28 ottobre 2013

3K 174 37
                                    

"Non lo so, ragazzi." Calum sospirò appoggiandosi allo schienale della sedia. "Mi piace molto."

Erano al piccolo coffee shop in centro, quello che la mamma di Ashton e il nuovo patrigno gestivano, ed i ragazzi puntualmente si sedevano sempre allo stesso tavolo discutendo di quello che amavano di più: le ragazze.

"Com'è andato l'appuntamento?" Chiese Michael alzando gli occhi dal telefono. Stava messaggiando con Rachel, ancora. Erano da poco diventati una coppia ufficiale e trascorrevano poco tempo lontani.

"È andata bene. Benissimo in realtà." Calum sorrise, ricordandosi gli avvenimenti di poche sere prima. Era il loro terzo appuntamento, quindi niente di speciale, ma a Calum importava molto. Gli piaceva davvero, e voleva chiedere a Sam di diventare la sua ragazza.

"L'avete già fatto? Insomma.. quello." Domandò Luke dimenando le sopracciglia.

"Hai dieci anni? Perché l'hai chiamato quello?" Ashton schernì, alzandosi dalla sedia. Si sistemò il grembiule che aveva legato intorno alla vita, quello che sua madre lo aveva costretto ad indossare.

"L'hai appena fatto anche tu." Rispose Luke ricevendo una sberla sulla nuca da Ashton.

"Qualcuno di voi ha bisogno di qualcosa?" Ashton chiese ai ragazzi, già allontanandosi dal tavolo. Era tecnicamente nel bel mezzo di un cambiamento, ma a sua mamma non importava se si prendeva cinque minuti di pausa ogni tanto e un po' di tempo per parlare con i suoi amici. Era il minimo che potesse fare dopo avergli "rovinato la vita".

"Puoi portarmi quel sottospecie di muffin?" Chiese Michael, finalmente avendo un contatto visivo con Ashton.

"Si chiama semplicemente muffin. Non sottospecie di muffin." Disse assente Ashton prima di andarsene dal tavolo. "Torno subito."

"E sempre così freddo." Piagnucolò Luke, toccandosi il punto in cui Ashton lo aveva colpito.

"Sta bene, sta solo attraversando un periodo difficile." Calum si strinse nelle spalle. I ragazzi capirono perché Ashton agiva in quel modo e lo accettarono, perché non sarebbe stati veri amici se non lo avessero fatto. Gli diedero del tempo per tornare com'era prima, sapevano che l'atteggiamento da "odio il mondo" era solo una fase passeggera.

"Comunque," Luke ridacchiò, "hai intenzione di rispondere alla mia domanda?"

"No, non l'abbiamo fatto." Rispose Calum quasi subito, si era preparato a rispondergli nei minuti prima.

"Perché no?" Michael lo punzecchiò.

"Perché non voglio già fare sesso con lei?" Calum rise, facendo sembrare l'affermazione una domanda.

"E' perché lui è vergine." Luke si sporse lungo il tavolo, sussurrando abbastanza forte tanto che Michael lo sentì.

"No, tu lo sei!" Gridò Calum, schiaffeggiando ancora la testa di Luke. Calum aveva già fatto sesso con qualcuno una volta, una sua ex ragazza con cui era uscito per un paio di mesi quando aveva 17 anni.

Non gli importava di non aver ancora fatto sesso con Sam, non era un problema. Aveva solo 18 anni e aveva tutta la vita per preoccuparsi di cose del genere. Certamente avrebbe fatto sesso con Sam al momento giusto e quando lei lo voleva, in quel momento non gli interessava più di tanto. Teneva di più al fatto di trascorrere del tempo con lei, non a quello che stavano per fare quella notte.

"Ancora non per molto." Luke tornò a sedersi mentre ridacchiava.

"Cosa vorresti dire?" Michael si lasciò sfuggire una grande risata, perché non credeva a Luke.

"Ho un flirt con Ronnie, lo sai. Faremo quella cosa molto presto." Disse Luke. Non era vero, Ronnie ancora odiava Luke e lui stava disperatamente cercando di conquistarla. Non avrebbero fatto sesso ancora per molto tempo.

"Smettila di chiamarlo così." Michael sbottò.

"Ashton aveva ragione, sembri un bambino di dieci anni." Aggiunse Calum. "A proposito di Ashton, non doveva portare un muffin a Michael?" pensò Calum.

