"Io sono Sophia. Non dirmi il nome. Hai la faccia da Martin. Posso chiamarti Martin, vero?"
Esitò. Abbassò gli occhi, poi li rialzò e mi mostrò un mezzo sorriso che, non so per quale strano motivo, ma mi riempì il cuore. Era un po' imbarazzato, forse dalla mia audacia, o forse... dal mio aspetto?
"Certo. Hai un bel nome, comunque."
"Grazie. Quanti anni hai?"
Esitò ancora. Non capivo cosa, di me, lo facesse reagire in quel modo a tutte le mie domande.
"Diciotto."
In quel momento cambiai idea sulla sua faccia e sull'istinto che mi era venuto per il suo nome. Ora era un Ronald.
"Quanti anni mi dai?" gli chiesi, prendendolo alla sprovvista.
"Cosa? Ehm, non saprei..."
"E dai, quanti anni sembra che io abbia per te?"
"Uhm... diciassette?"
Io sorrisi. Cambiai traiettoria visiva e iniziai a fissare il cielo. La gente, o mi dava dodici anni, oppure diciassette. Perché non sembravo mai una ragazza di quindici anni? Perché non ero normale?
"Be'? Ho fatto giusto?"
"Ho quindici anni."
Lui spalancò gli occhi. Sembrava che avesse davanti un alieno. Ronald ritornò ad essere il Martin di prima e io mi sentii subito più sicura a parlare con lui.
"Oh, piccolaa."
Ed ecco la parte in cui intenerivo tutte le persone a cui dicevo la mia età e loro mi davano qualche anno in più. Cosa cambiava avere quindici anni o diciassette? Non capivo.
Io sorrisi, non per cordialità, ma perché mi andava di sorridere per lui. Allungai la mano verso la sua che aveva teso per prendere la mia e l'afferrai.
STAI LEGGENDO
sure of a "maybe" - dreams
Kort verhaalraccolta di sogni 2017/18/19. 1095 giorni ma solo 8 notti da ricordare.