31 luglio 2014

11K 249 2
                                    

Calum rispose al telefono al primo squillo, perché già sapeva chi era. Aveva una suoneria specifica solo per lei e non era cambiata da quando l’aveva lasciato, lui sapeva chi lo stava chiamando.

"Calum?" Disse una voce bassa all'altro capo, e Calum improvvisamente si sentì come se stesse per svenire. Non sentiva la sua voce da tanto tempo, sembrava quasi nuova per lui.

"Sam, ciao. Come va?" Calum chiese in fretta, non sapeva cos’altro dire. Voleva urlargli contro, chiederle perché l’aveva lasciato, ma tutto quello che poteva realmente fare era solo parlare. Gli era mancata così tanto e tutto quello che voleva in quel momento era dimostrarglielo.

"Ho bisogno del tuo aiuto." Rispose Sam con calma, Calum sentì una porta sbattere dietro di lei.

"Aiuto?" chiese Calum, "Che tipo di aiuto? Sei nei guai? Sam, cosa sta succedendo?"

"Me ne sto andando." Calum sentì il cuore iniziare a palpitare velocemente. Gli disse la stessa cosa solo pochi mesi prima, ma era molto diverso perché lei lo stava lasciando e non aveva intenzione di tornare mai più.

"Cosa? Che cosa intendi?" Chiese Calum. Si sentivano delle grida dall'altro capo del telefono e porte che sbattevano, ascoltò Sam respirare profondamente.

"Devo solo uscire di qui, e non sapevo chi altro chiamare." Spiegò Sam in fretta. "Mi puoi venire a prendere, per favore? Sto prendendo un autobus per Sydney. Sto tornando a casa."

"Non è lì la tua casa ora?" Chiese amaramente Calum. Tutti gli avevano detto che negli ultimi tre mesi Sam aveva una nuova casa, che non includeva Calum. Pensava che lei non avesse più bisogno di lui, perché improvvisamente gli stava chiedendo aiuto?

"Cal, per favore." Implorò Sam. Sentiva che stava piangendo, e il petto di Calum iniziò a dolorare. Non aveva mai smesso di amare Sam e pensava che non lo avrebbe mai fatto, faceva male sentirla così sconvolta.

"Quanto ci metterai ad arrivare qui?" Calum chiese dopo un secondo, buttando fuori un grosso sospiro.

"Ho appena lasciato casa, sto andando alla fermata dell’autobus." Calum guardò fuori dalla finestra e vide che pioveva forte, si chiese se c’era un temporale così forte anche dov’era Sam. "Dovrei tornare in poche ore."

"Non so se -" Per qualche ragione Calum voleva discutere. Sam gli aveva spezzato il cuore, non sapeva perché doveva andare a recuperarla quando non si erano parlati per tre mesi.

"Cal." Sam si bloccò, i singhiozzi erano sempre più chiari e forti. Calum non sapeva cosa fosse, ma c'era sicuramente qualcosa che Sam stava cercando di allontanare da quando si era trasferita e chiaramente aveva bisogno di aiuto. Calum poteva essere arrabbiato con lei, ma non poteva lasciarla soffrire in quel modo.

"Ci sarò Sam, okay?" Calum la rassicurò afferrando il cappotto dal bordo del letto dove l'aveva gettato in precedenza.

"Calum, mi dispiace." Sam disse, continuando a piangere.

"Va tutto bene, Sam. Parleremo più tardi. Chiamami quando sei quasi qui, ti aspetterò." Rispose Calum. E con questo riattaccò, perché era sicuro che se fosse rimasto al telefono con lei avrebbe solo fatto uscire tutti i suoi sentimenti senza alcun controllo.

Calum camminò fino al salotto dove i suoi amici erano seduti sul divano a guardare la TV e mangiare del cibo che il compagno di stanza di Calum, Luke, aveva comprato per tutti.

"Ehi, dove stai andando?" Chiese Luke notando che Calum indossava il cappotto. Era seduto con il braccio intorno a Ronnie, che era tornata con Luke di nuovo, era di nuovo la sua fidanzata. Lei stava conversando con Rachel, che era seduta sulle ginocchia del suo ragazzo Michael mentre lui cercava di giocare ad un videogioco. Come sempre Ashton e Avery mancavano.

"Sam mi ha chiamato." Disse Calum, e tutti si bloccarono.

"Sam cosa?" Michael fermò il suo videogioco e si girò verso Calum, che stava ancora nervosamente in piedi di fronte a tutti loro. Non era più abituato a uscire spesso dalla sua stanza, ed era strano avere tutti gli occhi puntati addosso.

"Sam mi ha chiamato. Ha bisogno di aiuto, la vado a prendere alla fermata dell'autobus."

"Aiuto?" chiese Ronnie confusa, sedendosi composta. Luke fece lo stesso, perché tutto ciò che faceva Ronnie, lui la seguiva.

"Non sono esattamente sicuro di cosa stia succedendo, ma ho intenzione di andare a prenderla e riportarla qui." Spiegò Calum, "Lei ha bisogno di me. Devo andare."

"Cal, sei sicuro che -" Iniziò Rachel, ma Michael la zittì. Sapeva quanto Calum tenesse Sam e non aveva intenzione di impedirgli quello che voleva fare.

"Ne sono sicuro. Torno più tardi, si spera con Sam." Rispose Calum, facendo un cenno con il capo mentre si girava verso la porta del loro appartamento.

"Calum!" Lo chiamò Luke dietro di lui, spostandosi da Ronnie e mettendosi in piedi. Afferò Calum che se ne stava per andare.

"Non cercare di fermarmi, Luke." Sospirò Calum. Erano migliori amici, ma ultimamente non andavano molto d’accordo e c'era molta tensione irrisolta tra di loro. "So quello che sto facendo."

"Lo so, non avevo intenzione di provare a fermarti." Ridacchiò Luke con un sorriso sulle labbra.

"Davvero?" Calum alzò un sopracciglio, sembrava che tutto quello che volesse fare in quei giorni era fermare Calum in ogni cosa.

"Volevo solo augurarti buona fortuna." Sorrise, accarezzando la schiena di Calum e spingendolo fuori dalla porta. "E riconquistala, so che puoi farlo."

-

Ciao! Sto traducendo questa meravigliosa fanfiction su Calum Hood dei 5 Seconds of Summer. L'autrice è @fivesaucewhoop e questo è il suo permesso: https://twitter.com/fivesaucewhoop/status/487392706809720832

Il titolo di ogni capitolo è una data, ed è molto importante guardare in che giorno e anno si sta svolgendo ogni singolo capitolo.

Alla prossima :) x

Amnesia, Calum Hood [Italiano]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora