Freddo
Si era quella la sensazione che mi si diffondeva dentro quando mi svegliavo da un incubo, erano già parecchie notti che mi svegliavo con quella sensazione addosso , la realtà non era meglio, ero in una prigione.Era passata quasi una settimana da quando mi hanno richiusa in questo stabilimento, cercavo accuratamente di evitare Steve e Bucky immergendomi nelle varie ricerche. Ma prima o poi avrei dovuto iniziare gli esperimenti per risolvere al più presto questa situazione e scappare a gambe levate da lì
Organizzai il tutto e poi salii a chiamare Bucky. Quando entrò nel mio laboratorio aveva la sua solita espressione sul volto, corrucciata e diffidente, il che mi fece pensare istintivamente che da quell'incontro non sarebbe uscito nulla di buono. Pochi secondi dopo apparve Steve , e pensai 'che strano forse ha paura che ferisca i sentimenti del pluriomicida'.
Dopo un estenuante silenzio dove nessuno proferiva parole dissi guardando i fogli con i miei appunti"Soldato Barnes può accomodarsi sulla poltrona " nessuno si mosse sentii solo dei bisbigli di Bucky a Steve, decisi di alzare gli occhi dal foglio e li trovai entrambi a guardarmi, allora affermai "Ci sono domande? vedo entrambi con delle espressioni da stoccafissi " Stive mi guardò in malo modo e disse"Cosa vuoi fare?" o no prima vogliono il mio aiuto e ora vogliono dettar legge patetico , misi da parte i miei pensieri sarcastici e risposi "Be... devo avere un quadro completo , fare dei test vedere gli impulsi che il cervello manda al braccio trovare il problema e risolverlo...tutto chiaro altre spiegazioni o volete un secondo parere?!" continuavano a guardami poi con un grugnito di assenso Bucky si accomodò sulla poltrona.
Fissai gli elettrodi al suoi cranio e posizionai i vari macchinari utili, il mio guardo cadde sulle mani aveva le nocche arrossate e sbucciate e mi chiesi perché colpiva il sacco a mani nude alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi, in quello sguardo c'era un sentimento che non riuscii a decifrare e in tutta fretta distolsi lo sguardo. Iniziai a mappare tutto , sottoponendogli delle domande sul suo passato ,sulle sue missioni e su i suoi ricordi per sviluppare un quadro completo, poi passai a fare un specie di tac al cervello e lì fu tutto più chiaro così esclamai "trovato " Stive prese dopo tanto tempo parola " cosa?!" "Ho trovato da dove arrivano gli impulsi...forse un propulsore ma c'è qualcosa quasi sovrapposta che non riesco ad individuare ....forse per evitare di farla asportare....sono stati molto furbi" " e se noi proviamo ad asportarlo?" " Non credo sia una buona idea Steve è stato messo lì per una ragione e se lo togliamo potrebbe portarlo alla morte " "Non è quello che vuoi?!" questa volta fu Bucky a rispondere ci girammo entrambi verso di lui e io un po' alterata dissi " Uh mister simpatia ha proferito parola non sapevo sapessi esprimere una frase di senso compiuto" Bucky era sul punto di controbattere ma Steve, capendo le sue intenzioni, intervenne all'istante "Ok basta non iniziate dobbiamo collaborare per risolvere un problema ...dobbiamo essere una squadra ok?!" entrambi non rispondemmo , era palese che questa collaborazione era destinato a finire in una catastrofe di dimensioni epiche.
Parlai solo con Steve esponendo il mio piano d'azione e la mia idea di creare un nuovo braccio, Steve acconsentì a procurarmi tutto il necessario con l'aiuto del re del Wakanda. Finito il controllo i due se ne andarono , ero stanca a causa delle mie notti insonni. Mi massaggiai le tempie e iniziai a stilare il mio piano d'azione , iniziai a pensare come disattivare almeno in parte il generatore d' impulsi che Bucky aveva nel cervello e che gli creava problemi. Per tutto il pomeriggio continuai a fare congetture.
Era notte fonda quando uscii dal mio piccolo antro e salii per andare a letto. Mi svegliai e mi riaddormentai più volte. L'ultima volta che mi svegliai sentii dei lamenti, provenivano dalla terza stanza prima della mia , decisi di alzarmi e andare a controllare che andasse tutto bene mi incamminai nel corridoio e arrivata alla porta bussai ma non ebbi risposta, bussai per la seconda volta ma nulla decisi di tornare a letto mi allontanai di un passo quando sentii un urlo straziante, mi precipitai nella stanza e vidi Bucky che si dimenava in preda agli incubi, mi avvicinai cauta al suo letto sussurrando "Bucky... Bucky....svegliati...svegliati è solo un brutto sogno...svegli..." non riuscii a terminare la frase che due occhi chiari si puntarono su di me terrorizzati e il suo braccio meccanico si aggrappo alla mia gola, non riuscivo a respirare , cercai di divincolarmi ma era tutto inutile più cercavo di liberarmi più lui stringeva la presa cercando di soffocarmi ,dovevo cercare una soluzione prima di perdere del tutto conoscenza, ma cosa potevo fare contro un soldato potenziato pronto ad uccidere senza alcuno scrupolo?!
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| |L'uomo dietro il Soldato d'Inverno| |
FanfictionLa storia ha inizio con una semplice telefonata da parte di Visione ad una persona poco importante nella storia degli Avengers, questa persona è Veronica "Ronnie" Stark . Si credo che il cognome vi sia già noto,infatti questa storia parlerà della so...