Capitolo 3

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VIRGINIA' POV 

<<Non ci posso credere! Hai incontrato Federico Bernardeschi!>>dissi esaltata alla mora dall'altra parte del telefono. Io e Teresa stavamo parlando da più di un'ora dell'incontro con Federico, lei si stava deprimendo per la figura fatta con il giocatore della sua squadra del cuore e io cercavo di tirarla su.

<<Si, gli ho anche rovesciato il caffè a dosso!>> ribattè lei sconcertata dalla figura fatta con il giocatore Juventino. 

<<Sei salita sulla sua macchina!>> cercai di trovare il lato positivo in tutto ciò.

<<Non abbiamo fatto nulla, mi ha solo chiesto il nome, è stato molto imbarazzante!>> 

<<Si ma adesso sa il tuo nome!>>

<<A cosa gli serve se non ci rivedremo più?>>

<<Come fai a saperlo?Scommetto che lui ti ha trovata carina nonostante il disastro.>>

<<Si certo, dici che dovrei scusarmi?>>

<<Come fai a scusarti, hai il suo numero e non me lo hai detto?!>> chiesi sperando in una risposta positiva da parte di Teresa. 

<<Non che non lo ho, potrei farglieli su instragram, anche se poco probabile potrebbe leggere il messaggio!>> disse lei. 

<<Ci sta! Magari ti risponde>> concordai con la sua proposta. 

<<Si magari, ma provare non costa nulla quindi lo faccio!>> rispose decisa. Dopo qualche minuto in cui parlammo della giornata passata in università esclamò un <<Fatto!>>

<<Ottimo, adesso ti saluto devo mettermi a studiare! Ci sentiamo più tardi.>>

<<Ciao, si, ci sentiamo dopo, mi raccomando non molestare i giocatori dell'inter su instragram.>> non feci in tempo a rispondere che chiuse la chiamata, così dopo una sana merenda con patatine e fruttini cominciai a studiare per l'esame che dovrei dare tra due settimane. 


FEDERICO BERNARDESCHI'S POV

<<Sono esausto!>> esclamai buttandomi sulla panchina dello spogliatoio. <<Anche io, oggi il mister ci ha fatto lavorare un sacco!>> disse Baselli. 

Dopo una doccia rinfrescante ed essermi cambiato mi avviai verso la macchina. Ero vestito esattamenente con la stessa roba di quando sono arrivato, la polo emanava un odore di caffè e la felpa mi faceva sudare. Erano le 4 di pomeriggio e io non vedevo l'ora di arrivare al mio appartamento per cambiarmi e dormire. Domani il mister ci ha dato la giornata libera e avevo una mezza idea di fare un giro a Firenze con mia mamma per raccontarle come sta andando la mia nuova esperienza. E' da un po' che non la vedo, mi è mancata molto nonostante ci sentiamo spesso per telefono,  non vedo l'ora di vederla e passare del tempo con lei. 

Arrivato a casa e dopo essermi messo una maglietta e dei pantaloncini mi stesi sul divano e iniziai a girare per i vari social. 

Stavo rispondendo a Chiesa ,che aveva commentato la mia storia che lo ritraeva all'interno dello spogliatoio mentre faceva una faccia strana e buffa, e quando chiusi la chat notai che una certa Teresa Bianchi mi aveva mandato delle scuse, collegai tutto e mi ricordai della ragazza di questa mattina, probabilmente si sentiva in colpa per il caffè finito sulla mia polo. 

Aprii il messaggio:

Da Teresa.Bianchi:

 Ehi, volevo chiederti scusa per stamattina!  

Tu:

Tranquilla, non fa nulla, la maglia la lava la lavatrice!

Dopo aver risposto chiusi l'applicazione e mi addormentai esausto. 


Come un calcio di rigore|| Federico Chiesa & Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora