Capitolo 4

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                                                                            TERESA'S POV


                                                                   "Tranquilla, non fa nulla, la maglia la lava la lavatrice"

"Menomale che c'è lei a risolvere i disastri"

                                                                   "Eh già. Allora signorina Bianchi è arrivata sana e salva in aula?"

"Si, grazie mille per il passaggio, mi hai salvato la vita"

                                                                     "Non c'è di che, è sempre bello dare passaggi a ragazze carine"

"Ti devo un favore"

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La conversazione era finita così, non aveva risposto. Lui mi trovava carina, stavo morendo di gioia e speravo di rivederlo un giorno. Non potevo credere al fatto che mi avesse risposto ma soprattutto che avesse continuato la conversazione. Spero che non sia finita così.

Ero con Virginia e stavamo mangiando qualcosa al bar di fianco all'università. Erano circa le due di pomeriggio e avevamo una piccola pausa prima di riprendere con le lezioni fino alle 18. Parlammo del più e del meno compresa la mia breve converasione con l'ex giocatore viola.

<<Secondo me gli piaci!>> disse la bionda dopo aver dato un'occhiata alla chat.

<<Non esagerare, non ci conosciamo neanche.>> risposi.

<<Ma dai è palese. Ti ha risposto al messaggio, cosa che a ragazze come noi non accade quasi mai, e poi dai ha continuato la conversazione, non l'avrebbe mai fatto se non avesse provato interesse!>>

<<L'avrà fatto per compassione!>>

 <<Pensala come vuoi, comunque ho sentito Nina l'altro giorno...>>

<<Cooosa? Davvero?Di cosa avete parlato?Perché non me lo hai detto p...>>

<<Non te l'ho detto perchè doveva essere tutto confermato prima!>>

<<Confermato cosa?>>

<<Che avrebbe passato un'intera settimana con noi a Firenze!>>

<<Oh mio Dio, non ci credo, quale settimana?>>

<<La prossima settimana>>

Iniziai a saltellare come una Bambina, non vedevo l'ora di rivedere Nina. Io, Nina e Virginia siamo amiche fin da quando siamo piccole. Abitavamo in un piccolo paesino fuori Firenze, Io e Virginia abbiamo avuto la fortuna di trovare i nostri corsi a Firenze, Nina invece è andata al politecnico a Milano per frequentare la facoltà di ingegneria. Nonostante la distanza ci teniamo in contatto e ogni tanto organizziamo per trovarci e festeggiare come ai vecchi tempi. Non vedo l'ora sarà una settimana straordinaria. Istintivamente sorrisi pensando alla mia vecchia vita che sembrava lontana sebbene sia passato solo qualche anno. Il rumore della sedia che si muoveva di fianco alla mia mi fece tornare alla realtà, allora mi alzai anche io e mi avviai verso la mia aula dove avrei passato le prossime tre ore. 

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FEDERICO BERNARDESCHI'S POV   

"Ti devo un favore"

"Per sdebitarti potresti venire a una cena con me"

"mmm..."

"Dai sarà divertente"

"E dov'è questa cena?"

"Sorpresa"

"Non mi fido molto ma okay, solo perchè mi devo sdebitare. Cosa mi devo mettere?"

"Vestiti elegante"

"Si signore!"

"Un'ultima cosa, invita una tua amica. Non chiedere,  alle 20:30 sono a casa tua."

"Sai dove abito?!"

"Ehm no hai ragione , dammi l'indirizzo."

"Via **********************, sul campanello c'è il mio nome quando sei arriavato suona e scendiamo"

"Okay a dopo "

"A dopo"

visualizzato alle 18:15

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Avevo in programma di uscire con mia mamma per una cena , ma mi ha dato buca per uscire con le sue amiche e io sono rimasto a piedi. I ragazzi della nazionale avevano organizzato una cena con le mogli e fidanzate, ma io sono single e non avevo voglia di andarci da solo. L'idea di invitare Teresa mi balenava in testa allora l'ho invitata, la sua amica invece è per il mio omonimo giocatore della viola anche lui single come me. Da quello che ho visto sul profilo di Teresa, segue il calcio e penso che appena scoprirà che la cena sarà con tutta la squadra della nazionale maggiore andrà fuori di testa. 

<<Sai almeno come si chiama la sua amica?>> mi chiese Chiesa al cellulare. 

<<No,non so neanche se la invita o no>>risposi.

<<Se non la invita e rimango solo te la faccio pagare>> mi minacciò. 

<<La inviterà stai tranquillo>> tentai di calmarlo. 

Dopo aver finito di parlare al cellulare iniziai a prepararmi per la serata. 

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Angolo me: 

spero che il capitolo vi sia piaciuto . Non dimenticate di lasciare una stellina. 



Come un calcio di rigore|| Federico Chiesa & Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora