Sono passati 3 mesi da quando si è trasferita all'edificio vicino, dalla mia finestra l'ho conosciuta poco a poco, i suoi movimenti e i suoi gesti di ogni giorno.
Oggi come ogni martedì, mi alzo e faccio colazione con un toast e del caffè, prendo il mio zaino, guardo alla sua finestra un'ultima volta: sorrido vedendola spettinata che fa colazione.
Arrivo chiamata.
Mamma
Rispondo o Rifiuto
Rispondo
Mamma: 'Chris figlio mio come stai?'
Chris:'Ciao mamma, sto bene e tu?'
Mamma:'Anch'io, spero tu stia bene lì da solo.'
Chris:'Oh mamma, sono qui da solo da 5 mesi!'
Mamma:'Lo so, solo che mi preoccupo per te.'
Chris:'Lo so mamma, ti amo'
Mamma:'Ti amo figlio mio.'
Chiamata terminata
Guardo di nuovo alla sua finestra, sorride come ogni martedì guardando le sue serie tv.
Copro la finestra con la tenda e mi faccio rapidamente una doccia, aprendo poi la tenda la vedo e mi innamoro di nuovo di lei: è assonata alla finestra mentre il vento le spettina i capelli.
Sembra che le piaccia ed io sembro un completo idiota che sorride, apre gli occhi, mi guarda e sorride, poi si gira per rientrare in casa.
Mi ha guardato, sono scioccato, sto sorridendo ancora come un cretino, ma il campanello mi tira fuori dai miei pensieri.
-Chi è?- Chiedo al citofono.
-Posta- Risponde un uomo.
Mi metto una maglia e scendo ad aprire il postino.
-Buongiorno- Dico aprendo il portone.
-Buongiorno, firmi qui per favore.- Indica un punto sul foglio che mi porge con la penna.
Firmo e salgo di nuovo al mio appartamento, strano, non ho ordinato nulla; controllo il nome sul pacchetto: Ariana Ramirez.
Apro gli occhi come due piatti dopo aver aperto il pacchetto. Chi avrebbe mai detto che ma mia bellissima vicina usa biancheria intima in pizzo?
Rido per i miei mal pensieri, prendo la scatola e scendo per andare all'edificio a fianco.
Salgo le scale e suono il campanello, finalmente ho una scusa per parlarle.
-Ciao- Apre la porta.
-Sono il vicino dell'edificio a lato, hanno spedito questo pacco ,per sbaglio, al mio indirizzo- Le consegno il pacco e serra gli occhi.
-Ehm, h-hai visto cosa c'è dentro?- Balbetta e arrossisce.
Adoro quando arrossisce.
- Hahaha, sei carina quando sorridi, se vuoi faccio finta di non aver visto quello che c'è, in effetti, già l'ho dimenticato- Rido scherzando.
-Grazie- Ride- Mi chiamo Ariana e tu?- mi porge la mano.
-Christopher.- Ci stringiamo le mani.
-Sei tu il ragazzo senza maglietta che ho visto passare dalla finestra?- Lei ride ed io arrossisco.
-Siamo a portata di mano Chris- Dice lei avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia, rientra e si chiude la porta alle spalle.
Ritorno al mio appartamento con la mano sulla guancia, non me la laverò mai più.
Vado verso la finestra e lei è li, mi vene e mi saluta. Agito la mano ricambiando il saluto e chiudo la tenda, non posso lasciare che mi veda arrossito o che rido come un pelatudo=(espressione argentina: una persona con poca intelligenza)
Le ore passano ed io continuo ad osservarla dalla finestra, la notte cala ed i miei occhi chiedono riposo, però ho bisogno di sapere che lei dorma prima che dorma io; quando la luce in camera sua si spegne, posso finalmente dormire in pace.
***
Mi sveglio per la luce del sole che entra da quella finestra, mi alzo e la prima cosa che faccio è vedere come anche lei si sia svegliata con il suo pigiama a panda e i suoi capelli spettinati.
Mi faccio una doccia e faccio colazione con la solita routine: toast e caffè. Prima di uscire, apro la tenda per vederla fare colazione ancora con il pigiama in dosso, sorrido come un tonto ed esco per andare a lavoro.
Tutti i giorni esco un po' più tardi del martedì, i martedì sono giorni speciali per me perché anche lei cambia la sua routine.
Torno da lavoro alle 17:00, sto tornando al mio palazzo, finché non sento una voce familiare che mi distoglie dai miei pensieri.
-Ciao Chris- E' Ariana, è lontana un paio di passi.
-Ciao Ari- Dico fermandomi per aspettarla per camminare alla pari.
-Com'è stata la tua giornata?- mi chiede ed io sorrido.
-Abbastanza bene, e la tua?- La guardo.
-Bene, sono solo un po' stanca- Dice toccandosi la spalla con un'espressione affaticata.
-Adesso quando arrivi a casa prepari il tuo famoso caffè e tutta la stanchezza va via.- Rido, lei alza lo sguardo verso di me e sorride.
-Vuoi venire a provare uno dei miei 'famosi caffè'?- Ride.
-Non so, non vorrei disturbarti- Mi sorride.
-Non mi disturbi affatto , anzi, se accetti mi fai contenta- Mi dice sorridendo.
-Allora accetto!- dico e andiamo al suo appartamento.
Mi da il permesso di entrare e si scusa per il disordine della casa, se solo sapesse che conosco molto bene questo casino da 3 mesi.
Lascia la borsa su una sedia rossa, e si dirige in cucina per preparare il caffè; ha la stessa vista sulla mia finestra di come io l'abbia della sua.
Porta il caffè e ci sediamo sulla poltrona parlando delle nostre vite.
E' bellissima, è la ragazza perfetta per me.
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Mi Vecina - Christopher Velez
Romansa"Il mio passatempo é osservarti da casa mia" Storia ispirata alla canzone "Mi Vecina" di Abraham Mateo. Storia non mia, questa é solo una traduzione. Tutti i diritti a @-Minhyxk