"Dov'è andato Ashton?" Chiese Michael, come se avesse letto nella mente di Calum. "Avevo ordinato un muffin, no?"

"È laggiù." Disse Luke, indicando un piccolo stand in un angolo del coffee shop. C'era Ashton seduto vicino ad una ragazza molto familiare agli occhi di Calum.

"Chi è quella?" Domandò Calum. Si chiese se Ashton e la ragazza fossero fidanzati, e se fosse stato così, lui non lo aveva detto ai suoi amici. Potrebbe sembrare stupido, ma perché Ashton non gliel'avrebbe detto? Più Calum li guardava, più realizzava che non stavano insieme. Il modo in cui parlavano appariva duro e, ancora, freddo.

"Lei è, uh, merda. Come si chiama?" Michael si lamentò, prendendo di nuovo in mano il suo telefono.

"Credi che abbiano capito che li stiano fissando?" Luke mormorò mentre si sporgeva oltre a Calum, che stava ancora osservando il suo amico dall'altra parte del locale.

"No, sembrano abbastanza persi nella conversazione." Rispose Calum.

"È Avery. Amica di Sam, quella che non parla molto." Michael finalmente parlò di nuovo, spostando il telefono verso il basso. Lo aveva chiesto a Rachel tramite sms.

"Da quando lei ed Ashton sono amici?" Chiese Luke. Non sembravano amici, però, sembrava che stessero discutendo.

"Beh, da quello che ho sentito, Avery è piuttosto arrabbiata con il mondo, proprio come Ashton." Michael si strinse nelle spalle. Non sapeva molto degli amici di Rachel, perché non parlavano dei rispettivi amici quando erano insieme.

"Sono perfetti l'uno per l'altro." Calum ridacchiò.

"Io non credo che ancora lo sappiano." Michael si fece sfuggire una risata.

Il telefono di Calum iniziò a suonare e lo tirò fuori dalla tasca, rispondendo subito. Era la suoneria di Sam, al loro ultimo appuntamento avevano impostato una nuova suoneria sui rispettivi cellulari. Sam chiamava sempre Calum per parlare di cose casuali, lui capì che si meritava una sua suoneria.

"Ciao Samantha Sam è più corto." Calum rise al telefono.

"Cal, hai intenzione di tornare a casa presto?" Chiese Sam innocentemente. Troppo innocente per i gusti di Calum.

"Sono fuori con i ragazzi in questo momento, ma credo che finirò presto." Calum scrollò le spalle, "Perché?"

"Ho una sorpresa per te." Sam ridacchiò. Calum deglutì.

"Dove - dove sei?" Chiese Calum. Michael e Luke notarono il nervosismo di Calum e ridevano, imitando il modo in cui stava balbettando per una stupida telefonata dal loro punto di vista.

"La tua camera da letto."

"Hai una - una sorpresa nel mio letto? Oh merda, Sam." Calum si lasciò sfuggire una risatina nervosa, perché già sapeva quello che Sam stava pensando e stava cercando di capire se era una coincidenza che Michael e Luke ne avevano parlato poco prima.

"Uh huh." Sam rise di nuovo.

"Credo che me ne andrò proprio ora." Calum disse, cercando di sembrare freddo mentre si alzava dal tavolo, facendo un occhiolino ai suoi amici.

"Va bene." Sam sembrava innocente di nuovo, e Calum poteva sentire una sensazione di ansia nel suo stomaco. "Di a Luke di non tornare per un paio di ore."

"Un paio d'ore? Oh Dio, Samantha." Calum praticamente gemette, perché non riusciva ad aspettare.

"Sbrigati." Sam disse con aria assente prima di riagganciare il telefono, lasciando Calum un po' confuso e, beh, eccitato.

"Finalmente, ragazzi." Calum rise, accarezzando Luke sulla schiena. "Sto per scopare."

-

Salve a tutti!

Questo capitolo si svolge circa due mesi dopo che si erano conosciuti!

Mi dispiace per l'ultima frase così volgare ma era l'unico modo per tradurla ahah

Personalmente ho amato leggere e tradurre questo capitolo perché continuavo a ridere lol

Sto aggiornando davvero lentamente perché la scrittrice ha pubblicato pochi capitoli e non mi va di andare a pari passo con l'originale :)

Alla prossima

Amnesia, Calum Hood [Italiano]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora