Proveró a chiederglielo, ma prima voglio sapere qualcosa di lui
Si avvicinò a quel ragazzo ed io continuai a guardarlo mentre provava a parlargli

Daniel' pov
Daniel: Ciao, tu devi essere nuovo in questa scuola, non è cosi?
Kristian: Si, sono nuovo, tu chi sei?
Sembrava un tipo molto socievole, lo ero anche io quando i miei genitori erano vivi.
Sfoggiai un sorriso per non far notare il pensiero che mi tormentava il cervello.
Daniel: Daniel Marangiolo, abbiamo lo stesso cognome, strano, eh?
Appena nominai il mio cognome mi incominciò a guardare curioso.
Kristian: Coincidenze, io ho due genitori finti perché i miei sono morti ieri in un incendio in Sicilia e poi mi hanno lasciato già dalla nascita
Troppe coincidenze, troppe
Daniel: Anche i miei, infatti sto con mia cugina Mittens Cooper
Kristian: Aspetta...quella è anche la mia cugina
Ci guardammo per un'attimo sopprafatti dai pensieri e ad interrompere i nostri sguardi fu Stuart che si mise in mezzo a noi curioso
Stuart: Che fate? Vi amate?
Rise e se ne andò da Charlie, Mittens lo stava guardando furiosa.
Kristian: Ma- Ma tu sei il fratello di cui mia mamma mi parlava e che non mi voleva dire il nome, Daniel Marangiolo, eri il loro preferito e mi hanno abbandonato perché non volevano un secondo figlio
Daniel: Quindi siamo fratelli?! Wow, lo sapevo, abbiamo molte cose in comune
Suonò la campanella
Kristian: Io devo andare, bye
Daniel: Ciao
Entrai in classe e mi sedetti al mio posto insieme a quella ragazza strana.

Mittens' pov
Prima di entrare in classe fermai Stuart che stava camminando lentissimo.
Mittens: Stuart, ti devo parlare
Stuart: Non mi ca di parlarti
Mittens: TE L'HO CHIESTO?!
La mia voce si alzò dalla rabbia
Stuart: Che vuoi?
Mittens: Tu due anni fa eri un ragazzo molto simpatico ed eri mio amico, eravamo inseparabili, non ti ricordi?
Stuart: No, non è vero
Entrò in classe senza degnarmi di uno sguardo.
Mi avvicinai a Charlie, che stava per entrare in classe anche lui, gli diedi uno spintone e lo feci cadere a terra
Mittens: Sei un cretino, mostro, deficiente, stupido ragazzo!
Charlie: Che ti ho fatto?
Ero in preda alle fiamme, lo so che lo stava facendo a posta.
Mittens: Mi hai tolto l'amico migliore del mondo, il ragazzo migliore del mondo, che vuol dire "che ti ho fatto?"?
Imitai la sua voce facendola sembrare vecchia e fradicia.
Charlie: Tu mi hai tolto l'amore, l'occasione di amarti
Mittens: Io amare te?
Scoppiai a ridere
Mittens: Non farmi ridere!
Ringhiò e se ne andò in classe.
Io non l'ho mai amato, mai adorato, mai- niente di bello.
Entrai in classe e mi sedetti nel mio posto con una rabbia che avrebbe ucciso tutti.
Robert mi guardò curioso ed io cercai di ascoltare la lezione senza spiccicare una parola.

Alla fine lezione suonò la campanella e mi andai a sistemare lo zaino per poi andarmene via di corsa verso casa, non volevo parlare con nessuno.
Appena arrivai a casa ho chiuso la porta con forza e me ne andai nella mia stanza a pensare e a sfogare la mia rabbia.

Spero sia piaciuto questo capitolo! Ci ho lavorato molto e vorrei tanto sapere una vostra opinione!
Ciau:-) :-)